Recensione di Matteo Maggio
Autore: Roberto Mercadini
Editore: Rizzoli
Genere: Narrativa
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. “Se il mondo è in fiamme, racconta una storia. A volte è proprio quando tutto sembra finito per sempre che le cose più grandi hanno inizio.” Che senso ha raccontare la storia della bomba atomica? Nessuno, in apparenza. Perché tutti sappiamo già come va a finire. Il mattino del 6 agosto 1945, la bomba viene sganciata sulla città di Hiroshima. E fa circa centosessantaseimila vittime. Eppure, c’è un eppure. Perché questa è una storia diversa da tutte le altre. La sorpresa non sta nel finale, ma nei singoli passaggi. Un presidente che sale al potere nel momento sbagliato. Una rete di falsi sospetti e informazioni top secret. Un gruppo di eccentrici fisici convinti che i marziani siano qui tra noi, e che in nome della scienza non ci siano limiti che non si possano superare. E ancora: Nobel consegnati per errore, città create dal nulla, improvvise sostituzioni e rovesciamenti di sorte. Se dietro ogni grande disastro si nasconde una serie di casualità e di errori – più o meno piccoli, più o meno umani –, allora l’esplosione di Fat Man e Little Boy è senza dubbio la più grande catastrofe della Storia, “una catena di fatti eccezionali, imprevedibili e paradossali inanellati in modo impeccabile”. Prendendo spunto da uno dei suoi monologhi più riusciti, Roberto Mercadini ci racconta protagonisti e retroscena di quell’evento devastante, e ci ricorda, in un mondo ossessionato dalla velocità e dal progresso, l’importanza della riflessione e della lentezza.
Se avete avuto la fortuna di visitare Hiroshima vi sarete sicuramente accorti di come sia a tutti gli effetti una perfetta città moderna del Giappone. L’unica traccia visiva rimasta della devastazione di 76 anni fa è il Genbaku Dome, edificio costruito nel 1915 volto ad ospitare la fiera commerciale della prefettura di Hiroshima. Ebbene, è l’unico palazzo sopravvissuto alla purtroppo famosissima bomba atomica sganciata dall’Enola Gay la mattina del 6 agosto 1945.
Chi si aspetta che Mercadini ripercorra i giorni precedenti e successivi a quella maledetta mattina sbaglia di grosso. Sì, perché lo scrittore romagnolo ci sbatte letteralmente in faccia la realtà di come si è arrivati ad un gesto tanto folle quanto vigliacco.
Recensione
Si parte da molto indietro, dalle vite giovanili di Enrico Fermi, di Adolf Hitler e di Harry Truman. Tutti e tre legati alla bomba atomica in maniera decisamente più netta di quello che si pensi. Mercadini ci regala delle vere e proprie perle della giovinezza dei tre, degli errori che hanno commesso, delle casualità che li hanno portati, in diversi settori, a primeggiare nel proprio paese seppur con ruoli diversi.
Il racconto della vicenda scorre davvero senza intoppi ed anche quando si fanno degli accenni alla fisica, il tutto risulta comprensibile anche a dei profani della materia oggetto di numerose dispute e contraddizioni. Non mancano delle battute di sarcasmo da parte dell’autore che ho trovato azzeccatissime e mai fuori luogo, mai banali e decisamente molto ficcanti.
Memorabile il passaggio di quando Hitler viene mandato dal proprio esercito a spiare i primi incontri del futuro partito nazista (il Fuhrer fino a quel momento quasi non sapeva dell’esistenza del Partito Nazionalsocialista):
“L’esercito invia il futuro Fuhrer a una riunione del futuro Partito nazista. E’ come inviare Che Guevara a Cuba per accertarsi che non scoppino rivoluzioni”.
La narrazione è poi arricchita dalle vite professionali di Robert Oppenheimer, Niels Bohr e tanti altri personaggi tanto intelligenti quanto spietati nell’arrivare a realizzare il devastante ordigno.
Il vero e proprio lancio della bomba verrà raccontato soltanto a pochi capitoli dalla fine, all’improvviso. Come all’improvviso hanno perso la vita più di 200.000 vittime innocenti.
Non nego che, pur sapendo già come va a finire, leggere le prime righe di quel capitolo mi ha provocato un tuffo al cuore. Una sorta di coltellata arrivata dal nulla.
Errori, contraddizioni, cenni fisici, personaggi storici e tanto altro sono racchiusi in appena 240 pagine. Una vera e propria impresa di scrittura e sapienza del bravissimo Roberto Mercadini.
Roberto Mercadini
è nato a Cesena nel 1978. Ha in repertorio oltre venti monologhi che spaziano dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità. Ha un canale YouTube seguito da quasi 140.000 persone. Prima di Bomba atomica ha scritto Storia perfetta dell’errore, Sull’origine della luce è buio pesto, I misteri di Cesena, Rapsodie Romagnole e Madrigali per surfisti estatici
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