ASUNTA




A cura di Giulia Manna


Il caso Asunta è una miniserie televisiva poliziesca spagnola creata da Ramón Campos, Gema R. Neira, Jon de la Cuesta e David Orea per Netflix, ispirata al caso Asunta Basterra. È prodotto da Bambú Producciones e ha come protagonisti Candela Peña e Tristán Ulloa. È stato presentato in anteprima su Netflix il 26 aprile 2024.

Trama. Il 21 settembre 2013, Rosario Porto (Candela Peña) e Alfonso Basterra (Tristán Ulloa) hanno denunciato la scomparsa della loro figlia Asunta, il cui corpo è stato ritrovato ore dopo vicino a una strada alla periferia di Santiago de Compostela. L’indagine della polizia scopre presto indizi che indicano Rosario e Alfonso come possibili autori del crimine, sconvolgendo l’intera città e il paese.

Interpreti e personaggi principali
Candela Peña interpreta Rosario “Charo” Porto Ortega, la madre adottiva di Asunta. Appare come una donna debole, depressa e incapace di capire cosa sta succedendo intorno a lei.

Tristán Ulloa interpreta Alfonso Basterra Camporro, il padre adottivo di Asunta. È un uomo riservato e sfortunato. Cerca a tutti i costi di mantenere uno stretto rapporto con la sua ex moglie. Reagisce violentemente due volte al giudice.

Javier Gutierrez nei panni del giudice Luis Malvar, il giudice del caso. Ben presto si convince della colpevolezza dei suoi genitori. Lavora con alcuni giornalisti e fa trapelare notizie alla stampa quando è interessato. Si rifiuta di indossare l’abito speciale per entrare sulla scena del crimine. Mantiene un tono di sfida quando qualcuno non è d’accordo con lui. È single e si prende cura di un padre che si trova in uno stato avanzato di disabilità a causa del Parkinson. Versione romanzata di José Antonio Vázquez Taín.

María León interpreta l’agente Cristina Cruces, una giovane guardia civile andalusa di stanza in Galizia. Entra in empatia con Rosario Porto perché la vede come indifesa e ha anche problemi ad essere madre. Ha fatto ricorso a tecniche di riproduzione assistita per poter diventare madre.

Carlos Blanco nel ruolo dell’agente Javier Ríos, una guardia civile È un uomo anziano, si prende cura di sua nipote, è stanco e quello che vede all’opera gli fa dubitare della bontà umana.

Francesc Orella interpreta Juan José “Juanjo” Domínguez, un prestigioso avvocato penalista. Difende il Rosario Porto. Versione romanzata di José Luis Gutiérrez Aranguren. (Episodio 3 – Episodio 6)

Ricardo de Barreiro nel ruolo del procuratore Pedro Belátegui, il pubblico ministero nel processo del caso. Dubita delle prove e delle indicazioni contro Alfonso Basterra. Versione romanzata di Jorge Fernández De Aranguiz.

Iris Wu nel ruolo di Asunta Yong Fang Basterra Porto

Raúl Arévalo interpreta Rodrigo Serrano, l’avvocato dei genitori di Asunta. Lascia il caso perché non è un avvocato penalista. Avverte Alfonso che possono essere registrati quando si trovano nei sotterranei. Versione romanzata di Roberto Goris. (Episodio 1 – Episodio 3)

Alicia Borrachero nei panni di Elena Garrido, un’avvocatessa seria e combattiva. Juanjo gli chiede di accettare di difendere Alfonso, i suoi onorari saranno pagati da Rosario. Agiscono insieme, anche se fin dall’inizio si dividono il compito. Juanjo si occuperà della stampa e si concentrerà solo sulla difesa legale. Versione romanzata di Belén Hospido. (Episodio 4 – Episodio 6)

RECENSIONE


Purtroppo la serie è ispirata ad una storia vera, la storia di Asunta Yong Fang Basterra Porto, ragazzina trovata senza vita sul bordo di una strada di Teo, in Galizia, poco prima di compiere tredici anni.

A soli 9 mesi di vita, Yong Fang venne adottata da una coppia residente non molto lontano da Santiago de Compostela, Rosaria Porto e Alfonso Basterra. È stata la prima adozione internazionale della Galizia. La bambina diventa Asunta Yong Fang Basterra Porto. 

La sua era una vita apparentemente tranquilla, Asunta parlava tre lingue, era appassionata di pittura e ballo e andava molto bene a scuola. Fino a quando non ne venne denunciata la scomparsa a pochi giorni dal suo 13esimo compleanno.

La madre di Asunta Basterra si chiamava Rosaria Porto, era figlia di un noto avvocato e di una professoressa universitaria. Aveva studiato Legge all’università di Santiago, passando molto tempo all’estero. Nel 1997 fu nominata anche console di Francia, titolo ereditato dal padre, per poi diventare un’avvocata esperta di diritto internazionale.


Il padre, invece, Alfonso Basterra, era un giornalista di Bilbao specializzato in temi economici. Era famoso per partecipare a vari programmi radiofonici e televisivi. I due si sposarono nel 1996, nel 2012 i due si separarono e le bambina rimase a vivere con la madre. Il padre andò a vivere poco distante per rimanere vicino alla sua famiglia. 

La vicenda destò molto scalpore all’epoca. I genitori erano di buona famiglia e piuttosto conosciuti, ma quello che fece suscitare tanto clamore fu l’accusa di omicidio nei confronti della madre. Fin dal primo momento gli inquirenti puntarono il dito contro la donna, in quanto la sua testimonianza  era piena di contraddizioni.  

Emerse una realtà famigliare disturbata, una donna con notevoli problemi, un uomo tradito che non riusciva a rimettere in piedi la sua famiglia e i due, incapaci di gestire la figlia, iniziarono a somministrare droghe alla piccola Asunta.

Non so quanto questa serie tv sia fedeli ai fatti. Sicuramente è fatta davvero bene. Posso dire solo che questo è un caso che sconvolge come quello di Cogne. 

Serie consigliata agli amanti della criminologia e psicologia criminale. 

Buona visione! 🎬