Recensione di Loredana Cescutti
Autore: Michael Connelly
Traduzione: Gianni Montanari
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Pagine: 446 p. R
Anno di pubblicazione: 2014
Sinossi. Terry McCaleb lavorava per l’FBI, era considerato uno dei più bravi a tracciare i profili dei peggiori criminali, un esperto lucido e distaccato. Ma il trapianto cardiaco ha interrotto la sua carriera. Convalescente, ora è costretto a una vita tranquilla e ha un solo desiderio: restaurare la barca che era stata di suo padre, attraccata nel porto di Los Angeles. Non può correre, non può guidare, non può fare nulla. E non capisce perché quella donna salita sulla sua barca senza alcun invito sia così ostinata nel chiedere il suo aiuto. Sua sorella Gloria è stata uccisa in un minimarket di periferia, apparentemente senza alcuna ragione: nessuna ombra nel suo passato, nessuna giustificazione per un gesto tanto efferato. E per quanto i soccorsi siano giunti rapidissimi, per lei non c’è stato nulla da fare. Non capisce perché proprio lui dovrebbe indagare su un caso che la polizia ha già deciso di archiviare come l’ennesima rapina finita male. Ma nonostante le sue condizioni di salute ancora precarie, non riesce a tirarsi indietro. Perché con quella donna McCaleb ben presto scopre di avere un debito di sangue.
“Un debito di sangue dev’essere pagato col sangue.”
Recensione
Io mi sono avvicinata a questa penna magica con “Il poeta”, ma so che per molti, il primo libro di Connelly e di conseguenza, la prima folgorazione, è avvenuta proprio con “Debito di Sangue” e il motivo non è difficile da comprendere. Un libro esplosivo ed impattante per la trama, che finisce per travolgerti sia per intensità della storia che per adrenalina.
Terry McCaleb, 46 anni, ha letteralmente quasi dato la SUA vita per il lavoro di profiler all’FBI. Un cuore il suo, che lo stava tradendo con l’intento di condurlo a morte certa, come uno dei tanti spietati serial killer a cui aveva dato la caccia per tanti anni. Una malattia insidiosa, un nemico all’interno, che ha debilitato la sua parte vitale fondamentale rendendola nera, come se tutte le brutture che aveva visto nel suo lavoro si fossero annidate dentro di lui, aggrappandosi al cuore con l’intento di succhiarne la linfa vitale rimasta, per condurlo infine al di là della luce, al di là della pace, nel buio più profondo.
Ma poi una possibilità, ancora luce, ancora speranza e forse, di nuovo una vita.
Ora però basterebbe molto poco a McCaleb, per rischiare di essere risucchiato definitivamente dal buio!
Questo cuore che batte, che pulsa di vita ma che potrebbe anche fermarsi per sempre. Un dono, una seconda possibilità, ma forse anche una condanna.
Una visita imprevista, un’informazione a lui sconosciuta fino a quel momento, e una decisone da prendere che potrebbe cambiare tutto per sempre.
Una settimana che sembrerà un’unica interminabile giornata e alla fine, una giornata che sembrerà una lunga e infinita settimana, data l’alta tensione che McCaleb, e noi con lui, vivremo scorrendo le pagine. Paura, angoscia, vicinanza per Terry e non solo, sono sentimenti che mi hanno seguito durante la lettura e sono rimasti con me, fino alla fine.
La scrittura è incalzante come Connelly ha da sempre abituato i suoi seguaci più affezionati e confesso, che pur essendo stata per me una rilettura, anche se dopo tanti anni, l’ho vissuta, se possibile, con ancora maggiore intensità.
Si rileva fluidità e precisione, che permette ai lettori di sentirsi parte della squadra, fianco a fianco con chi svolge l’indagine, dando la possibilità, attraverso le dettagliate informazioni fornite dall’autore, di leggere i fascicoli assieme al protagonista, regalando una lettura più partecipata e meno fredda e distaccata.
La descrizione minuziosa che avviene durante l’analisi delle prove e la realizzazione del quadro investigativo appaiono superbe, puntigliose e mai lasciate al caso. Ogni fatto noto e non è voluto dall’autore, a mio avviso, per stimolare anche noi lettori a dare il nostro contributo.
Connelly con parole chiare e nette ti accompagna durante tutta quella parte di romanzo, che qualcuno potrebbe ritenere più noiosa perché mancante di adrenalina, azione, inseguimenti ecc.
Lui te la fa vivere in tutta la sua totalità, scandagliando ogni singolo dettaglio e portandoti a rilevare ciò che ha individuato o starà per individuare il protagonista.
Giunti al termine, di adrenalina, soprattutto per il cuore vergine di McCaleb ce ne sarà anche troppa e credetemi, ancora una volta mi sono ritrovata a fremere nell’attesa di giungere ad un epilogo, sperando che fosse ovviamente positivo per questo ormai agente in pensione.
Comunque andrà, nulla però sarà più come prima.
Ci sarebbero anche altre cose da aggiungere, ma perché rovinarvi la possibilità, se non lo aveste già fatto, di conoscere questo autore fantastico.
“Quelle parole lo riempirono di orrore, poiché sapeva che stavano cambiando in modo inalterabile la sua vita. Gli strappavano l’anima, toglievano qualunque significato ai risultati che aveva raggiunto e li deridevano in modo atroce.”
Buona lettura!
Michael Connelly
Michael Connelly: Nato a Philadelfia, il 21 luglio 1956 è uno dei più famosi scrittori di Thriller statunitense. Autore di molteplici successi, da uno di essi “Debito di Sangue” è stato anche tratto un film diretto ed interpretato da Clint Eastwood. Ha scritto molti libri aventi come protagonista Harry Bosch oltre ad alcuni con l’avvocato Mickey Haller. Per entrambi i personaggi sono state realizzate delle serie tv.
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