24 Hours




(recensione di Simona Vallasciani )


Autore: Claire Seeber
Editore: HarperCollins Italia
Traduttore: I. Polli
Pagine: 334
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2017
 

 
 

“24 Hours” è il primo romanzo tradotto in lingua italiana da HarperCollins dell’ ex attrice e regista inglese Claire Seeber, autrice di molti romanzi thriller in lingua inglese.

La protagonista, Laurie Smith, viveva una bella vita. Aveva un bel lavoro come terapista a Londra, era sposata un uomo che amava con tutta se stessa e aveva una bellissima figlia di sei anni, Polly Blue.

Questo fino a quando la sua vita viene completamente sconvolta da una serie di terribili eventi; prima il doloroso divorzio dal marito, Sid Smith, un famoso pittore ribelle e rivoluzionario, segnato nell’anima da un passato difficile, che lei ha visto innalzarsi verso la fama e poi volare via, dietro una giovane e bellissima stella del pop di nome Jolie; poi l’incontro con Mal, il papà di un compagno di classe di sua figlia, e soprattutto con la sua vulcanica ex moglie, e infine un terribile incendio nella spa di lusso in cui lei e la sua migliore amica Emily avevano deciso di trascorrere un week end.

Da quell’orribile notte, tutte le emozioni e paure provate in quegli ultimi mesi vengono improvvisamente a galla, tutte insieme, e Laurie, circondata solo da nemici e non più certa di potersi fidare di se stessa, si ritrova imprigionata in un’intricata rete di fatti, persone e situazioni, il tutto mentre si lancia alla disperata ricerca di sua figlia, persa chi sa dove a chilometri di distanza.
Si tratta di un romanzo scritto egregiamente, potente ed incisivo. Lo stile di scrittura è esemplare, risultato della già avviata esperienza dell’autrice in questo genere letterario, e viene solamente disturbato, a tratti, dalla presenza di alcune frasi umoristiche, che sarebbero perfette se inserite in un altro contesto, ma che, in questo caso, finiscono solo per distrarre il lettore, interrompendo la linea pressante e adrenalinica della tipica narrazione thriller.

Lo “schema narrativo” si sviluppa sul solito metodo; un capitolo ambientato nel presente, e quindi incentrato sulla disperata ricerca della figlia della protagonista, e uno nel passato, con la descrizione della sua giovinezza, dal complicato rapporto con il padre ai primi momenti della sua storia d’amore con Sid, e quella dei fatti degli ultimi mesi, ciò che è accaduto, a dimostrazione di come la paura si sia impadronita di lei lentamente, fino a sconvolgerla e portarla sull’orlo della pazzia. Si tratta del comune modulo adottato dagli autori dei thriller inglesi e americani degli ultimi anni, ma in ogni caso, risulta essere sempre una buona idea perché permette al lettore di addentrarsi lentamente,un capitolo alla volta, nella storia.

Vari sono gli argomenti trattati in questo romanzo; l’amore, in tutte le sue varie forme; quello sconvolgente, sbagliato e oscuro, capace di logorare dentro; quello più ordinario, “normale” ma puro ed emozionante; quello incondizionato ed eterno che solo una madre può provare per i suoi figli. E poi la gelosia, il sospetto, l’invidia, l’ossessione.

Il tutto inserito in pagine ricche di suspance, dedicate particolarmente al pubblico femminile, che spingeranno il lettore a immedesimarsi nella storia, chiedendosi chi siano davvero i vari personaggi, che ruolo ricoprono e cosa possono, o non possono, essere arrivati a fare, trasportandolo verso un finale a dir poco sorprendente.
 

 
 

L’AUTRICE – Nata a Londra, ha studiato letteratura inglese e recitazione e ha intrapreso la carriera di attrice, prima di capire che quella non era la sua strada. Dopo aver lavorato a lungo come regista di documentari televisivi e giornalista, infine è approdata felicemente alla narrativa. 24 Hours è il primo thriller di Claire che HarperCollins pubblica in Italia.
 

 
 

 

 
 

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