Lesioni personali




Recensione di Francesca Marchesani


Autrice: Margaret Atwood

Traduzione: Guido Calza

Editore: Ponte alle grazie

Genere: Narrativa

Pagine: 368

Anno di pubblicazione: Novembre 2021

Sinossi. La vita di Rennie Wilford, una giovane giornalista di Toronto che scrive di viaggi e moda, sta prendendo una brutta piega. Per distrarsi e riprendersi, Rennie vola ai Caraibi, sulla piccola isola di St. Antoine, con l’intento di scrivere un pezzo di costume sulla località. Si trova così da un giorno all’altro prigioniera di un mondo in cui le regole di sopravvivenza che conosceva non funzionano più: un luogo in cui regna un’immobilità soffocante, rallentata e corrotta, scenario di una vicenda di potere, di traffico d’armi, di complesse e oscure reti di relazioni. Tradotto per la prima volta in Italia, un romanzo che contiene tutti i temi più cari a Margaret Atwood: il retaggio di un’educazione moralista, il rapporto con il proprio corpo, il ruolo della donna nella coppia e nella società, la libertà individuale e la democrazia.

Recensione

Dimenticatevi la Margaret Atwood de il “Racconto dell’ancella” o de “L’altra Grace”, entrambi diventate serie TV Netflix imperdibili.

No in questo romanzo Atwood ci propone la storia di una donna a pezzi, o meglio, di una donna a cui manca un pezzo. Ho cominciato a leggere questo libro proprio lo stesso giorno in cui una persona cara è andata sotto ai ferri per lo stesso motivo, manco a farlo apposta.

Il romanzo parla di Rennie, giovane giornalista di quegli articoli di moda, shopping e lifestyle che per qualcuno potrebbero essere un po’ frivoli mentre per qualcun altro sono l’unico motivo per comprare un giornale.

La ragazza viene mandata dal Canada ai Caraibi per un articolo sulle vacanze estive, dove alloggiare, le migliori spiagge, cibi consigliati. Mentre è in viaggio ripercorre i passi della sua vita che l’hanno portata fin lì, le relazioni con gli uomini, i litigi con sua madre, le sue amicizie e il suo lavoro.

Vuole essere una persona nuova, migliore, anche se le manca un pezzo non vuol dire che le manchi davvero qualcosa dentro.

Ma Rennie non sa che quello che la aspetta in quella piccola isola è tutt’altro che una vacanza tranquilla, non ci saranno cocktail con ombrellini di carta e varietà di bikini da sfoggiare sulla barriera corallina.

Mi aspettavo di più da un romanzo di Margaret Atwood?

Certo, alcune volte è difficile superare i propri record. Si è fatto comunque leggere piacevolmente e il suo stile è innegabilmente magnetico, ma manca un po’ di pepe. Leggerlo è il solo modo per farsi la propria opinione.

 

 

Margaret Atwood


è una delle voci più note della narrativa e della poesia canadese. Laureata a Harvard, ha esordito a diciannove anni. Scrittrice estremamente prolifica, ha pubblicato oltre venticinque libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Ha scritto, inoltre, sceneggiature per la radio e la televisione canadese. Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L’assassino cieco e nel 2008 il premio Principe delle Asturie. Nel 2017 ha inoltre ricevuto il prestigioso Raymond Chandler Award, istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate, premio letterario dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere. Nel 2021 le viene assegnato il Premio Speciale Lattes Grinzane. Vive a Toronto con il marito, il romanziere Graeme Gibbson, e la figlia Jesse. Ha riflettuto sulla propria attività di scrittrice in Negoziando con le ombre (Ponte alle Grazie, 2003). In Italia è pubblicata soprattutto da Ponte alle Grazie.

 

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