La vita segreta di Maud Dixon





Recensione di Katia Montanari


Autore: Alexandra Andrews

Traduzione: Giada Fattoretto

Editore: Piemme

Genere: Thriller

Pagine: 352

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Chi è Maud Dixon? Solo due persone al mondo lo sanno. Una è la scrittrice che si nasconde dietro questo fortunato pseudonimo, l’altra è Greta Frost, la sua agente. Appena pubblicato, il romanzo di Maud Dixon è diventato un caso editoriale, e il suo nome è ormai sulla bocca di tutti. Eppure, un nome è tutto ciò che si sa di lei. Tra poco, però, a conoscerne la vera identità saranno in tre. Maud ha bisogno di un’assistente, e così nella isolata casa di campagna della scrittrice fa la sua comparsa, dopo accurata selezione, la giovane Florence. Ex assistente editoriale a New York, un passato incolore in Florida, il bruciante desiderio di diventare anche lei una scrittrice, Florence non riesce a credere di poter lavorare per “Maud Dixon”. Essere ammessa a condividere un segreto così grande la riempie di un’eccitazione incontenibile. Quando però, accompagnando Maud in un viaggio in Marocco, Florence si sveglia un mattino in ospedale, senza memoria, e senza nessuna traccia della compagna, un pensiero pericoloso le attraversa la mente. E se fosse il suo turno, adesso, di diventare Maud Dixon, e di prendersi quello che ha sempre sognato: la fama, la ricchezza, e la possibilità di scrivere? Stregata dalla sua stessa ambizione, Florence è di fronte a una scelta; ma quello che non sa è che i segreti di Maud Dixon non sono affatto finiti… In questo formidabile thriller in corso di traduzione in più di venti Paesi, Alexandra Andrews tesse una rete magnetica che si stringe sempre più intorno ai suoi personaggi; una lettura imperdibile che ci fa interrogare sulla natura ambigua dell’identità e sulla potente, pericolosissima forza dell’ambizione.

Recensione


Un esordio molto promettente!

Una trama ricchissima, avvincente, con due personaggi di spessore davvero molto convincenti.

Ognuno di noi si costruisce nel tempo un’identità ma Florence a 26 anni ancora non ne ha una.

All’interno di lei combattono l’immagine di ragazza straordinaria e bravissima che le ha inculcato sua madre e quella di una giovane donna ambiziosa ma con mediocri capacità che le arriva in risposta dal mondo esterno.

Ha deluso le altissime aspettative della mamma, non è riuscita ad affermarsi come scrittrice dovendosi accontentare di diventare un assistente editoriale e, come se non bastasse, vede colleghi intorno a lei eccellere e fare carriera.

Per questi motivi vive in uno stato di frustrazione, solitudine e infelicità, cercando di imitare le figure che ritiene un possibile punto di riferimento, concentrandosi più sulla vita degli altri che sulla propria.

La complessità della personalità di Florence è affascinante e intrigante.

Maud Dixon al contrario è una donna affermata, risoluta ed eccentrica ma in fondo queste due protagoniste hanno più cose in comune di quanto possa sembrare all’ apparenza.

Gli eventi e i colpi di scena portano a desiderare di saperne sempre di più.

Il finale è decisamente sorprendente e aprirà un armadio pieno di tanti scheletri.

 

 

 

Alexandra Andrews


Alexandra Andrews è nata da genitori africani e caraibici. Ha iniziato a scrivere “Le nostre parole nel tempo” vent’anni fa per dare voce alla comunità di Brixton in cui è cresciuta e che stava rapidamente scomparendo a causa della gentrificazione. Vive nel sud di Londra e questo è il suo primo romanzo

 

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