La donna senza nome




Recensione di Giuditta Pontini


Autore: Eric Rickstag

Traduzione: Andrea Russo

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Thriller, Suspance

Pagine: 384

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. In una remota cittadina nel nord del Vermont, Rachel Rath, una studentessa, ha la sensazione di essere seguita. Le sembra di avere addosso gli occhi insistenti di uno sconosciuto. Sono gli occhi di chi, molti anni prima, ha torturato e ucciso la sua famiglia. Grazie a un cavillo legale, Ned Preacher è riuscito a ottenere una riduzione della pena e, adesso che è libero, Rachel pare sia diventata la sua ossessione. Dopo il brutale omicidio della sorella, il detective Frank Rath ha adottato sua nipote. Per anni ha cercato di proteggerla dalla verità sulla morte dei genitori. Ma ora che Preacher è stato scarcerato, Rath sa che userà Rachel per vendicarsi di lui. E Frank non ha alcuna intenzione di perdere l’unica cosa preziosa che gli è rimasta. Quando alcune ragazze vengono assassinate e una scompare, Rath e la detective Sonja Test capiscono che non possono più agire con cautela. Scopriranno presto che la verità può essere molto più perversa di quanto avessero immaginato.

Recensione

Il detective Frank Rath, oramai in pensione, pensava di aver visto e vissuto tutti gli orrori che un detective della sezione omicidi avrebbe potuto vedere in trent’anni di carriera. Ma, soprattutto, il detective Rath è stato, contrariamente a molti suoi colleghi, anche dall’altra parte della barricata: è stato vittima, ancora prima che poliziotto, di tutta la malvagità e la pazzia dei quali un uomo può macchiarsi. Ogni volta che guarda negli occhi Rachel, sua figlia, vede in lei sua sorella Laura. Già, perché Rachel, in realtà, non è sua figlia, ma sua nipote.

Una bambina a cui Frank ha dato tutto l’amore e la protezione possibili, dopo che un pazzo psicopatico ha brutalmente assassinato Laura e suo marito. è stato proprio Frank a trovarli, in condizioni orribili. Se Frank sa che non sarà mai in grado di perdonare e di comprendere la psicologia del pazzo che ha fatto tutto questo, ciò che neanche lontanamente può immaginare è che l’incubo non è finito. Quando Preacher, grazie a un cavillo legale, viene rimesso in libertà, per Frank inizia un’estenuante corsa contro il tempo.

Perché Preacher non ha ancora finito. Ora vuole lei, Rachel. E farà di tutto pur di averla… Attraverso una narrazione impostata in maniera molto particolare, questo spettacolare thriller di Eric Rickstad prende lentamente il via, trascinando il lettore in una sequenza di colpi di scena tanto inaspettati, quanto entusiasmanti. Nella parte iniziale, infatti, il lettore è curioso. Ma la sua è la curiosità “scontata” di chi sta guardando un film dell’orrore e si aspetta che il noto serial killer colpisca o aggredisca la sua vittima. Preacher è il predatore.

Rachel la vittima. Frank il salvatore. La parte iniziale del libro è concentrata sull’alternanza Rachel/Frank. Scopo dell’autore è far entrare il lettore in sintonia con i suoi personaggi. In questi primi capitoli, chi legge nota subito che Rickstad ha una marcia in più: la sua penna non è solamente intrisa di suspense, di elementi tipici del thriller.

Prima ancora di farci familiarizzare con la paura dei suoi personaggi, Rickstad ci fa familiarizzare con loro, alternando i momenti di suspense agli spaccati di vita normale: Rachel con l’università, Frank con i suoi doveri e con la costante preoccupazione per lei. Nel momento in cui il lettore acquisisce la padronanza della Rachel persona e del Frank prima uomo, poi padre, l’introduzione dell’elemento thriller sortisce un doppio effetto: quello di innalzare l’empatia del lettore e quello di spingerlo a seguire la storia. Storia che, lentamente, diviene molto più complicata della semplicissima trama-base che l’autore pareva in un primo momento voler presentare.

La sua bravura si palesa proprio in questo: il lettore si aspetta un thriller pulito, lineare, quasi scontato. Invece, pagina dopo pagina, questa trama si arricchisce di elementi sempre nuovi, che spiazzano completamente chi legge e lo spingono a voler scoprire come stanno veramente le cose.

La parte centrale del libro è dedicata all’indagine incrociata di Frank e della sua collega Sonja Test. In ogni capitolo, l’autore inserisce un elemento, un particolare piccolo, che da solo può non significare nulla ma che si rivelerà di fondamentale importanza negli sviluppi che si susseguiranno. Il ritmo tende a rallentare un po’ nella parte centrale, ma questo espediente narrativo è necessario per dare spessore alla storia. Rickstad è bravissimo nel creare “personaggi ombra”. Accanto a Rachel, a Frank e a Preacher, infatti, gravitano una serie di figure ambigue e poco chiare alle quali, inizialmente, il lettore non dà più di tanto peso. Ma, mano a mano che le pagine scorrono, il lettore scoprirà quanto il male può essere grande. L’orrore spesso non è unilaterale.

La malvagità fa paura perché, spesso, non è lineare, semplice. Dietro a ogni maschera si nascondono un’infinità di elementi. Una lettura complessa, una miriade di personaggi intriganti e intrecciati fra loro in punti di convergenza a metà fra l’amore e l’odio, fra l’ombra e il sole.

E un finale col botto. Un thriller completo. Leggetelo!

Eric Rickstad


Eric Rickstad: Vive nel Vermont con la moglie e la figlia. Con il suo romanzo d’esordio, Reap, ha ottenuto negli Stati Uniti un immediato successo, tanto da diventare un autore bestseller del «New York Times». La Newton Compton ha pubblicato Le ragazze silenziose e La donna senza nome.

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