Ultima la luce



ultima la luce di gaia manzini

Recensione di Ilaria Murgia


Autore: Gaia Manzini

Editore: Mondadori

Pagine: 248

Genere: Narrativa

Anno di Pubblicazione: 2017

Ultima la luce racconta la storia di Ivano, Sofia e Anna, una famiglia borghese che sembra vivere una vita perfetta, fatta di solidità e felicità. In seguito alla morte di Sofia tutto cambierà e per Ivano sarà il momento di mettere da parte le sue costruzioni e capire realmente cosa è stata la sua vita negli ultimi quarant’anni.

Ivano, 68 anni, ingegnere, dopo la morte di Sofia decide di staccare, di andar via dalla casa nella quale ha vissuto con la moglie per tanto tempo, prende un aereo per Santo Domingo e raggiunge il fratello Lorenzo che ormai abita lì da svariati anni. Qui ritrova un fratello diverso, distante, ed è qui che capirà che la sua vita non è stata altro che una finzione, una ricostruzione lontana dalla realtà.
Ivano ha sempre fatto finta di non vedere i problemi tra lui e Sofia, e se la morte della moglie per lui è stata un duro colpo, a Santo Domingo crolleranno tutte le sue certezze, tutto il castello di sabbia che si era costruito durante gli anni.

I personaggi sono tutti ben caratterizzati, in particolare Sofia, la quale nonostante sia morta, sarà una presenza costante in tutto il libro. Attraverso i ricordi di Ivano, l’autrice ci fa conoscere una donna misteriosa, inaccessibile, sofferente e totalmente conformata alla vita borghese, lei che in passato aveva avuto i suoi interessi li aveva messi da parte per la sua famiglia e aveva vissuto una vita fatta di rinunce.

Il libro mette in evidenza come spesso per cercare la felicità si costruiscano delle realtà distanti, ci si chiuda in gabbie dorate pur di apparire quello che non si è, vivendo così delle vite tristi e piene di insoddisfazioni. La prima parte della storia è infatti caratterizzata da tristezza, silenzi e bugie, mentre la seconda parla finalmente della rinascita.

Un romanzo nel quale si alternano buio e luce, proprio come avviene in piscina, l’unico luogo nel quale Ivano riesce a scacciare i brutti pensieri. Il buio mentre si sta sottacqua, e la luce quando si riprende fiato.  Acqua e luce, una litania che il padre aveva insegnato a Ivano per tenere il ritmo della respirazione mentre nuotava.
“L’importante però è non finire con l’acqua…ultima la luce!” Aggiungeva poi alla fine.

Gaia Manzini racconta una storia lenta, dal retrogusto amaro; una storia fatta di illusioni e bugie dalla quale si arriva con calma alla luce, a una nuova vita, a un nuovo inizio.

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Gaia Manzini


è nata a Milano e vive a Roma. Ha esordito nel 2009 con la raccolta di racconti Nudo di famiglia (Fandango, finalista premio Chiara). Nel 2012 ha pubblicato il romanzo La scomparsa di Lauren Armstrong (Fandango, selezione premio Strega e finalista premio Rieti) e nel 2014 Diario di una mamma in pappa (Laterza), un viaggio sentimentale tra le rocambolesche avventure della maternità. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo romanzo con Mondadori, Ultima la luce.