Cadaveri a sonagli




Recensione di Alessio Balzaretti


Autore:​ Christian Frascella

Editore:​ Mondadori

Genere: Romanzo

Pagine: 266

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

 

Sinossi. Metti una coppia di ladruncoli sgangherati, sicuri di avere in tasca il Grande Colpo; metti un marito fedifrago che non vede l’ora di liberarsi della moglie, tanto odiata quanto, purtroppo, ricca; metti un operaio indolente che si ritrova nel posto giusto al momento giusto. Lea, Nicola, Gianni e Rocco sono convinti di essere alla vigilia della vita che da sempre credono di meritare, ma usciti dalla villetta nelle Langhe in cui le loro storie si incrociano, proprio quel che sembra semplice e scontato innesca una valanga di imprevisti ed effetti collaterali che presto sommerge tutti. Complici un sovrintendente di polizia sotto esame, un accertatore dell’assicurazione senza niente da perdere e un mucchio di soldi di cui nessuno immaginava l’esistenza, questi nuovi, scurissimi Soliti Ignoti in due soli giorni scopriranno che il Destino ha molto più senso dell’umorismo e della perfidia di quello che crediamo.

 

Recensione

Chiamatela ironia del destino o forse, più precisamente, effetto domino. Quale sia il termine più adeguato da associare a Cadaveri a sonagli è difficile da stabilire.

Pensate di alzarvi una mattina con la voglia di frullato, due o tre ingredienti, quelli che vi piacciono. Poi, ad ognuno di questi, associate un nuovo gusto che si combina bene col suo omologo ma non con gli altri, dando vita ad un mix improponibile e tragicomico.

Gli ingredienti che danno il via al nostro frullato letterario sono  Nicola e Lea, due ladruncoli, neanche troppo abili, che sembrano aver escogitato il più banale dei furti in una villetta di un paesino nelle Langhe.

Topi da appartamento che incappano in un’ospite indesiderata all’interno del loro piano e diventano l’impulso di un effetto domino assordante, dove l’opportunità di arricchirsi contagia tutti, soprattutto chi non ha nulla da perdere.

Ci sono una serie di porte scorrevoli, in inglese sliding doors, che si aprono idealmente davanti ai personaggi di questo libro, ma tutti questi momenti topici che potrebbero cambiarne i loro destini, sono trappole evidenti in cui si buttano ingenuamente.

Christian Frascella disegna un intreccio degno dei migliori film dei fratelli Coen, dove i protagonisti cambiano in funzione di chi, casualmente, entra in contatto con l’eredità di Carla, la moglie “invisibile” di Gianni Romoli.

È un gioco perverso quello che coinvolge il marito, l’assicuratore, il guardone del paese, la sua compagna, l’amante, il padre e chi più ne ha più ne metta.

A fare ordine in questa vasca piena di piranha improvvisati, ci penserà l’ispettore Dora Baròn che, appena arrivata, si troverà a fare i conti con tre omicidi ma soprattutto con i fantasmi del suo passato e di un colpo sparato per errore.

Man mano che ci si avvicina al capitolo finale, gli aspiranti milionari cadranno come mosche e ciò che rimarrà nei sopravvissuti saranno solo sensi di colpa.

Geniale e affascinante l’idea di una storia con un intrigo così improbabile, al limite del demenziale, dove l’autore ci dà una chiave di lettura ironica di eventi tragici.

Questo gioco complicato e avvincente avrebbe però richiesto un testo ripulito da diverse forzature stilistiche e tecniche a cui ci si abitua durante la lettura ma che rimangono comunque lì a sporcare leggermente il romanzo.

Un secondo piccolo appunto personale lo faccio in merito al linguaggio volgare utilizzato in quasi tutti i dialoghi.

Non è fuori luogo l’utilizzo del turpiloquio nella caratterizzazione dei personaggi, ci sono romanzi che anzi, fanno della terminologia di un certo tipo il loro punto di forza. Quello che mi è parso di notare, in questo caso, è l’abuso che se n’è fatto in ordine un po’ sparso, al punto che, un buon numero di soggetti sembrano la fotocopia l’uno dell’altro proprio perché si esprimono alla stessa maniera senza distinzione di personalità.

In sintesi, proprio per questo difetto di revisione, il mio voto a questo romanzo è moderatamente positivo.

  

 

 

Christian Frascella


Nato e cresciuto a Torino, dopo lavori saltuari anche in fabbrica come operaio, si è dedicato alla scrittura a tempo pieno. Il suo primo romanzo, Mia sorella è una foca monaca, è stato pubblicato per Fazi editore nel 2009 e candidato al premio Viareggio. L’anno dopo, sempre per Fazi editore, torna con “Sette piccoli sospetti”. Nel 2011, con Einaudi editore, pubblica “La sfuriata di Bet”. Segue, ancora per Einaudi, “Il panico quotidiano” (2013), prova della maturità e d’impianto autobiografico. Sempre nel filone dei libri per ragazzi pubblica nel 2015 “La cosa più incredibile” (Salani) e nel 2016 il thriller “Brucio” (Mondadori). Il 5 giugno 2018 è uscito per Einaudi il suo primo romanzo poliziesco, “Fa troppo freddo per morire”, in cui compare per la prima volta quello che è annunciato come un personaggio seriale, l’investigatore privato Contrera, le cui storie sono ambientate nel quartiere torinese di Barriera di Milano. La seconda avventura di Contrera, “Il delitto ha le gambe corte”, è stata pubblicata nell’aprile 2019. Vive e lavora a Roma.

 

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