Morte di un cardinale




Recensione di Costantino Giordano


Autore: Paolo Regina

Editore: SEM

Genere: Giallo

Pagine: 221

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Un uomo cammina velocemente sulle sponde del Po. Ha le mani insanguinate. A un certo punto si ferma e lancia una rivoltella nel fiume, dove le acque sono più profonde. Poi si mette a correre. Poco più indietro, sotto i piloni del pontile, c’è un altro uomo con il foro di un proiettile sulla fronte. È il cardinale di Ferrara. Gaetano De Nittis, brillante capitano della Guardia di Finanza, il Corpo più “odiato” d’Italia, si trova a indagare su questa morte eccellente. Il caso lo trascina nelle sabbie mobili degli interessi dei notabili della città, tra intrighi di palazzo, giochi di potere e grossi accordi economici. De Nittis, con la colonna sonora del blues del suo idolo B.B. King, inizia così un’altra indagine “ufficiosa” nel tentativo di scagionare da un’accusa di omicidio un giornalista innocente. Il capitano dovrà fare anche i conti con un misterioso falsario di banconote e con un delitto irrisolto di venti anni prima. Il tutto mentre Rosa, la giovane donna che ama, si trova inaspettatamente faccia a faccia con il suo doloroso passato.

Recensione

“Tra le coperte si cerca tenerezza o si affronta la solitudine. E ci si nasconde dai fantasmi che scricchiolano nell’armadio di fronte o nelle nostre menti. Il letto di Rosa era come la sua vita: un groviglio di emozioni e di lenzuola bagnate da sudore e lacrime. Vi aveva passato la notte e tutta la mattina, consumata dall’autocommiserazione. Avvolta in quella calda atmosfera in cui tristezza e solitudine nutrono e avvelenano l’anima. Una sospensione del tempo nella quale è bello rimanere immersi perché il mondo, fuori, è molto peggio.”

“Morte di un cardinale” è un giallo appassionante, cattura l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina in un crescendo di emozioni che lo travolgeranno anche grazie ad una protagonista inaspettata, Rosa, donna del sud forte e tenace che è riuscita a conquistare il cuore del capitano Gaetano De Nittis. Il cuore agitato di Rosa agiterà i cuori e gli animi dei lettori e renderà il finale del libro dolce al palato grazie ad un epilogo incredibilmente inaspettato ma sperato.

La trama è interessante e meravigliosamente complessa, il capitano De Nittis si troverà ad indagare su due casi molto diversi e lontani tra loro ma che, inspiegabilmente, hanno un filo conduttore che li lega e in qualche modo li rende simili. Attraverso il romanzo l’autore riesce ad evidenziare molte problematiche sociali dei nostri giorni come la crisi delle botteghe artigianali, la mancanza di uno Stato che aiuti i commercianti a ripartire, i segreti della Curia, i suoi interessi economici e la mancata meritocrazia italiana, dove, sempre più spesso, si tende a promuovere persone a livello lavorativo per conoscenze politiche e non per meriti personali.

De Nittis si ritroverà tra le mani un mosaico composto da tanti frammenti tutti troppo diversi tra loro per poter coincidere e poter dare soluzione ad un rebus che sembra complicato e illogico. Attraverso un’indagine segreta, il capitano troverà gli elementi mancanti del mosaico e riuscirà a ricomporlo andando a scavare nel passato dei protagonisti, scoprendo segreti inconfessabili che daranno la soluzione al caso. Snaturandosi dalla sua natura di finanziere diventerà un vero e proprio investigatore privato, pronto a scagionare una persona innocente e ad incolpare il vero assassino senza prendersi alcun merito.

Come fanno due omicidi, apparentemente distanti, sia temporalmente che idealmente ad avere un unico filo conduttore?

Quale può essere il movente?

Passionale o economico?

Attraverso l’indagine del capitano De Nittis scopriremo che, forse, passione e interessi economici possono sovrapporsi creando malumori e segreti così grandi e inconfessabili da opprimere e distruggere per sempre l’animo umano e la vita delle persone.

Paolo Regina


Paolo Regina: (Milano, 1959) pugliese di origini, ferrarese di adozione, ha insegnato discipline economiche presso la facoltà di Lettere dell’Università di Ferrara. Avvocato, chitarrista, appassionato di musica rock, è autore di pubblicazioni e testi di diritto e marketing. È anche docente di comunicazione e public speaking in corsi per imprenditori e manager. Morte di un antiquario è il suo esordio nella narrativa, e pensato come il primo volume di una nuova serie poliziesca. Attualmente vive e lavora tra Ferrara e Cremona.

 

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