Il labirinto delle ombre




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Remigiusz Mróz

Traduzione: Raffaella Belletti

Editore: Nord

Genere: Thriller

Pagine: 400 p. R

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. A volte hai la sensazione che la tua vita sia manovrata da qualcun altro. Qualcuno senza volto e senza nome. A volte hai ragione…Sono passati dieci anni da quella sera, eppure Damian non riesce a dimenticare. Un attimo prima, la sua adorata Ewa aveva accettato di sposarlo, l’attimo dopo erano stati aggrediti, lui era svenuto e, quando aveva ripreso i sensi, Ewa era svanita. Da allora, Damian ha vissuto di rimpianti. Ma tutto cambia quando un amico gli mostra una foto comparsa su Facebook, una foto che ritrae una ragazza uguale a Ewa tra il pubblico di un concerto. Sperando che si tratti proprio di lei, Damian contatta subito l’ispettore che si era occupato del caso, tuttavia, nel giro di poche ore, la fotografia viene fatta sparire dal web e Damian trova il cadavere dell’amico riverso in una pozza di sangue. L’unica persona disposta ad aiutarlo sembra essere Kasandra, una donna enigmatica e dal passato misterioso, sposata da dieci anni col titolare di un’agenzia investigativa. È lei che lo convince che Ewa è viva e che quella foto è solo il primo anello di una catena di indizi per ritrovarla. E per salvarla. E Damian non si tira indietro, anche a costo d’inoltrarsi in un labirinto d’ombre in cui nulla è come appare, in cui il confine tra verità e menzogna si fa sempre più sottile. E in cui qualcuno sta manovrando ogni sua mossa…

“… a volte è sufficiente un momento per distruggere un’intera esistenza. E per trascorrere quanto ne rimane a cercare di dimenticare.”

Recensione


Prima impressione, sto guardando una serie adrenalinica alla televisione.

Seconda impressione, accipicchia, e chi smette più, speriamo facciano subito un’altra puntata… ma porca paletta, mi stavo dimenticando che non è una serie tv e che non sono davanti alla televisione.

Terza impressione, dato che purtroppo è solo un libro, speriamo che l’autore ne scriva un altro al più presto.

Sfido chiunque, dopo l’esperienza del protagonista, a non rischiare l’annullamento, vivendo nell’illusione di riuscire a ricostruire ogni cosa, riportando indietro le lancette per tentare di recuperare il tempo perduto e ciò che gli è stato tolto.

Difficilmente, però, le cose vanno sempre come vorremmo.

Una lettura frenetica che non permette tregua. Una scrittura ricca di ritmo, ma ugualmente brutale e concisa, che ti fa vivere dentro il libro, ma che ti anche l’impressione di essere incollata con gli occhi allo schermo tanto il tempo veloce è scandito da azioni calcolate al secondo, dove non vi è margine per nulla e dove, anche respirare, può trasformarsi in qualcosa di superfluo.

“A volte l’apparenza inganna.”

È maledettamente vero, poiché spesso noi ci affidiamo al primordiale senso del bisogno di vedere le cose come ci si presentano o, come ci vengono presentate da altri, senza andare a fondo della questione, per un nostro illusorio bisogno del fatto che tutto stia procedendo bene.

In questo momento non puoi fidarti di nessuno.”

Ecco, una frase ad effetto che fa partire nella tua testa un timer, perché di norma non fidarti richiede anche velocità e scaltrezza nel fuggire, caso mai avessi tentennato e ti fosse venuta voglia di provare a concedere fiducia.

Non riflettere, agisci.”

Mai consiglio più fu più saggio.

Prima muoviti e dopo rifletti, altrimenti, sei morto.

Un autore che mi ha stregata nei modi, ma altrettanto mi ha destabilizzata nei contenuti perché questo è un thriller, ma che al suo interno affronta un tema quanto mai attuale e che lui, abilmente descrive in ogni minuzioso passo della sua lenta, violenta e dolorosa evoluzione.

Violenza coperta e protetta da quattro mura ed escalation, sono gli aspetti che vanno a dare vita ad una trama che colpisce duro, seppur in modo decisamente scenografico e con una maestria propria dell’autore, che per altro mi ha fatta rimanere a bocca aperta, mi ha stupita, fino a rendermi percepibile e avvertibile la perfetta”, per modo di dire, evoluzione e conseguenza di una negazione perpetua.

Senza contare la sparizione, fino ad ora rimasta in sospeso.

Colpi di scena che ti tolgono l’aria, una brutalità data dal tentativo di sopravvivenza, l’eterno seme del dubbio che logora da dentro ma, che per quell’insano bisogno umano di farsi del male verrà continuamente ignorato finendo per dare sempre più ascolto a ciò che vorremmo fosse. Per cui sensi a riposo fin troppo, sistemi d’allarme ignorati e, concreto pericolo di lasciarci la vita.

Questo romanzo incarna appieno la sensazione di ritrovarsi rinchiusi in un labirinto, di quelli a specchio dove a ogni mossa che ti pare di compiere nella giusta direzione, ce ne saranno almeno altre tre che ti condurranno verso il rischio dell’autodistruzione della mente, perché avvertirai concretamente, leggendo, il senso di caos che prenderà piede all’interno della tua testa, il senso di soffocamento, di paura, la voragine che nei tuoi occhi si espanderà fino a non riuscire più a riconoscere ciò che è reale da ciò che non lo è.

Il finale è uno di quelli che non ti aspetti e che ti lascia una profonda cicatrice al cuore oltre a porti nella condizione di prendere una decisione, se lo vorrai, perché come sempre, nelle cacce più brutali, nelle rincorse all’ultimo respiro, nelle storie più spiazzanti, capire chi condannare diventa veramente impossibile.

Nonostante tutto.

Se decidessero di realizzarne un film, secondo me, avrebbe grande resa.

In fin dei conti tutto si riduce al fatto che crediamo a ciò che vogliamo credere. Ignoriamo gli avvenimenti che lo contraddicono. E ci affidiamo a quelli che confermano le nostre supposizioni.

Buona lettura!

  

 

Remigiusz Mróz


Remigiusz Mróz: è nato a Opole, in Polonia, nel 1987. Laureato in legge, da diversi anni affianca alla professione di avvocato una brillante carriera di scrittore. I suoi romanzi hanno riscosso un clamoroso successo di critica e pubblico, che lo ha portato a diventare uno degli autori più famosi in Polonia, con oltre tre milioni di copie vendute. Il suo straordinario talento, unito al clamore che ha suscitato in patria, ha attirato l’attenzione delle case editrici straniere e Il labirinto delle ombre verrà tradotto in tutta Europa.