A distanza ravvicinata




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Sabrina De Bastiani & Daniele Cambiaso

Editore: Frilli Editore

Genere: Noir

Pagine: 208 P., R.

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Lavagna, estate 1998. Pietro Farné è un giovane maresciallo dei carabinieri, fresco di nomina, incaricato di una strana missione: sorvegliare un’anziana turista di origine tedesca, Frau Gertrud Stingel, e la sua accompagnatrice, Viviana Prestigiacomo. Un compito apparentemente noioso, ma al quale si interessano addirittura i servizi segreti. Mistral Garlet, invece, è una studentessa universitaria, che si è concessa qualche giorno di vacanza perché sente l’esigenza di riflettere sul proprio futuro. Casualmente si ritrova a essere vicina di ombrellone proprio di Gertrud Stingel e resta colpita dalla personalità sfaccettata dell’anziana signora, nonché dal rapporto complesso che sembra esistere tra la tedesca e la sua badante. Nella notte tra l’11 e il 12 agosto, la svolta. Gertrud Stingel viene uccisa nel proprio appartamento e Viviana Prestigiacomo scompare. Il caso appare subito difficile da risolvere. Chi è l’uomo che veniva a trovare Gertrud con una certa regolarità? E dove la accompagnava? Perché aleggia come un fantasma l’ombra di un vecchio criminale nazista? E chi è, invece, l’altro misterioso individuo che sembrava muoversi sottotraccia attorno a Viviana? Ma soprattutto: che fine ha fatto la badante? È ancora viva? È lei l’assassina? Sì, perché una nuova vittima viene ritrovata e la scia di sangue sembra destinata a non fermarsi ancora. Attorno a questi misteri si snodano parallelamente l’inchiesta condotta dal maresciallo Pietro Farné e l’indagine dilettantesca e appassionata di Mistral. Si dipana così un fitto intreccio di scoperte e rivelazioni, che porterà i due a seguire piste differenti ma convergenti, sfiorandosi ripetutamente senza mai realmente incrociarsi davvero, come due pedine mosse da un destino beffardo. Fino al raggiungimento della verità, sullo sfondo dei festeggiamenti per la Torta dei Fieschi: due delitti, due indagini, una sola verità. O nessuna?

“… si toglie le scarpe da ginnastica. Si cammina male, scalzi sulla spiaggia di Lavagna. Ma è di contatto che ha bisogno. Di sentire la materia sotto i piedi, il calore. È solo una vacanza, breve, ma ha la netta consapevolezza di essere tornata a casa.

… a distanza ravvicinata…

“La tentazione di scendere in spiaggia a cercare refrigerio tra le onde è irresistibile. Si perde per un attimo a seguire la danza a piedi nudi di una ragazza che saltella verso il mare, poi scruta la spiaggia alla ricerca del proprio obiettivo.”

Recensione

Ho letto questo libro con immenso piacere e con quel pizzico di impazienza ed emozione in piùpoiché era da tanto che lo stavo aspettando e nulla può risultare più dolce e prezioso di ciò che ti arriva così, semplicemente da una persona a cui tieni molto, avendo comunque la certezza che riuscirà a sorprenderti ancora una volta.

Ed è stato proprio ciò che è avvenuto. Io ne ho iniziato la lettura avidamente, ma al contempo avrei avuto voglia di rallentarla, perché quando una storia riesce a coinvolgerti e ad incuriosirti da subito con personaggi e ambientazioni per te nuove, allora lo scrittore, secondo me, ha già raggiunto un obiettivo importante e purtroppo, una volta che il libro è terminato fino al prossimo tu non potrai far altro che aspettare.

Che le capacità narrative di Sabrina de Bastiani apparissero naturalmente semplici nel trasmettere e regalare immagini visive ed emozioni d’impatto in modo diretto al lettore, ma che fossero al contempo sofisticate nell’uso del linguaggio così da imprimere il giusto ritmo alla storia, per me era cosa nota già da tempo. Per quanto riguarda Daniele Cambiaso, se devo essere onesta, ad eccezione di alcuni racconti scritti a quattro mani sempre in collaborazione con Sabrina, non lo avevo mai letto prima, per cui non avevo bene a mente cosa avrei potuto trovare in un suo romanzo.

Una delle meraviglie di questo libro invece, è sicuramente il fatto che qui le quattro mani si sono fuse splendidamente, dando vita e voce a una storia e a una scrittura all’unisono, che ha impresso il giusto tempo alla trama finendo per regalarci una nuova ambientazione e dei personaggi a cui affezionarsi.

Questa storia parte da lontano, con radici profonde nel tempo intrise di sangue innocente e ingiustizie, che ormai sono talmente aggrovigliate in profondità al terreno come l’erba cattiva, che cercare di sradicarle per giungere ad una verità potrebbe rivelarsi molto pericoloso, oltre che probabilmente impossibile.

Ma il medesimo racconto va anche ascoltato, sentito, partecipato, ed è necessario lasciarsi guidare alla scoperta di ciò che avrà voglia di raccontarci. Quindi avvertiremo il caldo rovente tipicodell’estate agostana in una località balneare, rimarremo senza respiro per l’afa che ci attanaglieràsenza lasciarci mai sollievo, annuseremo l’odore puro del mare, avvertiremo il sapore della salsedine sulla pelle e, trasuderemo per tutta la crema solare mescolata agli spruzzi di acqua salmastra da cui saremo investiti.

Perché quando leggi un libro, tu vivi assieme al libro e per tutta la durata del viaggio, sai già che tu e lui sarete indivisibili.

In tutto questo, saremo accompagnati da una piacevole brezza che nulla potrà se non donarci almeno in parte un po’ di refrigerio, grazie ad una scrittura fresca, frizzante e briosa che ci seguiràsenza mai abbandonarci.

Leggendo, si respira l’amore con la A maiuscola per i fatti storici, per il mistero, per gli intrecci che tolgono il fiato, e il legame profondo per la propria terra, sia da parte dei protagonisti che degli autori, che ti arriva forte tramite la dettagliata descrizione di colori, luoghi, odori, gusti e tradizioni.

Io lo definirei un libro di “senso” per la trama che ha una sua naturale evoluzione ed è costruita in modo da rendere la storia interessante e coinvolgente, senza risultare mai noiosa o pesante ma, oserei dire che “A distanza ravvicinata” è prima di tutto un romanzo di “sensi”.

Sensi all’erta per non rischiare, per non farsi male, per non soffrire, per cercare qualcosa di bello e per evitare qualcosa di brutto, per tentare di capire e di conoscersi, per strappare una risata, per godersi il rumore del mare, i colori del cielo che si infrangono sulla tavola d’acqua meravigliosa del mare di Lavagna, per i tumulti del cuore, per poter gustarsi una buona focaccia tradizionale o semplicemente per fermarsi, chiudere gli occhi e aspettare qualcosa di nuovo senza alcun tipo di pregiudizio o chiusura.

Perché non sempre tutto può o deve essere negativo. Perché la vita può sorprenderci quando meno ce lo aspettiamo.

Ma il destino, si sceglie o ci piomba semplicemente addosso e decide per noi?

Incrociarsi e non sfiorarsi, inseguirsi e ignorarsi, avvertirsi e non sentirsi insomma, questo significherà essere “A distanza ravvicinata”.

Entrare in sintonia con Mistral e Pietro per me è stato semplicissimo, perché entrambi amano i libri e li vedono come un rifugio per proteggersi dagli altri. Nei pensieri del maresciallo si respira sempre un po’ di “freddo nell’animo” e solo leggendo si potrà capirne le cause e insomma, non ti lascia indifferente anche perché lui, cerca in tutti i modi di essere una persona migliore e non si nasconde mai, almeno da noi.

Questo suo rinchiudersi improvviso per seguire i pensieri più strani, il suo osservare, studiare le persone quasi annullandosi per provare a coglierne l’essenza spesso gli hanno creato problemi nei rapporti con gli altri. Chi lo ha giudicato “strano”, complicato; chi semplicemente antipatico.

Con la signorina Garlet la simbiosi è stata pressoché totale da subito poiché lei incarna ciò che io ho sempre sognato (ma i sogni sono appunto tali) ovvero le indagini fai da te, i libri gialli e un’innata curiosità nei confronti del prossimo con la tendenza a voler aiutare tutti a prescindere. E sarà proprio durante questa breve settimana di vacanza, che avrebbe dovuto aiutarla a decidere che orientamento dare alla sua vita che finalmente capirà.

“…mai come adesso è consapevole che la verità sta nelle sfumature, nelle intercapedini, nelle fughe delle piastrelle.

Sente che vuole imparare a vederla, la verità, in quegli angoli ciechi.

Il finale poi non sarà comunque quello che ti aspetti e, la bellezza starà proprio tutta nella sorpresa e cioè, dopo tutti i castelli in aria che assieme ai protagonisti hai costruito, finirai per scoprire che forse le cose non potevano andare come speravi, semplicemente perché sei stato volutamente e abilmente distratto da ciò che hanno voluto mostrarti gli autori finendo così, per sorprenderti una volta di più.

Sabrina De Bastiani e Daniele Cambiaso, con “A distanza ravvicinata” hanno senza dubbio dato vita a due personaggi molto interessanti che spero, avranno ancora tanta voglia di raccontarsi e raccontarci.

Qualcosa perduto, qualcosa raccolto.”

A presto Mistral e Pietro!

 

 

Daniele Cambiaso e Sabrina De Bastiani


Daniele Cambiaso, nato a Lavagna (GE) il 14 giugno 1969, insegnante, è autore di racconti e romanzi, scritti anche a quattro mani. Tra questi ricordiamo, in particolare, i romanzi Ombre sul Rex (Fratelli Frilli Editori, 2008) e Off Limits (21 Editore, 2015); L’ombra del destino (Rusconi, 2010) scritto con Ettore Maggi; La logica del burattinaio (Edizioni della Goccia, 2016), Nora, una donna (Edizioni Eclissi, 2017) e il romanzo per ragazzi Lara e il diario nascosto (Fratelli Frilli Editori, 2018) scritti con Rino Casazza.

Sabrina De Bastiani, nata a Genova il 29 Febbraio 1972, laureata in Lingue e letterature straniere, redattrice di Thrillernord, per cui cura recensioni e interviste, è autrice di racconti pubblicati sulle riviste Confidenze e B- Magazine (Bookabit) e su antologie, tra cui Genovesi per sempre (Edizioni della Sera, 2019), Sei un mito 4.0 (Erga Edizioni, 2019).

Insieme hanno pubblicato racconti sulle antologie Racconti liguri (Historica Edizioni, 2018), 44 gatti in noir (Fratelli Frilli Editori, 2018), Tutti i sapori del noir (Fratelli Frilli Editori, 2019), Natale a Genova (Neos Edizioni, 2019) e sono stati finalisti nell’edizione 2019 del contest Ore contate. Hanno curato le antologie Genovesi per sempre (Edizioni della Sera, 2019) e Natale a Genova (Neos Edizioni, 2019). A distanza ravvicinata è il loro primo romanzo.

 

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