A cura di Marianna Di Felice
Vienna Blood è una serie televisiva thriller psicologico britannico-austriaca del 2019 ambientata a Vienna, in Austria, nel 1900. Basato sui romanzi di Liebermann di Frank Tallis, la serie segue Max Liebermann, medico e studente di Sigmund Freud, mentre assiste il detective di polizia Oskar Rheinhardt.
Trama. La Serie è Ambientata Nel 1900 a Vienna, Città Di Filosofia, Scienze e Arte. Max Liebermann (Beard) è un brillante e giovane dottore inglese che studia la psicoanalisi con Sigmund Freud. Liebermann incontra Oscar Rheinhardt (Maurer), un investigatore austriaco, e insieme i due cercheranno di risolvere alcuni dei casi più misteriosi e mortali.
Stagioni: 1
Episodi: 3
Lunghezza: 89 minuti circa
Interpreti e personaggi:
Matthew Beard – Max Liebermann
Jürgen Maurer – Oskar Reinhardt
Luise von Finckh – Clara
Jessica De Gouw (Dracula) – Amelia Lydgate
Amelia Bullmore (Gentleman Jack) – Rachel Liebermann
Conleth Hill (Il trono di spade) – Mendel Liebermann
Charlene McKenna (Ripper Street) – Leah Liebermann
Oliver Stokowski – Professor Gruner
Raphael von Bargen – Ispettore von Bulow
Simon Hatzl – Commissario Strasser
Josef Ellers – Sergente Haussmann
Harald Windisch – Professor Matthias
Luis Aue – Daniel Liebermann
Ulrich Noethen – Graf von Triebenbach
Michael Niavarani – Herr Bieber
Ursula Strauss – Juno Holderlein
Johannes Krisch – Maggiore Julius Reisinger
Kathrin Beck – Madame Borek
Sceneggiatura/autore: Stephen Thompson
Produzione: Endor Productions, Red Arrow Studios company (Gran Bretagna) – MR Film (Austria)
Diretto da: Robert Dornhelm – Umut Dag
Genere: Psicologico, thriller
Network: BBC Two
Recensione
Una serie tacciata di eguagliare la serie di Sherlock, ma Vienna Blood con quest’ultima ha in comune solo lo sceneggiatore!
In Vienna Blood un investigatore, Oskar Rheinhardt, provato dal dolore per eventi personali e dal lavoro dove non riesce ad emergere come mente brillante e dove deve stare attento a chi vuole superarlo senza avere qualità, incontra un giovane dottore Max Liebermann che ha le qualità mentali del moderno profiler seguendo le teorie dello psicoanalista Sigmund Freud.
Mentre Sherlock è un detective che usa intelligenza e deduzione per trovare i colpevoli e opera in una Inghilterra moderna anche se il personaggio e il Paese fanno pensare all’uscita dal periodo vittoriano con l’ombra di Jack lo squartatore che aleggia ancora tra le strade, in Vienna Blood abbiamo un dottore brillante con intelligenza scientifica che sconfina nello psichico. Naturalmente tra l’investigatore e il dottore non corre buon sangue almeno all’inizio perché il primo vede la competenza che vorrebbe avere lui, la tecnica che rincorre nei suoi casi di omicidio in un ragazzo che non ha nulla a che fare con la polizia e che gli dà indicazioni e consigli.
Siamo in una Vienna dove è in auge la Belle Époque, quindi un ricco periodo dal punto di vista storico-culturale, artistico e di conseguenza anche economico, anche se c’è decisamente troppa apparenza che nasconde sguardi circospetti su alcune persone in particolare. Di lì a pochi anni sarebbe scoppiata la Prima Guerra Mondiale e già una sorta di intolleranza nei confronti degli ebrei si faceva sentire. Addirittura ad alcuni imprenditori o commercianti facevano intendere di allearsi con un ricco imprenditore austriaco per avere le spalle coperte, ma ci si poteva fidare?
I Liebermann sono proprio ebrei e vengono dall’Inghilterra, Max studia medicina con un dottore che era rimasto ai vecchi precetti dai quali non si discosta per questo entra perennemente in contrasto con lui che invece segue il metodo del più giovane Freud. Un metodo innovativo rispetto al classico, che non sarebbe piaciuto ai cariatidi della psicoanalisi. Infatti il dottore che guida gli specializzandi tra i vari malati in ospedale riprende più di una volta il comportamento di Max rispetto a quello di uno studente che segue la sua linea guida.
Insofferente ai vecchi metodi, nelle indagini segue le lezioni di Freud e queste gli fanno individuare l’assassino attraverso la scena del crimine riconducendo il tutto alla mente dello stesso e riuscendo a creare alla fine un profilo. Max è uno studente trascinato dall’evolversi della scienza moderna che si scontra contro un muro fatto di no.
Non è incompreso, anzi, comprendono bene cosa vuol fare, ma non lo fanno agire come vorrebbe, solo con Oskar e le sue indagini riesce ad essere se stesso. Le puntate sono lunghe perché tra le indagini c’è lo svolgersi della vita di Max, tra diari e donne, di Oskar e con esse la spiegazione attraverso i fatti della società del tempo.
La fotografia è decisamente più viva rispetto al vittoriano inglese. Se non vi piace un giallo classico che ha i suoi tempi per scoprire l’assassino utilizzando la psicoanalisi di Freud al contrario guardate solo serie con tanta azione e poche spiegazioni, allora Vienna Blood non fa per voi. La serie è tratta dai romanzi di Frank Tallis, The Liebermann novels, che non sono mai stati tradotti in Italia. La prima stagione è composta da solo tre episodi che vale la pena di guardare! A luglio è arrivata la notizia del rinnovo della serie, quindi si vedrà nel 2021 una nuova stagione composta da tre episodi della stessa lunghezza degli episodi della prima stagione.
Buona visione!