Annabella Abbondante




 L’essenziale è invisibile agli occhi


Autore: Barbara Perna

Editore: Giunti

Serie: Annabella Abbondante #2

Genere: giallo

Pagine: 372 p., R

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi.

Nel secondo capitolo delle avventure della giudice più simpatica e travolgente del giallo italiano nuovi indimenticabili personaggi, una trama gialla a prova di bomba e un’Annabella alle prese con emozionanti vicende sentimentali.

«Potete divertirvi e potete pensare. Potete indagare, e potete aver paura. Quello che non potete fare, in nessun caso, è essere indifferenti: perché è Annabella Abbondante, è unica e io sono pazzo di lei.»Maurizio De Giovanni

«La filosofia di Annabella Abbondante e il suo irresistibile buonumore regalano energie positive ai lettori che ne leggono le storie.»Gabriella Genisi

«Annabella Abbondante si fa volere bene fin dalle prime pagine. Ci porta nel suo mondo di sapiente generosità, dove i cliché mediocri sono sconfitti dall’intelligenza dell’ironia.»Patrizia Rinaldi


Sono giorni che, con la scusa di non saper usare il computer nuovo, Annabella ignora le mail della Scuola Superiore della Magistratura. Uno dei tutor ha dato forfait all’ultimo secondo e sarà lei a doverlo sostituire al corso di formazione per nuovi magistrati che si tiene ogni anno nella splendida cornice di Villa Castel Pulci, in provincia di Firenze. Una bella grana perché le lezioni si vanno a sommare alla sua normale attività giudiziaria. Una grana che diventa ancora più grande quando nel giardino della scuola viene trovata una donna morta. Chi è? E perché ucciderla proprio lì? Tra un’udienza e un caffè al bar, gli amici alle prese con problemi di cuore e la sorella che reclama attenzioni, per Annabella e Dolly, il suo fidato cancelliere, non c’è mai stato così tanto da fare.


L’essenziale è invisibile agli occhi

A cura di

Loredana Cescutti


 Recensione di Loredana Cescutti

È innegabile il piacere con cui mi sono immersa nella lettura del nuovissimo libro di Barbara e nelle altrettanto nuove avventure della dottoressa Annabella Abbondante, una donna con una vita piena, intensa e che però, non riesce a trovare una sua pace interiore quando si tratta di uomini.

Sa mediare, è capace di defilarsi quando la sua abbondante famiglia la rincorre, è un’ascoltatrice sensibile e attenta anche sul lavoro, nonostante talvolta la situazione richieda maggiore piglio incisivo o altresì, la capacità di non scoppiare a ridere davanti ad un imputato ma, quando si tratta di lei, di ciò che sente, allora sì, iniziano i guai.

“Mi sembra di vivere un eterno presente, intrappolata in una me stessa che forse neppure esiste più.”

Perché un conto è percepire qualcosa e un conto è lasciarsi andare completamente, farsi cullare e guidare dal cuore, liberi e senza freno alcuno.

L’indagine, che per altro non sarebbe suo compito seguire, la porterà a scoprire una storia triste oltre misura, destinata a segnare per sempre la vita di molte persone.

La sua proverbiale capacità nel riuscire a cogliere anche i più piccoli indizi, si rivelerà ancora una volta fondamentale per portare chiarezza, luce, e un barlume di speranza anche a chi, quella speranza, credeva ormai di averla definitivamente persa.

Un ritmo fluido, che ho trovato ancora migliore del precedente. Una scrittura più matura, rilassata, spontanea, estremamente scorrevole e decisamente frizzante, scoppiettante ed elettrizzante. Le battute si susseguono, assieme ai doppi sensi mai pesanti ma terribilmente esilaranti, oltre alle difficoltà colloquiali con la famiglia di Annabella, che ormai l’hanno resa una maestra nell’arte di scomparire anche sé, sua sorella continuerà a dimostrarsi all’altezza della situazione mettendola spesso in croce.

I suoi amici Alice, Nicola, Michele, Dolly, il capitano Gualtieri, continueranno ad essere il suo mondo e la sua sicurezza anche nelle tempeste ma, altri personaggi di una certa e importante consistenza, in questo secondo capitolo, hanno fatto la loro comparsa e, personalmente, mi auguro che possano continuare ad portare influenze positive in questa giudice, che prima di tutto è una donna che sta attraversando un periodo particolare della sua vita, giunta ormai a un bivio, più volte incrociato per altro, davanti al quale ha prevalso la paura di affrontare veramente la vita.

“C’è qualcosa di irrisolto dentro me. Qualcosa che parte dal passato ma abita ancora il mio presente. Devo affrontarlo.”

Le ambientazioni sono descritte favolosamente e per una come me, che ama la Toscana e le sue campagne, si sono rivelate un’opportunità per ripartire, almeno con la mente, per luoghi splendidi, che poi, a dirla tutta qui fra noi, a Lucca ci sono passata proprio lo scorso giugno per la prima volta, trovandola splendida. E non mi sarebbe dispiaciuto neppure incontrare Annabella.

Spassosissimi alcuni degli attimi di vita rappresentati in tribunale, durante le udienze che Annabella, con abbondante savoir faire affronterà nell’arco delle sue eterne giornate di lavoro, che aggiungeranno divertimento e leggerezza, se già non ce ne fosse stato bisogno.

Un romanzo, questo, che al di là del taglio decisamente ironico e divertente, pone l’attenzione su temi importanti come le diversità, le dipendenze, le difficolta familiari a livelli differenti e per motivi diversi che vanno a donare un valore assoluto al libro, che non va affrontato con la convinzione di leggere il nulla bensì, come una storia ricca di contenuti che si pone però, come obiettivo, quello di strapparci anche una risata, perché nella vita anche quella è importante.

Ma, senza mai dimenticarci degli altri.

Ora però mi chiedo, che sia la volta buona anche per Annabella? Che anche lei finalmente riesca a togliersi quel pezzo di ghiaccio dal cuore che la tiene ancorata a sé stessa e non le permette di essere libera e serena?

“L’essenziale è invisibile agli occhi…” (Il piccolo Principe)

E speriamo che finalmente, anche per Annabella, questo essenziale, diventi più visibile e più vitale che mai. 

Ti aspetto, dottoressa Abbondante!

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Barbara Perna


è nata a Napoli ed è giudice civile dal 1999. Ha lavorato presso i tribunali di Lagonegro, Santa Maria Capua Vetere e Montepulciano. Attualmente è in servizio presso la sezione fallimentare del Tribunale di Roma. Ha 51 anni, è felicemente sposata, e ha due figlie di 15 e 18 anni. Annabella Abbondante – La verità non è una chimera (Giunti 2021) è il suo romanzo d’esordio.