Cambio di rotta / The sea change
Recensione di Marina Morassut
Autore: Elizabeth Jane Howard
Traduzione: Manuela Francescon
Editore: Fazi Editore
Genere: Narrativa
Pagine: 430
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Emmanuel e Lillian Joyce sono una coppia di mezz’età appartenente all’alta borghesia londinese ebraica e cosmopolita. Lui è un drammaturgo di successo, lei, più giovane del marito, è una donna fragile, raffinata e mondana. A mediare tra i due, il manager tuttofare Jimmy Sullivan. I Joyce conducono una vita da girovaghi: Londra e New York per il lavoro di Emmanuel, ma anche frequenti vacanze in varie località del Mediterraneo. Emmanuel tradisce Lillian con molta disinvoltura, con le giovani attrici e le segretarie che subiscono il suo carisma; complice anche l’abile lavoro di Jimmy, Lillian accetta con rassegnazione le infedeltà del marito e conduce una vita ovattata. Quando c’è bisogno di una nuova segretaria, entra in scena Alberta, una ragazza molto giovane e ingenua che proviene da una numerosa famiglia di campagna e si ritrova catapultata all’improvviso in un mondo a lei del tutto sconosciuto. Mentre i due uomini cominciano a subire il fascino semplice della ragazza e Lillian inizia a temere che Alberta diventi la prossima amante di suo marito, l’irrequieto quartetto si trasferisce su un’isola greca, dove le dinamiche fra i quattro personaggi prenderanno una piega inaspettata…
Recensione
Interessante la scelta che la casa editrice Fazi ha dovuto operare nella pubblicazione dei romanzi di Elizabeth Jane Howard. È un po’ come il Paradosso del Coccodrillo in filosofia. Qualunque sia la scelta, in realtà non c’è via di uscita. Pubblicare i romanzi in ordine cronologico, con il rischio che pochi lettori si appassionino a questa grande autrice inglese, oppure pubblicare in primis la sua opera massima, facendo di questa autrice nuovamente un caso editoriale – anche qui in Italia – in modo che i libri seguenti, anche se antecedenti come scrittura e pubblicazione, vengano letti con impazienza e ingordigia dai suoi oramai moltissimi estimatori? Come detto, domanda retorica.
Nella lettura delle sue pregevoli opere, Fazi ci sta facendo quindi andare a ritroso. Le Cronache dei Cazalet (saga familiare che racconta i cambiamenti nella vita inglese durante gli anni di guerra, specialmente per le donne – e pubblicati negli anni dal 1988 al 2013 – Fazi 2015/2017); All’Ombra di Julius / After Julius (1695 – Fazi 2018) e da ultimo Cambio di rotta / The sea change (1959 – Fazi 2018).
Questo romanzo ha in sé proprio i semi che messi a dimora, germineranno poi magnificamente nella Saga dei Cazalet. Cambio di rotta è sicuramente più interessante di All’ombra di Julius, perché giocato sulle relazioni interpersonali tra i quattro protagonisti in prima persona, più che nelle rimembranze dei protagonisti sulla vita vissuta in precedenza. Anche se è magistrale qui come nel precedente romanzo pubblicato da Fazi, l’insieme delle riflessioni che singolarmente è appannaggio dei diversi personaggi e che noi, come fortunati spettatori di una commedia, siamo in grado di cogliere, come se il tutto avvenisse in un istante.
Emmanuel e Lillian Joyce sono una coppia di mezza età, che conduce una vita da intellettuali girovaghi: lui è un drammaturgo di successo, che dopo anni di furiosa necessità di scrittura non ha più l’ispirazione. Lei è la moglie di – più giovane, raffinata e mondana e contestualmente fragile di nervi e di cuore.
Non hanno una casa, vivono tra Londra e New York e si concedono lunghe vacanze esotiche. Ciascuno con il proprio passato doloroso, che li ha portati a intrecciare le vite. Una coppia affiatata. Una coppia in cui l’uomo di successo tradisce e la moglie subisce in silenzio.
Una coppia che si era innamorata in un lontano passato, a dispetto di tutto e di tutti, ma che in questo momento non ricorda più i motivi che li hanno uniti, dove sembra essere oramai rimasto solo un misto di compassione e malcelata irritazione. Alla loro, parecchi anni prima, si intreccia la vita di Jimmy, il giovane manager tuttofare, un po’ balia di entrambi, approdato da loro dopo un altrettanto tribolato passato familiare.
È in questo esatto momento che conosciamo questi personaggi, nell’atto di rientrare a casa da una serata mondana e trovare nell’appartamento la segretaria personale di Emmanuel che ha tentato il suicidio. E proprio in seguito a questo episodio si rende necessario trovare una nuova segretaria, che per una casuale serie di circostanze sarà la giovanissima Alberta (che in realtà si chiama Sarah, ma che per ragioni che il lettore apprenderà nel corso della lettura, dovrà farsi chiamare diversamente). Giovanissima, inesperta, ma che proviene da una numerosa e solida famiglia della campagna inglese. E proprio lei sarà la chiave di volta di questo nuova opera della Howard, che parte in Inghilterra per trasferirsi prima a New York, dove Emmanuel spera di trovare, tra le tante modelle, attrici o conoscenti, la sua Clemency, la protagonista della sua ultima commedia di successo – per poi approdare in un’isola greca dove tutto può avvenire e accadrà.
Un nuovo affascinante affresco della borghesia colta e cosmopolita, con almeno uno dei personaggi che a ben vedere, per chi ha letto tutte le opere fino a qui pubblicate da Fazi, ricorre in tutte le opere di Elizabeth Jane Howard: “… la ragazza ingenua… rappresenta tristemente il sé di cui era alla disperata ricerca, la persona che sentiva di essere prima che i suoi errori la trasformassero in un’affascinante, scontenta donna fatale”, (da Artemis Cooper, biografa dell’autrice), così come è stata tramandata la sua figura, prima ancora di essere ricordata come una grande scrittrice britannica.
Cambio di rotta viene pubblicato nel 1959 e viene incluso dal The Sunday Times tra i migliori libri di quell’anno (ricordiamo gli altri, per capire il livello: Lolita di Nabokov, Zazie nel metrò di Queneau, Ritorno a Peyton Place di Grace Metalious, un paio di Maigret…). Come dicevamo in apertura, la modernità di questo romanzo, a più di cinquant’anni di distanza, spiega il rinnovato successo di quest’autrice e del suo romanzo, che potrebbe tranquillamente rientrare tra i classici da leggere, parlando della natura umana e di emozioni universali.
A dimostrazione dell’affetto con cui è seguita oramai quest’autrice, Cambio di rotta diventerà un film, diretto e interpretato da Kristin Scott Thomas.
Elizabeth Jane Howard
(Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis.