Recensione di Laura Lancini
Autori: Carlo Lucarelli – Massimo Picozzi
Editore: Mondadori
Collana:Strade Blu
Pagine: 328
Genere : thriller
Anno di pubblicazione: 2018
RECENSIONE:
“Il termine Amok deriva dal malese mengamok, indica una carica furiosa e disperata, e si ritiene che il primo a osservarne alcuni episodi sia stato il capitano James Cook intorno al 1770; l’esploratore descrisse il caso di giovani uomini che all’improvviso, e senza apparente ragione, iniziavano a correre e a gridare <Amok! Amok! Amok!>, tentando di uccidere tutti coloro che incontravano, amici, parenti o animali che fossero.”
La mente è un luogo misterioso e affascinante, al cui interno si cela l’IO più profondo di un essere umano, con i suoi segreti e con la sua follia.
Ci chiediamo allora come sia possibile che un essere umano, uomo o donna, adulto o ragazzo che sia, apparentemente in buona salute, senza problemi visibili o tangibili, scelga di uscire di casa e compiere un gesto tanto assurdo, come quello di uccidere un altro essere umano. Ci dobbiamo chiedere cosa abbia scatenato in lui quella furia, forte e profonda, che non lascia via di scampo ma solamente un vuoto, devastante e doloroso.
Come possiamo accorgerci che una persona vicina sta covando qualcosa dentro di sé?
Come fermare i rampage killers, coloro che portano a compimento una follia omicida e senza apparente ragione?
In questo saggio dai toni crudi e violenti, Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi vogliono darci la possibilità di analizzare nel profondo quale può essere la causa scatenante, e la risposta pare molto semplice: l’odio.
Per definizione, l’odio è un “sentimento di forte e persistente avversione, per cui si desidera il male o la rovina altrui; o, più genericamente, sentimento di profonda ostilità e antipatia verso qualcuno o qualcosa”; pertanto il sentimento dell’odio non è come la rabbia, temporaneo, ma è qualcosa che si annida dentro, nel profondo, mette le sue radici pian piano, e queste continuano a crescere senza mai fermarsi, fino al punto di rottura, quella goccia che fa traboccare il vaso, che spezza l’equilibrio mentale di una persona.
Molto spesso chi compie questi gesti tanto assurdi e sconsiderati è una persona con una mentalità disturbata, non compresa dalla società, scartata e lasciata in disparte. Di solito, però non sempre, la colpa è di moltissimi fattori che si intrecciano tra loro: la società, i pregiudizi, i lutti, lo stress, le disgrazie; tutte situazioni che alla fine portano a un’esplosione. E alcune persone non sanno come sfogare la frustrazione verso una società in cui non si sentono ascoltate e comprese, verso cui provano rancore.
Così, esempio dopo esempio, situazione dopo situazione, gli autori esaminano ogni sfumatura dell’odio e la sua origine. Tutte le testimonianze portate all’attenzione del lettore sono diverse e distanti tra loro nel tempo, quasi a riprova del fatto che il problema è il senso di impotenza e insicurezza che provano queste persone. L’unica cosa che non cambia è che queste persone attaccano per sopperire a questo senso di inadeguatezza.
L’idea di fondo del libro è che ogni “tipo” di odio è differente, non c’è un’unica ricetta per comprendere fino in fondo il perché di questi gesti tanto assurdi; e quello che svolgono gli autori non è un lavoro semplice, perché i pregiudizi sono molti e hanno radici lontane nel tempo, tant’è che estirparli non è facile.
Eppure il libro ci porta a comprendere che è anche necessario cooperare: siamo noi i primi a doverci mettere in gioco per poter aiutare queste persone; la base è un idea piuttosto semplice: prevenire e non prevedere.
Il libro è scritto in maniera magistrale e la tecnica di scrittura permette una lettura piuttosto scorrevole; tuttavia per leggerlo è necessario prendersi del tempo, perché ogni persona di cui si parla, vittima o carnefice che sia, una volta era una vita, e ora quella vita è stata spezzata. I parenti, gli amici, i vicini sicuramente ancora soffrono per la perdita e questa è una consapevolezza che ti lascia qualcosa dentro.
Carlo Lucarelli
Affermato scrittore di letteratura gialla e noir, vive tra Mordano (Bo) e San Marino.
Il suo percorso narrativo va dai racconti brevi sparsi nelle varie antologie del Gruppo 13 (di cui fa parte) alla trilogia giallo-storica con il commissario De Luca pubblicata dalla Sellerio (Carta bianca, L’estate torbida e Via delle Oche). È autore di numerosissime opere di narrativa. Insieme a Eraldo Baldini e Giampiero Rigosi ha scritto Medical Thriller (2002), mentre suoi racconti sono inseriti nelle antologie Crimini (2005) e Crimini italiani (2008). Nel 2008, Einaudi ha pubblicato il suo ultimo romanzo, L’ottava vibrazione, e Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste. Nel 2010 è uscito I veleni del crimine e Acqua in bocca (scritto a quattro mani con Andrea Camilleri). Nel 2013 è uscito Il sogno di volare (Einaudi Stile Libero). Nel 2018 è uscito il saggio Amok. Le stragi dell’odio, scritto a quattro mani con Massimo Picozzi.
Massimo Picozzi
É uno psichiatra, saggista e criminologo italiano. Laureatosi a pieni voti in Medicina e Chirurgia nel 1983, si specializza in psichiatria, criminologia e sessuologia clinica. Dall’anno successivo è direttore sanitario in istituti penitenziari; poi è dirigente medico ospedaliero fino al 1999. Dal 2000 è responsabile della sezione di psicologia investigativa e psicopatologia delle condotte criminali dell’Università di Parma, e dall’anno successivo è docente del primo corso di Specializzazione in Psicologia Investigativa sempre all’Università di Parma. Collabora con altre prestigiose Università, tra cui lo IULM di Milano e la LIUC di Castellanza. Inoltre, svolge attività di docenza nei corsi di formazione per la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri. Insegna nel master di Management dello Sport de «Il Sole 24 Ore», e dirige quello di Criminologia e Reati Economici. Gli sono stati riconosciuti moltissimi premi alla carriera e per i suoi saggi, tra cui nel 2009 il premio Falcone e Borsellino per Scienze Forensi (UTET, 2009). I diritti del libro sono stati interamente devoluti all’Associazione Vittime del Dovere. Numerosi sono i suoi altri scritti, sia di saggistica che di narrativa (comunque dal taglio giallistico-criminologico). Del 2018 è Amok. Le stragi dell’odio (scritto con Carlo Lucarelli, Mondadori).
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