Le imperfette




Recensione di Barbara Aversa


Autore: Federica De Paolis

Editore: DeA Planeta Libri

Genere: Narrativa italiana

Pagine: 304

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Anna sta recitando una parte, ma non lo sa. O forse non vuole saperlo, perché altrimenti dovrebbe chiedersi chi è, e cosa desidera dalla vita. Del resto, ha due meravigliosi bambini, un padre che la adora e un marito chirurgo estetico che è appena diventato primario di Villa Sant’Orsola, la clinica privata di famiglia. Ha anche un amante, Javier, il papà spagnolo di una compagna di scuola del figlio: si incontrano due volte alla settimana in un appartamento che diventa subito uno splendido altrove, un luogo di abbandono. E allora, cos’è che non funziona? I nodi, si sa, presto o tardi arrivano al pettine. Il suo matrimonio, il suo rapporto con i figli, la reputazione della clinica: uno dopo l’altro, tutti i pilastri della sua esistenza iniziano a vacillare. Anna è costretta a fare ciò che non avrebbe mai immaginato: aprire gli occhi e attraversare il confine sottile che separa l’apparenza dalla realtà. Per scoprire che le ferite, anche se fanno male, a volte sono crepe dalle quali può entrare una nuova luce.

Recensione

Esattamente quando accade che una donna inizia a sentirsi imperfetta?

Questa domanda mi ha trafitta durante tutta la lettura del libro, che scava nell’animo femminile incespicando nelle risposte indecise, nei ricordi confusi, nei pensieri soffocati.

“Si, erano imperfette, come  le chiamava suo marito, ma non perché desiderassero correggere un difetto o perché sperassero di prolungare la giovinezza, piuttosto perché ambivano a una completezza irraggiungibile”.

Anna, mentre esplodevano i festeggiamenti per il nuovo potente incarico come primario di Guido, suo marito e noto chirurgo estetico, inizia una relazione sessuale con Javier. E non era solo questo, era riuscire a farsi assaporare, mordere, guardare con voracità. Una brama che da tempo non solleticava le sue fantasie.

L’unico ad accorgersi che qualcosa in Anna sta cambiando è suo padre Attilio; il padre perfetto, di quelli che sbucciano le mele, che preparano la cena e che dopo la perdita della madre non si è mai risposato.

Ma la perfezione non appartiene agli esseri umani ci ricorda il libro, parola dopo parola.

Non ci vuole molto affinché il mondo patinato e specchiato di Anna venga scoperchiato e nulla, assolutamente nulla, sarà mai più come prima.

Il romanzo esplode prepotente, diventa tagliente, una lama che parola dopo parola scava la mente del lettore. Impossibile smettere di leggere, staccarsi da quelle pagine che all’improvviso analizzano chirurgicamente ogni personaggio, tutto ciò che è narrato sapientemente diventa vivido e pulsante, tutto si incastra tra giochi di potere, errori, ambivalenza ed imperfezioni tingendosi repentinamente di giallo lasciando atterriti, confusi, fino alle ultime parole.

Terminata l’ultima pagina non ho potuto che ripensare a quella frase, che si aggrappa alla mente, che risuona nella testa e che non posso esimermi dal citare:

 “La vita non è bianca o nera, le persone non sono buone o cattive, le sensazioni non sono limpide, piuttosto imperfette”.

Appunto.

A cura di Barbara Aversa Pacifico

instagram.com/missparklingbooks

 

Federica De Paolis


è nata a Roma nel 1971. Dialoghista cinematografica e autrice televisiva, ha insegnato all’Istituto Europeo di Design. Tra i suoi precedenti romanzi, vincitori di premi e tradotti in diverse lingue, ricordiamo Lasciami andare, Ti ascolto, Rewind e Notturno Salentino. Ha vinto il premio DeA Planeta 2020 con il romanzo Le imperfette.

 

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