Per tutti i giorni della mia vita
Recensione di Francesca Marchesani
Autrice: Abbie Greaves
Editore: Garzanti
Traduzione: Stefano Beretta
Genere: Narrativa
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: Giugno 2020
Sinossi. Il silenzio può essere più forte di mille bugie. È per questo che Frank un giorno, senza preavviso, decide di smettere di parlare alla moglie Margot. La ama da quarant’anni, ogni istante più del primo. Insieme sono tutto, e da sempre sono convinti che l’amore sia sufficiente. Ma arriva il momento in cui non è più così: Frank continua a condividere con Margot il momento della cena, si sveglia nello stesso letto, ma nemmeno il più piccolo sussurro esce dalla sua bocca. Con gli occhi le fa capire che il sentimento non è mutato, ma null’altro. La donna non ha idea di quale possa essere il motivo di quel cambiamento e ogni sua richiesta di spiegazioni cade inesorabilmente nel vuoto. Per questo Margot decide di fare qualcosa di altrettanto estremo: prende delle pillole. Troppe pillole. In quel preciso momento Frank capisce che non può perderla, che non esistono bugie tanto gravi da allontanarlo da lei per sempre. Perché anche nel matrimonio più sincero e più solido ci sono delle ombre, delle verità che, per proteggere l’altro, si è deciso di tacere. Quando si pronuncia quella fatidica promessa si crede davvero che essa sia forte a sufficienza da superare qualunque cosa. Ma ogni giorno è una nuova sfida. Ogni passo verso una nuova famiglia da creare è un salto nel vuoto. Ogni progetto condiviso è un azzardo. In nome di quell’amore si può sbagliare. Perché nulla più dell’amore ci fa fallire nel tentativo di fare la cosa giusta.
Recensione
Mi sono divorata questo libro in una giornata per pochi semplici motivi. Il primo è che a me i romanzi con i vecchietti fanno sempre commuovere.
Il secondo è perché lo stile di scrittura della Greaves è scorrevole, semplice e lineare, senza fronzoli. Il terzo è perché è un countdown inesorabile. Sappiamo già dall’inizio che Frank, al capezzale della moglie ha un segreto da confessarle.
Ha qualcosa dentro che invece di urlarE al mondo ha deciso di far implodere dentro di sè, rinchiudendosi in un mutismo innaturale.
Non con lei, non con Maggie, sono sempre stati la coppia più invidiata di tutte, come è possibile che sia successo questo?
Forse perché a volte solo l’amore non basta, ci vuole di più, ci vuole forza e un sacco di coraggio.
Frank parla alla sua Maggie mentre è in rianimazione in ospedale, perché un’infermiera lo esorta a farlo, dice che aiuta un sacco i pazienti, come quando dicono di parlare alle piante, forse sono fandonie, forse no. Fatto sta che Frank comincia a raccontarle la loro storia.
Lei la conosce già benissimo, era lì, presente. Ma ci sono alcune cose che non fa mai male ripetere o ribadire.
L’amore che trasuda da queste pagine è vero, sincero, quasi imbarazzante perché ti senti un terzo incomodo a leggere le loro vicende così intime, così personali. E io sono fortunata ad avere un amore così, altrimenti leggendo queste pagine avrei facilmente pianto tutte le mie lacrime fin dall’inizio.
Consigliato a chi sta passando un periodo sentimentalmente difficile e ne vuole uscire a tutti i costi.
A chi non ha mai il coraggio di esporsi o di fare il primo passo, spronandolo a farlo sempre, qualunque cosa accada perché non si sa mai cosa potrà succedere domani.
Abbie Greaves
vive a Edimburgo, ha studiato all’università di Cambridge e lavorato diversi anni per un’agenzia letteraria. Per tutti i giorni della mia vita (Garzanti, 2020) è il suo romanzo d’esordio.
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