Recensione di Cristina Bruno
Autore: Hugo Hamilton
Traduzione: Marco Rossari
Editore: Einaudi
Collana: Stile libero big
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. A parlare, in questo romanzo, è un libro scampato ai roghi del 1933 e custodito per generazioni: una copia de “La ribellione”, il capolavoro di Joseph Roth. Racconterà della mappa disegnata nelle sue ultime pagine e della donna che lo ha salvato, svelando, in quasi un secolo di vicende storiche, la sorprendente vita segreta dei libri.
Recensione
Un libro ci racconta la sua tortuosa esistenza.
È una prima edizione de “La ribellione” di Joseph Roth che scampa miracolosamente al tragico rogo dei libri in Germania del 1933. Cambia proprietario, viene nascosto, accudito, tenuto vivo fino a giungere ai giorni nostri quando la sua ultima proprietaria, Lena, deciderà di riportarlo a Berlino per scoprire il mistero dietro a un disegno al suo interno, che sembra quasi una mappa.
Qui affronterà nuovi pericoli, ma riuscirà ancora una volta a salvarsi. La storia del libro, quella di Roth e quella di Lena si rincorreranno tra le pagine in un crescendo affascinante e drammatico.
L’autore ha scelto un protagonista originale. È un libro infatti a raccontare la propria storia, a come si è salvato passando di mano in mano. È stato testimone di mille avvenimenti che riguardano i suoi proprietari: amori finiti male, le violenze insensate della guerra ieri, quelle diverse ma altrettanto insensate nel mondo oggi.
Piccoli stralci di vita si accavallano nel suo racconto mentre apprendiamo la triste vicenda di Roth e della moglie che si sovrappone dolorosamente a quella dell’invalido suonatore di organetto de “La ribellione”.
Uomini delusi dalla vita, sopraffatti da un destino tragico a cui non riescono a sfuggire, eroi sfortunati di un tempo che scorre trascinando alla deriva le loro esistenze. Il libro attraversa epoche diverse, eppure eguali tra loro, parla di tutti noi, di quel che siamo stati, siamo e saremo.
Il senso del romanzo lo troviamo racchiuso nella descrizione di Lena mentre guarda un dipinto che raffigura una donna che
“non si gira a guardare qualcosa di specifico. Lo spazio alle sue spalle è vuoto, indistinto, niente più che un grigio pallido e distante. È colta con uno sguardo rivolto all’indietro, verso il passato, incapace di tornare al presente. È questo che ti viene da pensare. Sta cercando con gli occhi qualcosa che è diventato opaco, che si è lasciata alle spalle.”
La descrizione ci rimanda fatalmente all’ “Angelus Novus” di Klee descritto da Benjamin e alla sua visione della Storia, all’importanza della memoria, che nel caso di Lena si incarna in un libro, nella sofferenza espressa in poche pagine.
Tra quei fogli di carta si dispiega la vita di Roth, faticosa, spietata, in un periodo storico che ha messo a dura prova l’intera umanità. E la sorte del libro non è da meno. Illibro, come molti uomini che appartengono alla sua generazione, è un sopravvissuto. Ma in questo suo resistere alle avversità del passato e tendere al futuro risiede la sua grande forza.
Una forza che attraversa tempo e spazio, una forza che si rivela in piccoli gesti d’amore capaci però di cambiare il corso degli eventi. E a volte da un piccolo cambiamento, da una decisione coraggiosa di un singolo si scatenano imprevedibili conseguenze che possono influenzare tutta la società, come il celebrebattito d’ali della farfalla nella Teoria del Caos.
Il vecchio libro, maltrattato, cha ha subito mille affronti, ci insegna proprio questo, a non arrenderci perché ciascuno di noi ha una storia unica che merita di essere raccontata.
A cura di Cristina Bruno
Hugo Hamilton
è nato a Dublino nel 1953. Dopo gli studi, è diventato giornalista e scrittore ed è autore di cinque romanzi, una raccolta di racconti e un’opera teatrale originale. È stato insignito dell’Ordine al merito della Repubblica federale di Germania per il suo contributo unico alla letteratura e alla comprensione interculturale. Per Einaudi ha pubblicato Tra le pagine (2022).
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