Recensione di Sabrina De Bastiani
Autore: Valeria Corciolani
Genere: commedia noir
Pagine: 333 p.
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Un’indagine in bilico tra lecito e illecito per l’ispettore Rosset e la sfuggente Alma. È l’alba di una fresca mattina di settembre quando Jill piomba nel sonno dimenticandosi della piantina di cannabis che gli hanno regalato a un rave. Cinque mesi dopo un vecchio Ford Transit con tre cadaveri e un grosso carico di marijuana si capotta in un bosco nel cuore dell’entroterra ligure. È un’indagine dai contorni sfocati quella in cui si trovano catapultati l’ispettore Jules Rosset e l’inquieta Alma. Finché entrambi si rendono conto che ogni indizio è legato all’altro da un unico filo, verde come quella strana erba allo stesso tempo osteggiata e osannata. Però è anche vero che ogni nuovo spiraglio lascia spazio al “potrebbe”, perché, si sa: da cosa nasce cosa.
RECENSIONE
E come sempre….
No.
Nulla è come sempre se la penna narrante è quella di Valeria Corciolani, autrice fina e sopraffina, talento riconosciuto e consolidato.
Nulla è come sempre perché ogni incontro con i suoi protagonisti di elezione, Alma e Jules, qui alla quarta avventura della serie, ha sì lo scatto confidenziale e riconoscibile della serratura di casa quando si infila la chiave giusta, ma, allo stesso tempo, ha il passo nuovo, la spinta propulsiva al progredire della storia umana ed emotiva dei protagonisti secondo modalità e sviluppi mai scontati o orecchiati o in qualche modo attesi.
Sorprende ogni volta, dunque, Corciolani, così come, spesso, sorprendente è la vita, che lei di fatto così bene, così vera racconta.
Poche incisive parole a descrivere figure e caratteri in maniera indelebile, visuale e di efficace immediatezza (una soffiata… prestate un occhio attento all’ancora in basso a sinistra nella copertina) da ottima illustratrice quale è, anche, l’autrice, di fatto artista a tutto tondo.
Impennate di sorrisi e leggerezza si alternano a passaggi riflessivi di grandissima sensibilità e, particolarmente qui, di tenero coraggio, e laddove si ravvisi antitesi in questi ultimi due termini, si legga invece la capacità dell’autrice nel scegliere le parole meno abusate e aspettate, che si rivelano essere più quelle più adatte a dire, catalizzando il senso della frase e rendendolo in pienezza.
E per un attimo, un attimo solo, il dolore resta spiazzato e molla la presa. Per un attimo, un attimo solo sei di nuovo viva. Ma è solo un attimo, appunto, perché tutto si ritrae insieme alle tue mani come la marea, lasciando solo detriti e cose morte.
Però quell’attimo ti si è appiccicato addosso e resta lì, come una lucciola, un lumino vivo nel buio nero che impasta ogni tuo respiro. E la cosa più strana è che ti accorgi di averlo trovato qui, nell’ultimo posto dove uno cercherebbe la vita.
E poi si indaga.
No, dico, uno come può solo pensare di stare fuori dai guai se ha sempre tra i piedi un ispettore di polizia?
Eccome se si indaga, volenti o nolenti, mood caratterizzante una splendida Alma, ritrosa al punto giusto, disarmante di bellezza nelle sue prese di coscienza, nell’ascolto, sempre di cuore più ancora che di orecchio, della suocera Alfonsina, a buttare avanti dei no ad un Jules che ancora e mai ha ammessa certezza che diventino dei sì, ma sempre spera e soprattutto crede, in Alma e in quello che il loro modo peculiare di essere coppia può e riesce a fare.
E su cosa si indaga e cosa si scoperchierà e dipanerà questa volta, è tutto da leggere, affidandosi all’intuito di Corciolani nel tessere una trama articolata e solida, intrigante e tesa, per arrivare a capire che è poi proprio così vero che da cosa nasca cosa.
E che da pagine così non possa che nascere la voglia di leggerne ancora.
E ancora.
Valeria Corciolani
è nata e vive a Chiavari (GE). Si è laureata in Belle Arti ed è molto attiva in varie attività: lavora come illustratrice, insegna illustrazione, sceneggiatura e fumetto, conduce laboratori ludico-creativi per adulti, disabili e anziani, si occupa di fotografia, allestimenti e complementi di arredo in eco-design e scrive romanzi ambientati nella sua città. Nel 2010 è stato pubblicato il suo primo romanzo Lacrime di coccodrillo dalla casa editrice Mondadori. Successivamente verranno inserite in due antologie, due suoi racconti: Il gatto, l’Astice e il cammello (Antologia Giallo Panettone, 2012, Mondadori a cura di Luca Crovi) e Mephisto (Antologia Animali Noir, 2016, Falco Editori a cura di Cristina Marra). Nel 2014 inizia una collaborazione con Emma Books, casa editrice digitale di letteratura femminile, con la quale pubblica Il morso del ramarro (finalista al Premio internazionale di letteratura Città di Como 2015), il racconto Pesto dolce – la ricetta della possibilità, La mossa della cernia e anche il suo primo romanzo Lacrime di coccodrillo. Nel 2016 Il morso del ramarro è stato pubblicato anche in versione cartacea da Erba Moly editore. Nel 2017 all’interno della rubrica “Riviera in giallo” è stata pubblicata sul quotidiano Il Secolo XIX la sua short novel Per caso. Nello stesso anno viene pubblicato da Amazon Publishing il primo romanzo della serie denominata “La colf e l’ispettore” intitolato Acqua passata, cui segue un secondo volume Non è tutto oro (2018) Nel 2018 ha illustrato In principio era Kaos scritto dall’amica e collega Giada Trebeschi. Nel giorni 13 e 14 ottobre 2018 è stata la madrina della manifestazione Lib – Libri in Baia, salone dell’editoria svoltosi a Sestri Levante presso il centro congressi dell’Annunziata della Baia del Silenzio. 2018 uscita del terzo capitolo della serie: A mali estremi, Amazon Publishing. 2019 uscita del quarto capitolo della serie: E come sempre da cosa nasce cosa, AmazonPublishing.
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