Cocktail d’anime per l’avvocato Alfieri
Recensione di Alessio Balzaretti
Autore: Marco P.L. Bernardi
Editore: Damster Edizioni
Genere: Giallo
Pagine: 266
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. È l’inizio di agosto del 1971 quando a Torino due sacerdoti vengono assassinati, a poche ore l’uno dall’altro. Il vicecommissario incaricato coinvolge nelle indagini Ennio Alfieri, avvocato cinquantatreenne ritiratosi prematuramente dalla professione perché deluso dalla giustizia degli uomini e incapace di abituarsi all’idea di difendere i colpevoli. Alfieri vive in piazza Solferino, nella grande casa di famiglia affacciata sulla Fontana Angelica, con l’unica compagnia di Beppe Garibaldi, un canarino permaloso che si arrabbia se non viene nutrito a orari precisi. Don Mario è l’amico di sempre: insieme hanno frequentato il liceo e l’università e hanno combattuto la guerra partigiana. Se, dopo il primo delitto, sembra prevalere la pista, facile da percorrere e poco faticosa nel caldo opprimente di quei giorni, del tentativo di rapina finito male, altre strade si propongono dopo il secondo delitto, da quella dei furti d’arte sacra su commissione agli omicidi rituali perpetrati da una setta della collina. Lungo i vicoli deserti del Balon, nelle sale lussuose dei caffè del centro e in quelle fumose delle vecchie piole di Porta Palazzo, la caccia dell’Avvocato continua…
Recensione
Non mi capita molto spesso di iniziare una recensione con una citazione, ma questa volta farò un’eccezione:
“…ogni volta che vedo un giusto che perde la sua
libertà in nome della giustizia, la mia fede barcolla come
quella di un religioso alle prese con un dubbio dogmatico… “
L’ex avvocato Alfieri ha smesso di praticare, consumato e deluso dall’ambiente giudiziario a cui ha dedicato una vita, mosso da ideali che, a conti fatti, gli hanno permesso di mettere dietro le sbarre meno delinquenti di quelli che avrebbe immaginato.
Alle soglie del tramonto della vita, accompagnato dall’amico pennuto Beppe Garibaldi e da tanti ricordi di gioventù su cui rimuginare, si trova immerso nell’indagine su un duplice omicidio in ambienti clericali.
Nella Torino degli anni settanta, disegnata da Marco Bernardi, Alfieri si muove sempre con la memoria che viaggia a ritroso nel tempo. Come se percorrendo quelle strade, le immagini dei ricordi si sovrapponessero alla modernità che avanza.
C’è ancora molta nostalgia d’oltralpe, soprattutto nella popolazione meno giovane e questo stride con l’espansione territoriale del capoluogo piemontese che inizia ad attirare sempre più proletariato e, purtroppo, malavita.
In questa città in evoluzione, l’ispettore Ranieri chiede aiuto all’avvocato che, per amicizie trasversali, ha degli agganci importanti nell’ambito delle chiese torinesi e dimostra un’innata propensione all’investigazione.
I due omicidi sembrano volersi catalogare come rapine finite male, tuttavia ci sono fili sottili che legano i due preti assassinati, con qualcosa che viene dal passato.
In questa ricerca che scava nella carriera clericale dei due malcapitati, Alfieri avrà modo di ripercorrere gli ambienti della sua giovinezza e gli amori che hanno lasciato cicatrici ancora doloranti.
Fortunatamente al suo fianco c’è don Mario Scassa, l’amico fidato, il compagno di scuola prima e di guerra poi. Un accompagnatore quotidiano con cui condividere le intuizioni e i sospetti, che si rivelerà decisivo alla risoluzione finale.
La storia e la narrazione scorrono via leggere ed eleganti, raccontando la violenza in modo lieve e mai invadente, conducendoci verso un finale pieno di orgoglio e giustizia, che non è quella portata dai sentimenti e dall’istinto, ma quella che garantisce l’uguaglianza davanti alla legge.
L’autore dimostra, in questo romanzo, di padroneggiare benissimo i tempi del giallo classico, ma apre al lettore anche un mondo nuovo nel panorama letterario, quello di una Torino spesso poco conosciuta, la cui storia rimane sempre fin troppo custodita e poco raccontata.
Soprattutto ho apprezzato l’intenzione di spiegarci la mentalità dei torinesi e di un dopoguerra che ha lasciato una scia molto più lunga di quello che si potrebbe immaginare.
Cocktail d’anime per l’avvocato Alfieri è un libro che piacerà sicuramente agli amanti del giallo classico, ma anche a chi vorrà familiarizzare con i personaggi attraverso la narrazione pura, conoscendo le loro storie senza fermarsi alle apparenze.
Marco P. L. Bernardi
Marco P.L. Bernardi è nato nel 1969 a Torino, dove vive con la moglie. Laureato in Lettere Moderne, ha successivamente conseguito un Master in Comunicazione d’Azienda. Ha vissuto per studio e lavoro a Lione, Parigi, Venezia e Roma. È stato Ufficiale di complemento dell’Esercito ad Albenga (SV). Ha sviluppato la propria esperienza lavorativa nei settori Marketing e Vendite di aziende italiane e internazionali. Cultore dei cantautori italiani e francesi e del Toro, ama il teatro e alimenta una grande passione: la scrittura.
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