Dopo la festa




Don Alberto Ravagnani


Editore: Rizzoli

Genere: Narrativa

Pagine: 348

Anno edizione: 2024

Sinossi. Francesco ha diciannove anni e vive in provincia di Siena, ha frequentato il liceo senza troppi problemi ed è uno scout entusiasta. Adora la sua piccola città, i giri in motorino per le campagne, i tramonti di fuoco oltre le colline, ma nel suo cuore c’è anche altro, c’è il desiderio assoluto di fare musica. E, per questo sogno, la provincia è troppo stretta. Così Francesco si trasferisce a Milano, in cambio della promessa fatta ai genitori di iscriversi all’università e di alloggiare in una stanza messa a disposizione da una parrocchia, in zona Navigli. Ed è qui che conosce don Andrea, giovane sacerdote anche lui appena arrivato dalla provincia, e Filippo, altro ospite della struttura, violinista tutto ripiegato nel suo mondo eppure capace di intuizioni folgoranti. Non solo musicali. Milano per Francesco sembra inizialmente l’habitat naturale, il luogo dove tutto è possibile, tanto che riesce a mettere piede nel mondo discografico e a pubblicare il suo primo singolo di successo. Lo aiutano la sua determinazione e anche una serie di coincidenze, a cominciare dall’incontro con Linda durante un concerto. Ma la metropoli è anche un mondo nuovo, grande, caotico, di “persone, locali, luci, discorsi, brindisi, ragazze, sguardi, vestiti, gente che pippa, musica a palla, risse, applausi, champagne, vodka, sponsorizzazioni, selfie, svapo, autisti, buttafuori, risate… flash che non hanno tempo di sedimentare perché un giorno sì e l’altro pure ne sopraggiungono di nuovi”. Riuscirà a non perdere il filo di se stesso e dei suoi sogni, a capire che “nessuno si salva da solo, neanche quando è grande”? “Dopo la festa” è una storia d’amore e di amicizia, un libro pieno di musica, su cosa significa restarsi accanto quando le luci si spengono e ci si incammina verso casa.

 Recensione di Russo Sabrina

Div

La breve avventura di vita di Francesco, mi ha coinvolta, emozionata, fatto riflettere.

Francesco vive in un paesino in provincia di Siena, a Poggibonsi, insieme ai genitori. Suona il pianoforte e la chitarra, compone canzoni, la musica è tutta la sua vita.

Per lei si sveglia nel cuore della notte per scrivere una strofa, si rintana in camera per giorni per comporre un pezzo, coinvolge gli amici, ormai rassegnati, affinché lo ascoltino, dando la loro opinione.

L’opportunità di trasferirsi a Milano si presenterà dopo il diploma, con la promessa di frequentare l’università e al contempo adoperarsi per realizzare il suo sogno di sempre: far conoscere la sua musica, incidere un pezzo e, dulcis in fundo, diventare famoso.

Una stanza nella parrocchia di don Andrea pronta ad accoglierlo ed una città che per Francesco rappresenta la grande opportunità e, come ogni adolescente che arrivi da un piccolo paesino, il posto dove sacrificio e perseveranza possono finalmente germogliare e dare i primi frutti.

La nostalgia di casa non tarderà ad arrivare, la consapevolezza di essere spesso solo, con poche nuove conoscenze e che la famiglia, gli amici storici, i vicini di casa, qualcuno in grado di conoscerci così bene da capirci senza bisogno di parole, ecco, quel qualcuno, non fa più parte della sua vita.  A Milano ora ci sono Filippo, il musicista di classica che vive con lui in parrocchia, William il silenzioso, conosciuto a lezione, Linda la gentile, incontrata ad un concerto, Margherita l’esuberante, intravista ad una festa e Gregorio, con la sua “vie en rose”, incrociato peregrinando per la città.

Nel momento in cui Milano lo sorprenderà, coinvolgerà, stravolgerà, Francesco si troverà in un limbo, incapace di scegliere, la mente invasa da nuove voci, il cuore offuscato da una felicità improvvisa, meravigliosa ma difficile da gestire, incanalare, condividere. Un sogno che finalmente può diventare realtà. Ma a che prezzo? Quanto siamo disposti a sacrificare di noi stessi e delle persone alle quali vogliamo bene, per realizzare il nostro desiderio?

Francesco ci insegna, nonostante la sua giovane età, ad ascoltare la voce di Dio, che a lui si manifesta attraverso il volto di chi lo circonda e gli parla con il cuore, senza secondi fini, senza mezzi termini. Ci insegna a riadattare i nostri sogni, ridimensionarli, con la consapevolezza che saranno in grado di renderci davvero felici e fieri, nel momento in cui non calpesteranno coloro che ci sono accanto e a cui teniamo, perché è solo “dopo la festa” che chi ci tiene davvero non se ne andrà, vorrà rimanere con noi.

“Se ti accorgi di avere sbagliato strada, non ti arrendere: puoi sempre cambiare direzione”

Questo libro è stato una splendida lettura, scorrevole, coinvolgente, che con tatto e al contempo realismo arriva dritta al cuore degli adulti passando attraverso gli adolescenti, grazie alla penna di don Alberto e alle esperienze che spesso vive in prima persona e che, con somma gioia di noi lettori, non esita a condividere.

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Don Alberto Ravagnani


nato in Brianza nel 1993, è stato ordinato prete nel 2018. Oggi è coadiutore dell’oratorio San Michele Arcangelo di Busto Arsizio e insegnante di religione presso un Liceo della provincia di Varese. Con l’inizio della pandemia di Covid-19 e della successiva quarantena, nel mese di marzo 2020, “Don Rava” ha aperto un suo canale YouTube, Instagram e Tik Tok per restare vicino ai suoi studenti e ai ragazzi dell’oratorio. Ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “La tua vita e la mia”. La storia è ambientata a Busto, dove don Alberto è coadiutore: “Ho provato a raccogliere l’esperienza di questi tre anni in questa città in una storia che potesse essere proposta ai ragazzi che io frequento tutti i giorni”, ha spiegato l’autore come riporta Informazione Online. 

A cura di Sabrina Russo

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