Nell’oblio




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Federico Axat

Editore: Longanesi

Traduttore: Claudia Marseguerra

Pagine: 410

Genere: Thriller

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. A ventisette anni, John Brenner ha già alle spalle un passato da alcolista e un divorzio, una separazione dolorosa dalla donna con la quale ha avuto una figlia che vede meno di quanto vorrebbe. Una notte, John si sveglia sul pavimento di casa sua senza ricordare nulla delle ultime ore, la mente annebbiata come nei giorni in cui beveva. Accanto a lui una bottiglia di vodka vuota, una pistola e il corpo esanime di una ragazza che non ricorda di aver mai visto prima. Nella sua testa rimbomba incessantemente una sola domanda: Sono davvero io l’assassino o è tutta una messinscena? John, che è un uomo come tanti, non riesce a immaginare chi potrebbe volerlo incastrare per omicidio. Ma solo lui può trovare la risposta, nascosta nella sua stessa mente. Comincia così la sua ricerca quando un sogno ricorrente inizia a perseguitarlo. E insieme si riaprono le ferite del passato, obbligandolo a fare i conti con la disgrazia che ha colpito la sua famiglia molti anni prima, e con l’ingombrante figura di un fratello perfetto. Forse troppo…

Recensione

 “La ragazza era nel salotto di casa mia, uccisa da un colpo di pistola. Mi svegliai avvolto in una bruma di confusione, come mi succedeva dopo ogni sbornia, quando mi addormentavo dove capitava, in qualunque posto che non fosse il mio letto.”

Inizia così Nell’oblio, il libro di Axat che mi ha letteralmente catturata come un insetto nella ragnatela. Sono rimasta intrappolata tra le parole dell’autore, dal suo confondere il lettore mettendo in dubbio la sua capacità di distinguere il sogno dalla realtà.

John a 27 anni è già un uomo con alle spalle un passato difficile e travagliato, due lutti familiari, un divorzio e la lotta con la bottiglia.

Quindi quando si sveglia disteso sul pavimento di casa sua con al fianco una ragazza morta e una bottiglia di vodka vuota  sul tavolino non fa fatica a pensare di esserci ricaduto di nuovo, che la dipendenza dall’alcool si sia riaffacciata nella sua vita e che forse gli abbia fatto commettere un terribile errore. Tutto ciò però gli sembra strano perché non conosce quella ragazza e ricorda di essersi addormentato …. poi il buio fino all’atroce scoperta.

A correre in suo soccorso, come sempre, è il fratello maggiore Mark che lo ha sempre aiutato e sostenuto in passato così come nel presente. Da questa vicenda ne susseguono molte altre, più o meno dolorose e altre anche molto piacevoli per John come il ritorno di una vecchia amica. John dovrà fare i conti con il suo passato, con la sua dipendenza, con il rapporto con Mark, con il suo ruolo di padre della piccola Jennie.

Il suo sarà un grande lavoro interiore che gli permetterà di scoprire se stesso e si renderà conto che non deve vivere per forza sempre all’ombra del fratello perché anche lui è un uomo di talento. Fin da subito il personaggio di John mi è piaciuto, ho tifato per lui quando era tentato a lasciarsi andare alla dipendenza dall’alcool, ho sperato che non lo facesse e mi sono trovata ad incoraggiarlo quando non si sentiva all’altezza nel ruolo di padre.

La trama è davvero avvincente, intricata, creata ad opera d’arte. La suspense lascia senza fiato e i colpi di scena si susseguono in modo inarrestabile.

Axat fa vivere il lettore in un limbo tra sogno e realtà senza la possibilità di capire cosa è vero da ciò che è sognato o immaginato. Con Axat non ci si annoia mai, l’autore riesce a mantenere l’attenzione del lettore sempre costante. Libro consigliatissimo!

Federico Axat


Federico Axat è nato a Buenos Aires nel 1975. Laureato in ingegneria civile, ha lavorato per anni in America Centrale. Scrive da sempre per passione. Il suo romanzo d’esordio, Un altro da uccidere(Longanesi, 2016), è stato un vero e proprio caso editoriale ed è uscito in 35 paesi. Nell’oblio diventerà presto una serie tv.

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