A tu per tu con l’autore
Gabriella, ti sei riferita varie volte a questi mesi meravigliosi che hanno visto la lavorazione della fiction ‘Le indagini di Lolita Lobosco usando due parole che amo moltissimo: la scrittura e il sogno.
Volevo chiederti cosa rappresentano per te l’una e l’altra e tra le tante emozioni quale sceglieresti per definire il momento nel quale queste due cose si fanno una, come è adesso.
La scrittura è il mio mondo da 15 anni a questa parte, ma ancora prima avvertivo la necessità di tradurre in parole le emozioni e le immagini del quotidiano. Il sogno è invece il passo con il quale mi muovo sin da bambina, sono ben radicata nel contemporaneo eppure cammino in un mondo mio, fatto di immagini sfocate perché sono miope. Una condizione perfetta per definire i contorni con le linee scelte da me.
Gabriella Genisi
Una fiction su Lolita è stata bramata a gran voce dai lettori fin dai primi romanzi che la vedevano protagonista, e quindi l’occasione, finalmente, di seguirla tra poco sullo schermo è un sogno condiviso. Il Vicequestore Lobosco, ed il suo mondo, uno spartiacque nella letteratura di genere, hanno sviluppato da subito una così grande empatia col pubblico, che il passaggio naturale era volerla “vedere”. Mi piace pensare che Lolita sia un personaggio in carta e ossa. Cosa ne dici di questa definizione?
Quando ho incontrato per la prima volta la Ranieri ho capito che Lolita sarebbe stata grazie a lei una persona vera e che la mia scrittura avrebbe preso corpo, capelli e tacchi di un’attrice bravissima e molto bella. Sono felice di questa produzione oltre che per me anche per i miei lettori perché l’hanno sempre considerata un personaggio reale e desso finalmente potranno vederla.
Le indagini di Lolita Lobosco
Come è cambiata Lolita Lobosco nel corso del tempo per Gabriella Genisi? E come è cambiato, se è cambiato, l’approccio di Gabriella Genisi a Lolita Lobosco?
I personaggi seriali cambiano e crescono insieme a noi, risentono del momento storico. La Lolita dei libri in dieci anni ha perso certi tratti di leggerezza, a volte è più malinconica ma riesce anche a vivere appieno i sentimenti.
Gabriella Genisi e Luisa Ranieri
Luisa Ranieri ha la fisicità, il calore ed il talento per interpretare alla perfezione Lolita Lobosco. Così come Bianca Nappi, che è Marietta, la sua migliore amica e partner in crime sentimentale. Proprio a proposito di Marietta, ci racconteresti la genesi di questo meraviglioso e sfaccettato personaggio? Cosa sarebbe Lolita senza Marietta e Marietta senza Lolita?
Hai colto nel segno, d’altra parte Lolita è una di noi e come tutte noi ha un’amica del cuore. Quella alla quale raccontare ogni segreto, ogni desiderio, anche il più recondito. Marietta nasce per raccontare una figura essenziale nella vita di ogni donna.
Luisa Ranieri
Il grande Maurizio de Giovanni ha dichiarato che, da che l’ottimo Alessandro Gassmann interpreta il suo Lojacono nella fiction dedicata ai Bastardi di Pizzofalcone, quando ne scrive immagina il suo personaggio con le fattezze dell’attore. Pensi possa accadere anche a te con Luisa Ranieri a partire dalla sera di Domenica 21 Febbraio, o Luisa era già prima per te canone di ispirazione per Lolita?
Luisa e Lolita hanno moltissimi tratti in comune e questo faciliterà senz’altro la scrittura dei prossimi libri. Amo pensare che sia un po’ scritto nelle stelle che sia Luisa Ranieri ad interpretare Lolita e Luca Zingaretti (il volto del Commissario Montalbano) a produrre la fiction. Dal momento che nel tuo romanzo c’è anche un crossover tra i due, una postilla al sogno potrebbe essere quella di vederli insieme sul set … Ti confesso che la mia scrittura è sempre stata profetica e mai avrei potuto immaginare un collegamento sia pure alla lontana tra Lolita e Montalbano, invece i due nella vita sono marito e moglie.. Chissà se un giorno Montalbano faccia davvero capolino nella trasposizione televisiva di Lolita e non solo nei libri. Il sogno, dicevamo…
Grazie, Gabriella, e complimenti di cuore per questa nuova avventura e per tutte quelle che ancora ci farai leggere e vivere …
Sabrina De Bastiani