I poteri delle tenebre. Dracula, il manoscritto ritrovato
Recensione di Fiorella Carta
Autori: Bram Stoker, Valdimar Àsmundsson, Hans Corneel De Roos
Traduttore: Maura Parolini e Matteo Curtoni
Editore: Carbonio Editore
Genere: Narrativa
Pagine: 294
Anno pubblicazione: 2019
Sinossi. Nel 1900 lo scrittore islandese Valdimar Ásmundsson tradusse Dracula, il celebre capolavoro gotico del 1897 di Bram Stoker. Lo pubblicò in Islanda lo stesso anno con una prefazione di Stoker, sul giornale da lui fondato e diretto, «Fjallkonan». In realtà però il romanzo che gli islandesi leggevano non era il Dracula che conosciamo…
Eppure nessuno si era mai accorto di nulla, fino a quando, più di un secolo dopo, il ricercatore olandese Hans de Roos ha fatto una scoperta sensazionale: Ásmundsson non si era limitato a tradurre Dracula, ma ne aveva scritta una versione del tutto diversa, rielaborando la trama e aggiungendo nuovi personaggi. Il risultato è un romanzo più breve, più erotico e forse persino più ricco di suspense dell’originale. Tanti sono i misteri che circondano il manoscritto: l’apparato critico a corredo dell’opera fornisce indizi interessanti su un enigma che metterà alla prova gli appassionati di questo classico della letteratura di tutti i tempi.
Recensione
«Per più di un secolo, la barriera linguistica che ha diviso l’Islanda dal resto del mondo ha impedito agli amanti delle storie soprannaturali di godere dell’opera eccezionale che avete tra le mani: una versione alternativa del famoso ‘Dracula’ di Bram Stoker, tradotta in islandese da Valdimar Ásmundsson, uno dei più grandi talenti letterari dell’Isola di ghiaccio.»
Hans de Roos.
Gli autori classici hanno sempre avuto la capacità di creare veri e propri miti, ispirazioni cinematografiche e letterarie, alcune degne di nota altre mere imitazioni a basso costo.
Esistono anche casi in cui, studiosi appassionati come Hans De Roos, riportano alla luce una storia differente da quella che tutti conosciamo.
Il Dracula di Bram Stoker si veste a nuovo in questa traduzione che De Roos ha effettuato dall’islandese.
Àsmundsson pubblicò il testo nella sua rivista tre anni dopo l’uscita dell’opera in lingua originale.
Fin qui niente di strano, direte.
De Roos invece, in fase di traduzione, scoprì non poche differenze fra le due opere, non dovute al lavoro di traduzione, poiché i cambiamenti risultano troppo evidenti.
Rimane il dubbio sulla mano che operò le modifiche: alcuni indizi presenti nel “Mat Mykranna” danno adito al sospetto che sia stato lo stesso Stoker ad apportare i cambiamenti , alcune parti invece, in cui è presente una forte influenza dalle leggende norrene, fa credere che sia stato Àsmundsson a rielaborare il testo.
Facile pensare che i due abbiano collaborato ai cambiamenti, adattando il testo alla nazione in cui venne pubblicato.
Passiamo al contenuto:
“L’inferno non è una mera invenzione dei teologi ed è proprio qui sulla terra. Io stesso ne ho raggiunti i confini ed ho visto i demoni compiere la loro opera”
Il Diario di Harker ha le stesse atmosfere, il viaggio verso il castello è già di per sé foriero di terrore e il Conte, che lo rende suo prigioniero, fiero padrone oscuro del maniero.
Vlad però ha panni differenti stavolta, trapelano in lui la cattiveria e i propositi nei confronti del suo ospite, ma non è mai troppo distante dal mondo o alienato da esso come nel classico più famoso; egli trama con personaggi politici di spessore una sorta di guerra per il dominio degli umani,ha conoscenze importanti e agisce come il capo di un esercito sparso per il mondo.
Alcuni personaggi che si muovono nel castello e anche intorno a Mina Murray sono presenti solo in questo manoscritto e accompagnano quelli a cui siamo più affezionati come Van Helsing, Dottor Seward e Lucy.
Nessuna mancanza dunque, forse per via delle influenze non indifferenti dell’autore e comunque le leggende islandesi presentano creature e personaggi che ben si confanno al gotico Stoker.
È stimolante ritornare a queste letture e comunque trovare nuove sfumature. Permette a un amante della letteratura classica e nello specifico del genere gotico, di farsi delle domande e ampliare la ricerca di nuove letture a riguardo.
Dracula non è solo un personaggio, la ricerca, gli studi che coinvolgono il suo mondo sono vasti. Chissà che a breve nel calderone di queste ricerche non spunti fuori qualche altra novità.
Prefazione di Dacre Stoker, pronipote di Bram Stoker.
Introduzione e note di Hans Corneel de Roos.
Postfazione di John Edgar Browning.
Bram Stoker, Valdimar Ásmundsson e Hans Corneel de Roos
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