Recensione di Katia Fortunato
Autore: Jeffrey Archer
Editore: HarperCollins Italia
Traduzione: Seba Pezzani
Genere: Narrativa
Pagine: 424
Anno di Pubblicazione: 2020
Sinossi. In un bosco della Gran Bretagna echeggia uno sparo. Chi è morto? E chi invece è sopravvissuto? Contemporaneamente, a Whitehall, Giles Barrington apprende la verità sul conto di Karin dal segretario di gabinetto. Sua moglie è una spia, o una pedina in un gioco ancor più grande e pericoloso? Mentre Harry Clifton si appresta a scrivere la sua opera più importante Emma, che da dieci anni è la stimata presidentessa del Bristol Royal Infirmary, riceve una telefonata a sorpresa da Margaret Thatcher. In seguito a un’imprevista decisione di Bishara, direttore della Banca FarthingsKaufman, per Sebastian Clifton si aprono nuove, inaspettate possibilità di carriera. Sua figlia Jessica, invece, che frequenta una prestigiosa scuola d’arte, si mette nei guai. E a quel punto solo sua zia Grace potrà aiutarla. Lady Virginia sta per lasciare il paese per sfuggire ai creditori, quando la morte della Duchessa di Hertfordle offre inaspettatamente l’opportunità di salvarsi dai debiti e di distruggere una volta per tutte le due famiglie che ha sempre odiato con tutta se stessa. E a quel punto, ancora una volta, i Clifton dovranno affrontare i colpi di un destino implacabile che sconvolge le loro vite.
Recensione
E con questo si conclude la saga dei Clifton. Salutiamo Emma, Harry, Giles e tutti coloro che ci hanno accompagnato in questa bellissima avventura. Mi mancheranno.
Con loro ho riso, pianto, sono stata in pena, a volte ho anche sorriso per come, per certi versi, nonostante le sciagure, andasse loro tutto bene. Una vera e propria favola “moderna”, dove tutti vissero felici e contenti, dove prevalgono i buoni sentimenti e, a dispetto della realtà, dove, se fai la cosa giusta ne vieni ripagato.
Siamo partiti nel 1919 e siamo giunti alla fine, nel 1992 (passando dalla Prima, alla seconda guerra mondiale, dall’elezione della Lady di ferro, Margaret Thatcher, all’abbattimento del Muro di Berlino), conoscendo e amando tutti i personaggi che si sono succeduti.
Quasi cent’anni di storia che fanno da contorno alla vita di due famiglie straordinarie.
Ho conosciuto Harry e Giles, che avevano quanto, dieci anni?
Ora li lascio settantenni. Li lascio con tristezza dopo aver osservato sessant’anni della loro vita, aver attraversato con loro gioie, lutti, guerre, nascite e trionfi personali e lavorativi. Ecco, questo è quello che fa un bravo scrittore, ti fa sentire parte di una storia, non si limita a raccontarla e io mi sono sentita parte di questa grandiosa famiglia.
C’è di buono, che quando la nostalgia si farà sentire, potrò riprendere in mano i volumi di questa saga e ricominciare tutto da capo.
Jeffrey Archer
è un ex politico e uno scrittore inglese, barone di Weston-super-Mare. Nato in Inghilterra nel 1940, si è laureato a Oxford e nel corso della sua carriera politica è stato candidato sindaco di Londra, membro del Parlamento europeo, vice presidente del partito conservatore e deputato alla Camera dei Lord per venticinque anni. Oltre a essere uno scrittore di bestsellerè anche drammaturgo, autore di raccolte di racconti, opere teatrali e saggi. Tra i suoi maggiori successi si ricordano i Prison Diaries, la serie di Caino e Abele e la saga dei Clifton, edida da HarperCollins Italia, di cui Solo il tempo lo dirà e I peccati del padre (ambedue usciti nel 2018) sono i primi due capitoli. Seguono Un segreto ben custodito e Attento a quel che desideri, entrambi editi nel 2019 e Questo fu un uomo (HarperCollins2020).
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