Lezioni di disegno




Recensione di Giulia Manna


Autore: Roberta Marasco

Editore: Fabbri Editore

Genere: Narrativa

Pagine: 288

Anno di pubblicazione: 2018

 
 
 
 
 
 

Sinossi. Un amore finito, un impiego insoddisfacente lasciato indietro e una vita che, a 39 anni, non ha ancora messo radici e sta tutta in una valigia. Come quella con cui Julia arriva a Barcellona, nella lussuosa villa di Pedralbes che lei e le sorelle sono costrette a vendere dopo la morte della madre Gloria. Fra i ricordi di un padre autoritario e severo, complice della dittatura franchista, e i segreti di famiglia occultati fra le pareti delle stanze deserte, Julia ritrova anche una fotografia della madre da giovane, abbracciata a un bellissimo sconosciuto. Alle prese con la sfrenata nipote, figlia della ribelle Olga, Julia si trova a fare i conti con un passato pieno di rivelazioni. Dalla Barcellona in fermento degli anni Settanta, quella delle prime manifestazioni e delle assemblee femministe, dell’amore libero, della musica e della controcultura, emerge il volto segreto di Gloria, una donna che la figlia conosceva solo a metà, capace di vivere una passione clandestina e travolgente che molto ha da insegnare, sull’amore e sulla vita. E sulle ribellioni silenziose che ci conducono verso i nostri sogni.

 

Recensione

La mamma è quella figura che da sempre ha un ruolo di accudimento all’interno della famiglia. Si dà per scontato che la sua vita sia un banale libro già scritto da marito e figli.

Ma se così non fosse?

Se colei che fin da bambini ci ha nutriti di regole ed insegnamenti avesse addirittura un segreto?

Quando un figlio guarda la propria madre non pensa sicuramente che possa aver avuto altri amori.
Olga, Anna e Julia, in seguito alla morte della loro madre, Gloria, cercano di vendere la casa di famiglia a Pedralbes, Barcellona. Sono tutte costrette a fare i conti con il loro passato, soprattutto Julia, che s’imbatte in un’inedita foto di Gloria scattata negli anni ’70, quando era già sposata e con una figlia.

L’immagine di signora perbene, di moglie sottomessa a un severo marito in piena ascesa politica dopo la morte di Franco, di madre così attenta alle apparenze e all’opinione pubblica, di donna che alla morte del coniuge non riusciva più a dormire nella camera matrimoniale e a indossare le fedi, si colora di una nuova personalità.

Così, capitolo dopo capitolo, la Marasco passa dalla storia della madre a quella delle figlie, che inconsapevolmente ne sono delle copie.

Anna è la classica moglie tutta marito e figli. Olga è la figlia ribelle con una figlia, Abril, ancora più ribelle di lei. Poi c’è Julia, in crisi per l’avvicinarsi degli anta e per aver fatto fallire l’ennesima storia d’amore.

Del resto una mela non cade mai troppo lontana dall’albero.

È una trama al femminile ricca di citazioni. Non ci sono drammi strappalacrime. È una lettura davvero coinvolgente e veloce, grazie all’ottima scelta di percorrere due filoni narrativi paralleli tra di loro, alla positività con cui l’autrice affronta i temi più struggenti per noi donne e alla complicità di un pizzico di mistero.

Mi è venuta in mente questa citazione di John Galsworthy:

“Il valore di un sentimento è la somma dei sacrifici che si è disposti a fare per esso”.

E Gloria è stata capace del più grande dei sentimenti.

 

 

 

Roberta Marasco


Roberta Marasco è scrittrice e traduttrice. Il suo precedente romanzo, Le regole del tè e dell’amore, è stato tradotto in Olanda, Germania e Bulgaria. Con il suo blog Rosapercaso, dedicato al femminismo rosa, invita le donne a liberarsi della Sindrome dello strofinaccio e ad affermare il proprio diritto di essere felici. Vive e lavora in Spagna, in un paesino sul mare, dove ha scoperto che la strada per tornare a casa è quasi sempre nascosta nelle storie.