Speciale. S.J. Bennet




Speciale  di Paola Iannelli


 

 

Lo humor inglese fa parte del bagaglio culturale di un popolo che con leggerezza e buone maniere riesce a valutare, attraverso un’enorme lente d’ingrandimento, i pregi e i difetti di una delle istituzioni più longeve del pianeta, meglio nota come monarchia inglese.

La leggerezza con cui S. J. Bennet, intervistata dalla redazione di Thriller Nord il 5 maggio scorso, disegna il profilo della Regina Elisabetta II, scomponendo la sua figura liberandola dai filtri a cui è soggetta, ritraendola nelle sua dimora a spasso con i suoi immancabili cagnolini. Dall’immagine iconica a cui siamo abituati la Bennet mette in risalto il lato umano della sovrana, trasformandola infine in una brillante detective.

Negli ultimi anni molti personaggi appartenenti al mondo dell’attualità politica sono diventati, loro malgrado, i protagonisti di numerosi best seller, seguendo i canoni di una nuova vena editoriale, molto apprezzata dal pubblico.

 

 

La Bennet durante l’intervista corale, eravamo in sei partecipanti ognuna in rappresentanza di varie testate on line, ha illustrato non solo la sua esperienza di narratrice, ma ha anche sottolineato il personale coinvolgimento nella vita di corte, per merito del padre militare.

Lei stessa ha confessato di aver partecipato alla selezione indetta dal palazzo reale, per coprire le mansioni di assistente personale della regina, tentativo purtroppo non andato a buon segno per lei. Così come ogni buon scrittore si è immaginata a corte nei panni del personaggio di carta, ovvero l’insostituibile Rozie.

Personalmente ho trovato interessante la presenza del mondo animale nella quotidianità della regina, e di come il fiuto dei suoi tre cagnolini rende il racconto a metà tra il grottesco e l’ironico. Tale effetto è stato antecedentemente messo in risalto dalla sagace penna di Lilian Jackson Braun, la quale ha costruito un mondo intorno allo sguardo arguto dei gatti.

Non bisogna esitare a rendersi complici nel voler immergersi nella lettura di questi gialli reali, magari come spettatori lontani dalle regole e dalla fissità dei protocolli di corte, solleticando la fantasia accanto ad Elisabetta, in compagnia dell’immancabile Philip e del variegato universo che popola le loro residenze, dove come per incanto viene commesso un insolito omicidio.

 

 

Autore: S. J. Bennet 

Traduzione: Monica Pavani

Editore: Mondadori 

Genere: Giallo 

Pagine: 456

Anno di pubblicazione: 2022

 

Sinossi. A Buckingham Palace l’autunno del 2016 si prospetta particolarmente gravoso: la regina Elisabetta deve occuparsi di un referendum che ha diviso la nazione, di una Brexit alle porte e di un imponente piano di ristrutturazione della dimora reale. Eppure l’ordine delle sue preoccupazioni è stravolto quando il cadavere di una governante viene ritrovato a bordo piscina. Si tratta di una tragica fatalità o a Buckingham Palace sta accadendo qualcosa di sinistro? A complicare le cose c’è la sua assistente Rozie, impegnata a far luce sulla misteriosa riapparizione di un quadro scomparso da tempo, e una valanga di lettere anonime che turbano l’atmosfera di casa Windsor e i suoi lavoratori. Gli uomini di palazzo assicurano che la situazione è perfettamente sotto controllo, ma Sua Maestà non ne è affatto convinta. Anche perché, talvolta, solo l’occhio allenato di una sovrana intravede legami invisibili ai più. A differenza del suo illustre predecessore Sherlock Holmes, che riteneva necessario fumare tre pipe per risolvere i casi più difficili, alla regina bastano la fida assistente Rozie e una bella passeggiata con i suoi tre inseparabili cani.

  

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S. J. Bennett 


S.J. Bennett è una scrittrice inglese e un’appassionata della monarchia britannica. Ha conseguito un dottorato in letteratura italiana presso l’università di Cambridge e vive a Londra. È autrice di Il nodo Windsor (Mondadori, 2021), il primo romanzo della serie con protagonista la regina Elisabetta.

A cura di Paola Iannelli

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