Una mamma silenziosa




Recensione di Stefania Ceteroni


Autore: Caroline Mitchell

Editore: Newton & Compton Editori

Genere: thriller

Pagine: 381

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Vogliono sua figlia. E non si fermeranno mai… Roz è giovane, incinta e senza soldi. Vorrebbe essere una buona madre, ma più ripensa alla propria infanzia, più si convince che la cosa migliore per la figlia sia vivere lontano dall’Irlanda e, soprattutto, da lei. Determinata a fare la cosa giusta, si iscrive così a un servizio di adozioni per persone ricche. Dopo pochi giorni le viene chiesto di andare a New York per incontrare una facoltosa coppia interessata ad adottare la sua bambina. Sheridan e Daniel sono molto benestanti e alla moda: tutto il contrario di Roz. Si preannuncia per la piccola un futuro luminoso. Non patirà mai la fame e avrà la possibilità di vivere una vita piena di opportunità. Ma dopo essersi trasferita nell’elegante appartamento che le è stato riservato, Roz comincia a sospettare che qualcosa di oscuro si nasconda dietro il loro scintillante benessere. Troppi misteri aleggiano tra le stanze dello sfarzoso appartamento… E con la data del parto che si avvicina, Roz inizia a temere che, nonostante le sue migliori intenzioni, potrebbe avere trascinato sé stessa e sua figlia in un vero incubo…

Recensione


Una gravidanza non voluta. Una giovane senza una famiglia solida alle spalle. Una situazione troppo grande da affrontare. La voglia di trovare una soluzione che possa essere il più possibile soddisfacente.

Da qui prende le mosse la storia che Caroline Mitchell racconta in un crescendo di tensione e colpi di scena mettendo in campo un numero tutto sommato ridotto di personaggi ma con un’abilità tale da creare una sorta di bolla attorno a quelle persone che entrano in contatto l’una con le altre tanto da dare vita ad un racconto molto ricco e serrato.

Roz, la giovane ragazza in dolce attesa, incarna il prototipo della ragazza cresciuta da sola e abituata a trovare da sola le soluzioni ai problemi che incontra lungo il suo cammino. E non basta lo scetticismo della sua migliore amica a convincerla a fare attenzione: quando si imbatte in un blindatissimo sito che favorisce adozioni garantendo la massima discrezione è convinta di aver trovato la soluzione ai suoi problemi.

Problemi al plurale, perché Roz è convinta non solo di trovare una sistemazione adatta alla creatura che cresce in lei ma, allo stesso tempo, di sistemarsi con un bel gruzzoletto soprattutto quando si rende conto che la coppia che l’ha contattata è una coppia molto ricca, molto in vista e attenta, attentissima al massimo riserbo.

Tutto bello e semplice. Non mette in campo molte precauzioni: si fida. Punto e basta.

Tutto troppo bello e troppo semplice.

Roz si troverà a fare i conti con una situazione che le sfugge di mano. Entrano in scena persone dalla personalità instabile, con grandi pesi sulla coscienza ma pronti (ancora) a tutto più di arrivare ai propri obiettivi.

Nella coppia che accoglie Roz nella propria casa e che vuole apparentemente riservare a lei e alla sua creatura (una bambina, si scoprirà strada facendo) il miglior trattamento a cui si potrebbe aspirare, ha molto da nascondere.

La mente sembra essere lei, Sheridan: solo nelle more del racconto si riescono a mettere insieme i tanti pezzi che dipingono il personaggio e lo rendono a dir poco inquietante sia per i modi che per gli equilibri psicologici oltre che per i tanti  segreti che nasconde.

Lui, Daniel, la vera star della coppia, sembra un attore secondario nella storia di Roz ma a ben guardare non è propriamente così. Ci sa fare, quello sì. Ed è decisamente più bravo di sua moglie nel dissimulare un carattere che è ben diverso da quello che mostra a tutti, al pubblico così come a Roz.

Non dico oltre circa la trama perché i passaggi sono così repentini e inaspettati sui ruoli dei vari personaggi, sulle loro reali intenzioni, sulla paternità della bambina ma anche sui risvolti personali che Roz nemmeno immagina ma che, invece, si registrano tra le persone che tengono a lei.

Perché lei è convinta di essere una ragazza sola ma avrà modo di scoprire che non è così.

La storia così concepita è terribile: il pensiero di cedere un figlio per denaro è inaccettabile, secondo il mio parere. La trama, però, è ben congegnata, i dettagli curati, i personaggi capaci di riservare delle sorprese. Ammetto di aver letto in fretta il libro, in ogni momento libero, tanta era la voglia di capire come quella situazione che andava intricandosi sempre più si sarebbe risolta. E se si sarebbe risolta.

Ho trovato poco credibile il discorso della paternità e i risvolti che tutto ciò ha negli equilibri familiari… anzi, auguro a tutte le ragazze che hanno a che fare con una gravidanza indesiderata che la situazione si evolva come capita a Roz (ovviamente tralasciando l’avventura a casa di Daniel e Sheridan!)…

La pecca maggiore, secondo me, ma non dal lato stilistico o della storia, sono alcuni errori in cui mi sono imbattuta e che credo si sarebbero potuti evitare con una revisione del testo più attenta.

Questo, però, non sminuisce una storia che funziona, per chi ama il genere.

A cura di Stefania Ceteroni

https://libri-stefania.blogspot.com

 

Caroline Mitchell


Caroline Mitchell è una detective della polizia che ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, diventando in breve tempo un’autrice bestseller di «USA Today». Lavorando a stretto contatto con le vittime di crimini violenti, ha sempre trovato di ispirazione la loro tenacia. Nata in Irlanda, vive nell’Essex con il marito e i tre figli. Con la Newton Compton ha pubblicato La vittima silenziosa e Una mamma silenziosa.

 

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