Il giorno in cui Lorenzo morì




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Paolo Marati

Editore: Ponte Sisto

Pagine: 160

Genere: Romanzo

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. In una grigia domenica di metà settembre, Lorenzo muore. Tra la sottile oppressione di una Roma indifferente e le ambigue atmosfere di passaggio tra l’estate e l’autunno, si snoda il dramma di una vittima ingenua ma non innocente, di un ragazzo indifeso di fronte alle brutalità che si celano nei rapporti umani e sprovveduto di fronte all’irrazionale egoismo che conduce a una solitudine senza prospettive. La sua vicenda s’intreccia con quella, altrettanto tragica, di Pippi, un attempato clochard oppresso da innominabili istinti sessuali, e con quella più crepuscolare di Manu, un ventenne affascinante ma tormentato dal desiderio morboso di evadere dalla gabbia del dover essere borghese. Nonostante l’inquietudine dei personaggi, costantemente in bilico tra purezza e dannazione, la scrittura procede rapida senza mai cedere al sentimentalismo e raggiunge, nelle ultime pagine, punte d’intensa liricità. Le scene si susseguono veloci e creano una sensazione di attesa continua. Il materiale narrativo, a volte scabroso, si rivela sempre di facile decifrabilità. L’autore, cosciente della relatività di ogni giudizio, si rifiuta sia di condannare che di compatire e lascia al lettore il compito di valutare personaggi e situazioni. D’altra parte, come afferma verso la fine del romanzo un’anziana salentina, «nui sapimu quiddu ca simu ma nun sapimu quiddu ca putimu essere».

Recensione

l giorno in cui Lorenzo morì parla di vite umane vere, di persone normali che potremmo incontrare tranquillamente per strada. Lorenzo, Emanuele, Florin, Elena, Marta, Carolina sono ragazzi ventenni che studiano ed escono insieme. Tra tutti loro Lorenzo ed Emanuele sono coloro che mi hanno colpito maggiormente e sui quali l’autore si sofferma di più. Lorenzo, malato di epilessia, viene lasciato dalla fidanzata Carolina per la quale prova un amore sincero e smisurato.

Lei, insensibile, per convincerlo della sua decisione gli dice di non averlo mai amato e per lui è un duro colpo. Ma questa non è l’unica delusione per Lorenzo che è un ragazzo buono, forse un po’ ingenuo, perché come i bambini vede sempre del buono nelle persone, anche in Carolina che lo maltratta. Emanuele è un ragazzo belloccio, appartenente all’alta borghesia che si pone mille domande esistenziali, è un ragazzo profondo anche se talvolta apparentemente superficiale.

“Emanuele si rese conto che la sua vita era sgangherata come un sacchetto della spesa che sta per strapparsi e sta per spargere sulla strada tutto il suo contenuto eterogeneo”.

Fidanzato con Elena, ragazza molto diversa da lui, Emanuele non si accontenta di lei e cerca compagnia e soddisfacimento dei suoi desideri in altre donne. Un altro personaggio di rilievo è Pippi, un clochard alcolizzato con istinti sessuali riprovevoli che lo hanno portato ad una condanna penale ma anche a quella della sua famiglia. Pippi non è pentito di ciò che ha fatto, ha provato piacere e gli piacerebbe rifarlo.

Casualmente le strade di Pippi e Lorenzo si intrecciano, ma per poco, giusto il tempo di mostrare all’altro la loro natura, Lorenzo si mostra altruista ed educato, Pippi scorbutico e irriconoscente.

La città di Roma con i suoi colori, i suoi odori, fa da sfondo a queste vite umane che si intrecciano, si uniscono, si allontanano. L’autore sa mostrare al lettore le varie sfaccettature dell’animo umano, sa sviluppare i suoi personaggi in maniera egregia permettendo al lettore di conoscerli nel profondo. L’evoluzione di Lorenzo mi ha colpita e commossa, come si sa dal titolo egli muore ma non voglio svelare come.

La prosa di Marati è scorrevole, veloce, il lettore continua a chiedersi: e adesso cosa succederà?

Consiglio Il giorno in cui Lorenzo morì a chi piace sondare l’animo umano, a chi vuole un romanzo intenso e di facile lettura.

Paolo Marati


Paolo Marati, romano, è giornalista pubblicista e docente d’Italiano e di Latino presso il liceo classico Torquato Tasso di Roma. Ha pubblicato la raccolta di racconti L’assassino sedeva a tavola con noi (Aletti, 2007) e i romanzi L’intrusione delle onde anomale (Barbera, 2014, finalista al Premio letterario Chianti) e Gli indecenti (Melville, 2017).