Recensione di Cristina Bruno
Autore: Joseph Kanon
Traduzione: Nello Giugliano
Editore: Newton Compton
Genere: thriller
Pagine: 319
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. È il 1962 e Max Weill, sopravvissuto all’Olocausto e diventato un cacciatore di nazisti (proprio come il celebre Simon Wiesenthal), è seduto al tavolino di un bar ad Amburgo. Non gli rimane molto da vivere e sta cercando di convincere suo nipote, un americano di nome Aaron Wiley, a entrare in affari con lui. Aaron è titubante. Ma mentre sono intenti a chiacchierare, Max si blocca: è sicuro di aver appena riconosciuto Otto Schramm, il medico nazista colpevole di aver inviato suo figlio alle camere a gas. «È lui», riesce a dire con un filo di voce, prima di accasciarsi stroncato da un infarto. Ora Aaron non ha altra scelta che fare quello che la morte dello zio gli impone: andare nel Paese in cui si è rifugiato, rintracciare Schramm e consegnarlo alla giustizia. Una missione pericolosissima e capace di riportare a galla atroci segreti del passato.
Recensione
Ci troviamo ad Amburgo e in una fredda e ventosa giornata Max e Aaron sono seduti al tavolino di un bar. Aaron Wiley lavora per una non meglio precisata Agenzia americana e Max Wiley, suo zio, è un cacciatore di nazisti. Max, ormai anziano, vorrebbe affidargli tutti i suoi archivi e vorrebbe che il nipote continuasse la sua opera.
Mentre sopraggiunge Fritz, un giornalista amico di Max, l’anziano cacciatore vede passare un uomo che conosce fin troppo bene. Si tratta infatti di Otto Schramm il medico nazista, suo collega di università, con il quale era stato costretto a collaborare nel periodo di prigionia. In qualche costui modo aveva salvato
Max utilizzandolo come scienziato nel campo di concentramento mentre ne aveva avviato alla camera a gas il figlio assieme agli “inutili”. Quel che è strano però è che Otto ufficialmente era stato dichiarato morto in un incidente due anni prima in Argentina, paese in cui si era rifugiato. Alla vista del medico nazista Max si sente male e portato d’urgenza in ospedale dopo pochi giorni muore, affidando al nipote l’incarico di far luce sul mistero.
Aaron si sente obbligato moralmente a indagare sulla vicenda e dovrà recarsi in Argentina per scoprire cosa si nasconde dietro la ricomparsa in Germania del criminale nazista. Chi lo ha protetto fino ad ora e perché? E quando Aaron incontra Hanna, l’affascinante figlia di Otto, la situazione si complica…
Il libro corre su due binari, da un lato la caccia ai criminali nazisti, caccia che non può aver mai fine, e dall’altro la controversa storia sentimentale tra Aaron e Hanna. I racconti delle atrocità commesse duranti gli anni del nazismo si riflettono nella freddezza con la quale chi ne è stato responsabile le giustifica o le sminuisce.
La missione di Max, e quindi di Aaron, è fare giustizia, portare al processo chi si è macchiato di crimini contro l’Umanità perché le sue colpe siano note a tutti e ciò che è successo non possa ripetersi.
Il protagonista si trova però costretto in una situazione ambigua, tra Otto e Hanna, tra il carnefice della sua famiglia e una donna di cui si è innamorato. Situazione difficile tanto più che Hanna non ha mai condiviso le convinzioni del padre e ha saputo solo in età adulta cos’era veramente successo. Si trova in uno stato emotivo tra l’amore e l’odio nei confronti di un genitore con lei amorevole ma allo stesso tempo crudele e spietato con persone innocenti.
Mentre Aaron in fondo subisce le decisioni altrui, prima di Max e poi di Hanna è proprio Hanna, in definitiva, a prendere la decisione più sofferta e coraggiosa, dimostrandosi la vera protagonista.
Sullo sfondo l’Argentina dopo Peron con il suo carico di luci e ombre, Argentina che, come molti altri paesi dell’America, ha tacitamente accolto quanti dalla Germania scappavano per ricrearsi una nuova vita e sfuggire ai giusti processi che li aspettavano in Europa.
Un libro da leggere e su cui meditare.
A cura di Cristina Bruno
http://fabulaeintreccio.blogspot.com/
Joseph Kanon
Vive con la moglie e i due figli a New York, dove ha lavorato nel campo dell’editoria prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. È autore di cinque romanzi tra cui The Good German, da cui è stato tratto il film Intrigo a Berlino con George Clooney e Cate Blanchett. La Newton Compton ha pubblicato Omicidio a Istanbul, Omicidio a Berlino e Omicidio a Mosca, anche raccolti nel volume Le città dei delitti, e Il complice.
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