ANIME QUALUNQUE
Autore: Chiara Ferraris
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Anno edizione: 2022
Pagine: 328 p., Brossura
Sinossi. Dopo L’impromissa, Chiara Ferraris torna con un nuovo romanzo tra passato e presente che ci conduce alla radice di amori travolgenti e sentimenti vividi, con uno stile poetico ed evocativo che rende la narrazione intensa e coinvolgente.
Esistono anime eterne destinate ad amarsi e rinnegarsi? Una proposta indecente da parte di uno sconosciuto in una libreria: Serena, un libro tra le mani e un passato di dolore che la annega, si trova a chiedersi cosa succederebbe alla sua fragile esistenza se lasciasse aperto uno spiraglio di possibilità a una storia clandestina, dopo quell’incontro casuale, che le fa riassaporare il senso di un cuore che batte. Lo stesso destino sembra incrociare anche la vita di Lady Catherine, una giovane inglese dell’Ottocento in viaggio per il suo Grand Tour, e di Giovanni, un uomo presuntuoso quanto misterioso, che la affascina come quella Genova risorgimentale e rivoluzionaria che si troverà a vivere. Le due donne, una nel presente, l’altra nel passato, si confronteranno con le verità che si celano sotto la realtà, perché la vita non è mai a senso unico e quelle strade, apparentemente tracciate in modo inequivocabile, possono invece arrivare a legarsi in trame talmente fitte da diventare indistinguibili. Serena e Catherine sembrano ripercorrere gli stessi passi, unite da un libro che racconta un amore potente e superiore alle leggi del tempo, quello tra «anime eterne», che conduce a un destino oscuro e drammatico e che porterà entrambe a prendere una decisione che cambierà per sempre le loro vite.
Recensione di Sabrina De Bastiani
Era iniziata una lotta, una lotta contro la mia volontà, una lotta estenuante, che profumava di libertà.
Il tema del doppio, declinato nelle più diverse accezioni, affascina sin dai tempi antichi, passando attraverso il Dorian Gray di Wilde, il Sosia di Dostoevskij, per arrivare al Visconte dimezzato di Calvino, solo per fermarsi a tre.
E se ci pensiamo bene, è talmente radicato in noi stessi che non ce ne rendiamo conto.
Cos’è infatti il nostro quotidiano guardarci allo specchio, se non affrontare e esorcizzare la nostra duplicità?
Chiara Ferraris, dopo averci messi al tappeto e conquistati con il suo precedente romanzo, “L’impromissa”, ci inchioda a suddetto tappeto con il suo nuovo, “Anime qualunque”, titolo centratissimo e suggestivamente evocativo in ragione della storia che va a raccontare, sebbene di qualunque, non ci sia, in queste pagine, nemmeno una virgola.
Il tema del doppio, si diceva.
Ferraris, raffinata ed empatica scrittrice, lo affronta, lo fa suo e lo restituisce attraverso la narrazione di due vicende umane, di due protagoniste lontane nel tempo e apparentemente lontane per carattere ed emotività, Lady Catherine nell’Ottocento e Serena nell’oggi.
Ma non basta.
Perché, come una monade leibniziana di personaggi unici e compiuti, questo doppio si scinde a sua volta nel contrappunto che offrono le due figure dei protagonisti maschili, Giovanni e Davide.
E si ‘scinde’ anche l’Autrice, facendosi in due, anzi letteralmente in quattro, per trovare le voci giuste per ogni suo carattere, per ogni piega temporale, per ogni luogo che va a descrivere.
Capitoli che intervallano le due vicende, condotte in parallelo fin quasi allo stupefacente e convergente epilogo, storie diverse al di là del tempo, eppure, nel leggerle, le si avverte entrambe così vicine, entrambe così inscindibili, fors’anche perchè l’emozione, quando è davvero tale, sa travalicare, e qui, di emozioni se ne attraversano tante e forti.
Era un mistero, come potesse una città unica racchiudere così tante realtà.
A questo forse sarebbe arrivata la giovane Lady Catherine, nei suoi passaggi attraverso Genova. Che la vita racchiude molteplici realtà e che non è possibile aggrapparsi a una di esse e ignorare del tutto le altre.
“Anime qualunque” è un romanzo che non si risolve nelle pieghe di una sinossi, per quanto accurata, anzi, ha del delittuoso rivelare anche un solo dettaglio in più. Di sicuro in una o più delle sue sfumature, dice qualcosa in cui noi ci possiamo ritrovare, e nelle altre ci muove a riflettere, a interrogarci, a metterci anche un pò alla prova. Ci rende viaggiatori come a loro modo e a loro volta lo sono i protagonisti, ci mostra Genova, superba bellezza dei suoi palazzi e fiato corto dei suoi vicoli che spandono storia e storie. Chi ci vive e la vive la riconosce eppure ne è sorpreso, chi no ne sarà sorpreso e vorrà conoscerla. In entrambi i casi, si comincia e si finisce per amarla. Così come questa storia. Così come queste anime.
Che cosa sia, poi, la scrittura di Chiara Ferraris, la sua prosa accurata, potente, vitale e vera, così fresca eppure tanto matura, il suo colore vivido e sfumato, la sua cura e il suo amore per le storie che ci porge, infine, lo lascio dire al vento.
Al suo, vento.
“(…) il vento di Genova. E’ diverso da qualsiasi altro. Sembra …”
“Sembra che dica delle cose, vero?” m’interruppe lui.
Già. Sembrava indicare strade e forse era così: era un vento per marinai, dopotutto, forse era abituato a suggerire la strada giusta e a farlo senza tante remore, con schiettezza.
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Chiara Ferraris
Chiara Ferraris, è biologa, insegnante, scrittrice e mamma. Vive in campagna con la sua famiglia. Ama leggere ed essere a contatto con la natura. L’impromissa (Sperling & Kupfer, 2019) è il suo romanzo d’esordio. Scritto in un lungo inverno, ha vinto la seconda edizione del Premio nazionale per opere inedite «Parole di Terra», sezione Narrativa, con il titolo Il giorno dei grilli verdi