Anna O




Matthew Blake


DETTAGLI:

Traduttore: Tiziana Lo Porto

Editore: La nave di Teseo

Genere: Thriller

Pagine: 512

Anno edizione: 2024

Sinossi. Anna Ogilvy è una scrittrice venticinquenne di talento, ha fondato da poco un suo giornale, proviene da una famiglia importante e ha un brillante futuro davanti a sé. Una notte, però, durante il sonno, pugnala a morte i suoi due migliori amici e, da quel momento, non si risveglia più. È stata colpita da quella che i neurologi chiamano “sindrome della rassegnazione”, un rarissimo disturbo psicosomatico che la induce in uno stato di sonno perenne. Sono passati quattro anni da quella terribile notte quando il dottor Benedict Prince, uno psicologo forense esperto nel campo dei crimini legati al sonno, viene incaricato di indagare sul caso di Anna O, la “Bella Addormentata”, come i tabloid l’hanno ribattezzata. I suoi studi e i suoi metodi sembrano essere l’ultima speranza di risolvere il caso, svegliando l’assassina per far sì che possa essere finalmente processata. Ma la situazione in cui si trova Benedict è molto più complicata: altre persone sono coinvolte nella vicenda e non sono affatto felici del compito che è stato assegnato al dottore. Lui, a sua volta, è un uomo dal passato turbolento e costellato di misteri. Mentre lavora con Anna cercando di svegliarla, Benedict dovrà anche capire cosa è realmente accaduto e se è giusto ritenerla responsabile dei suoi crimini. Non sa, però, del pericolo che incombe su di lui e sulla sua paziente, e nemmeno immagina la portata dei segreti che si celano dietro al caso Anna O.

 Recensione Ilaria Bagnati


Anna O a qualcuno può far venire in mente il famoso “caso Anna O” a cui lavorarono Freud e il suo mentore Breuer. Entrambi scrissero le prime pagine di quella che sarebbe diventata la storia della psicoanalisi. 

In questo libro il tema principale è il sonno, in media passiamo ⅓ della nostra vita a dormire, in una vita di 80 anni passiamo 26 anni tra le braccia di Morfeo. 

Il sonno è importantissimo sul potenziamento di altre funzioni cognitive come concentrazione, apprendimento e attenzione, e sulla capacità di partecipare attivamente alla vita sociale. Il riposo, inoltre, influisce sul mantenimento dell’equilibrio psico-emotivo della persona, stabilizzando il tono dell’umore, allentando le tensioni e riducendo i livelli di ansia e stress. Questo ci fa capire quanto un buon sonno ristoratore sia importante nella vita di tutti i giorni.

Il sonno può essere ostacolato da vari fattori, uno è il sonnambulismo, un disturbo del sonno che prevede la comparsa di comportamenti o movimenti mentre si continua a dormire. Anna Ogilvy, la protagonista del libro, soffre di sonnambulismo da quando era ancora una bambina e ha continuato ad avere episodi anche durante l’età adulta. 

Il sonnambulismo è un disturbo che riguarda prevalentemente l’età evolutiva ed è anche molto comune: si stima che tra il 15 e il 30% dei bambini hanno sperimentato almeno una volta un episodio di sonnambulismo mentre circa il 6% presenta episodi ricorrenti. L’età di insorgenza di questo disturbo varia dai 4 ai 12 anni, e generalmente a partire dalla pubertà tende a scomparire spontaneamente.

Più raramente si presenta o si prolunga in età adulta, dove ha una prevalenza pari a solo il 2%.

Dopo essere andati a letto i sonnambuli possono camminare per casa, utilizzare oggetti e rispondere a domande esprimendosi in modo semplice, con gli occhi aperti e lo sguardo fisso nel vuoto. Qualcuno riesce persino a mangiare o accendere elettrodomestici, senza però essere vigile e reattivo.

Anche Anna Ogilvy durante gli episodi di sonnambulismo compie diverse azioni, alcune preoccupanti arrivando anche ad uccidere. Anna dopo aver ucciso due amici durante il sonno è caduta in un sonno molto profondo, cosa le impedisce di risvegliarsi?

Benedict Prince, psicologo forense esperto nel campo dei crimini legati al sonno, ipotizza che Anna sia stata colpita dalla “Sindrome della Rassegnazione”

Che cos’è la Sindrome della Rassegnazione? La Sindrome della Rassegnazione, denominata anche Sindrome da ritiro o rifiuto traumatico, Sindrome del sonno profondo, Uppgivenhetssyndrom o Sindrome della Bella Addormentata, è una condizione psicologica in risposta a un trauma che determina una marcata riduzione della coscienza e una mancata risposta agli stimoli dolorosi. E’ stata descritta in Svezia e colpisce i bambini (età 8–15 anni) nello status di rifugiati o richiedenti asilo dopo il respingimento della domanda e il conseguente rimpatrio. Inizialmente è stata attribuita alla Sindrome di Munchausen o di Malingering, dal 1 luglio 2014 è inclusa nella versione svedese delle ICD-10.

I bambini e gli adolescenti che manifestano questa problematica presentano inizialmente ansia e depressione, in particolare apatia e letargia e, successivamente, questa condizione può portare a un allontanamento progressivo dal mondo, con un forte disinteresse a impegnarsi nelle attività quotidiane, come la scuola, lo sport, il gioco.

Il sonno profondo è la risposta a una sofferenza profonda ed espressa a livello corporeo, come se l’assenza assoluta della capacità di interagire a qualsiasi stimolo fosse un meccanismo di protezione. 

Descrizioni di disturbi simili alla Sindrome della Rassegnazione si possono trovare in letteratura tanto da portare alcuni autori a sostenere che non si tratti di una “nuova” condizione.

Numerosi fenomeni simili alla Sindrome della Rassegnazione sono stati segnalati da medici e antropologi in altri contesti, culture e periodi di tempo, suggerendo un meccanismo psicosomatico comune. 

Si tratta di una condizione medica che coinvolge diversi piani: neurologico, psichiatrico, psicologico e sociale, perciò solo un approccio multidisciplinare permette di superare questa grave condizione.

In Anna O vediamo come il forte shock che ha subito Anna dopo aver ucciso i due amici l’ha portata a dissociarsi dall’evento tanto da cadere in un un sonno profondo.

Blake ha scritto un thriller psicologico ad alta tensione e impatto emotivo, è stato capace di affrontare una tematica poco conosciuta, quella della Sindrome della Rassegnazione, catalizzando l’attenzione del lettore. Sono sicura che molti, dopo aver letto il libro, sono andati ad approfondire questo disturbo per cercare di saperne di più. 

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Matthew Blake


ha studiato Lettere alla Durham University e al Merton College di Oxford. Ricercatore e speechwriter a Westminster, dopo aver scoperto che in media una persona passa dormendo trentatré anni della propria vita, inizia una ricerca approfondita sui crimini legati al sonno e sulla misteriosa malattia conosciuta come “sindrome della rassegnazione”, che lo porta a indagare su delitti compiuti in casi di sonnambulismo. Anna O nasce da questo interesse ed è il suo romanzo d’esordio.

A cura di Ilaria Bagnati

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