Con tanto affetto




Con tanto affetto ti ammazzerò

Recensione di Giuliana Pollastro


Autore: Pino Imperatore

Editore: DeA Planeta Libri

Genere: Narrativa Italiana

Pagine: 347

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. A Villa Roccaromana, una delle dimore marine più affascinanti di Posillipo, si festeggia il novantesimo compleanno della baronessa Elena De Flavis, la cui nobiltà d’animo è riconosciuta in tutta Napoli. L’ispettore Gianni Scapece, tra gli invitati insieme al commissario Carlo Improta, si gode la serata e la conoscenza di Naomi, incantevole nipote della padrona di casa. Tutto scorre con piacevolezza finché qualcuno decide di mettere in scena il finimondo: proprio quando un tenore attacca a cantare Nessun dorma, molti dei presenti iniziano a perdere i sensi, uno dopo l’altro. Nella gran confusione che segue, la baronessa scompare insieme al suo maggiordomo cingalese Kiribaba. Un rapimento? Un suicidio? Un tragico incidente? Il mistero prende una brutta piega quando Scapece e Improta incontrano i tre figli della baronessa, per nulla sconvolti dall’accaduto e interessati piuttosto alla spartizione dell’eredità. È l’inizio di una complicata indagine tra i rancori, le gelosie e le meschinità che a volte distruggono i legami familiari; ma per fortuna l’ispettore e il commissario saranno spalleggiati da un’altra famiglia, quella dei Vitiello e della trattoria Parthenope, fonte inesauribile di buonumore e di trovate geniali. In un susseguirsi di colpi di scena ed episodi esilaranti, Pino Imperatore ci conduce in una vicenda emblematica di ciò che può diventare la vita: una delizia, se trascorsa con chi amiamo e facendo del bene al prossimo, o un inferno, se ci lasciamo avvelenare dal denaro e dall’egoismo.

Recensione

Dopo il successo di “Aglio, olio e assassino” eccoci a leggere la seconda avventura che ha come protagonista l’ispettore Scapece, il maresciallo Improta e tutta l’allegra famiglia Vitiello.

Siamo alla festa di compleanno della baronessa Elvira de Flavis, non è solo una festa è un parterre di personaggi della Napoli che conta. Dopo un turbolento momento di smarrimento, dovuto allo svenimento di metà degli invitati, si scopre che la baronessa e il suo fidato maggiordomo sono scomparsi.

Alla festa erano presenti come inviati , Scapece ed Improta che hanno vissuto la vicenda da protagonisti, e adesso non resta loro che indagare. Cosa è successo? Si tratta di un rapimento? Un suicidio, un omicidio? Bisogna capire dove sono finiti la baronessa e il suo maggiordomo, se sono andati via o qualcuno li ha fatti sparire.

Scapece, con l’aiuto di insoliti, ma efficientissimi assistenti, Nonno Ciccio, Peppe e Diego, si troverà ad interrogare i figli della baronessa per scoprire che quest’ultimi non aspettavano altro che la madre si volatilizzasse.

I tre figli della baronessa, Roberto, Emilia e Simone non sono per niente addolorati infatti dalla scomparsa e presunta morte della madre e non si preoccupano nemmeno di nasconderlo. Ma all’apertura del testamento, tutto il loro odio e risentimento nei confronti della madre verrà adeguatamente ripagato. In un susseguirsi di colpi di scena ed episodi esilaranti, Scapece e la famiglia Vitiello si troveranno di fronte a gelosie, cattiverie e miserie morali, così lontano dal loro modo di essere e per questo così difficili da comprendere.

Giallo frizzante, divertente, non vi è mai quella sensazione di tristezza, di cupidigia, che potrebbe far adombrare il lettore.

Pino Imperatore, alterna momenti di serietà, a momenti di allegria e divertimento in un perfetto equilibrio che non stona mai. Arricchire il libro con miti, leggende e avvenimenti storici , spezza quella routine investigativa e rende tutto più fluido.

Quello che emerge è come l’animo umano posso essere contrassegnato da mille sfaccettature, e come l’aspetto più cupo e gretto emerga nella situazioni in modi spesso inopportuni.

Pino Imperatore


Pino Imperatore Nato a Milano nel 1961 da genitori emigranti napoletani vive ad Aversa, in provincial di Napoli. Autore di cinque romanzi, ha vinto i maggiori premi italiani per la scrittura umoristica. Oltre a romanzi è anche autore di opere teatrali, racconti, saggi umoristici. Con DeA Planeta ha pubblicato Aglio, olio e assassinoCon tanto affetto ti ammazzerò, di cui sono protagonisti Scapece, Improta e i Vitiello.