A cura di Alessio Balzaretti
Dracula è una miniserie televisiva creata da Mark Gatiss e Steven Moffat, basata sull’omonimo romanzo di Bram Stoker. La serie è stata trasmessa e pubblicata su BBC One e Netflix ed è composta da tre puntate.Claes Bang è l’interprete del personaggio. Dracula è stato presentato in anteprima il 1º gennaio 2020 ed è stato trasmesso per tre giorni consecutivi. In Italia è stata resa disponibile su Netflix il 4 gennaio 2020.
Ideatori: Mark Gatiss e Steven Moffat
Regia: Jonny Campbel, Damon Thomas e Paul McGuigan
Soggetto: Bram Stoker
Genere: Horror
Episodi: 3 (90minuti)
Anno di produzione: 2020
Trama.
Ep.1
Dracula ha intenzione di trasferirsi in Inghilterra e il procuratore Jonathan Harker si reca al suo Castello in Transilvania con i documenti. Il vampiro si nutre di lui senza che se ne accorga, così da diventare sempre più giovane, virile e più inglese mentre Jonathan diventa debole, fragile e sminuito.Dracula lo uccide, ma lui si rianima immediatamente, così Harker cade dal parapetto e fugge dal castello dirigendosi verso un convento. Viene interrogato da Suor Agatha Van Helsing, ma i suoi ricordi sono alterati al punto da non riconoscere Mina, la sua promessa sposa che ha accompagnato Agatha travestita da suora. Dracula così, attratto dalla presenza di Harker, entra nel convento e massacra tutte le suore, tranne Mina e Suor Agatha.
Ep. 2
1897, Dracula è un passeggero del Demeter, che è stato noleggiato per navigare in Inghilterra da una misteriosa figura di nome Balaur. Trasporta altri passeggeri, ognuno dei quali ha collegamenti con lui. Nella cabina numero nove, Agatha lotta tra la vita e la morte soggiogata da Dracula che si scopre essere il vero Balaur che ha accuratamente selezionato i suoi compagni di viaggio per prepararsi per il suo ingresso nella società inglese. Appena prima di raggiungere le coste di Whitby, Agatha e i sopravvissuti dell’equipaggio, riescono ad affondare il Demeter e la cassa con all’interno Dracula affonda nei fondali del mare.
Ep. 3
Il conte si libera dal sarcofago ed emerge dall’acqua affiorando sulla spiaggia di Whitby 123 anni dopo. Viene accolto dalle forze armate e dalla dott.ssa Zoe Van Helsing, la pro pronipote da parte di madre di Suor Agatha. Zoe è affetta da cancro e beve il sangue di Dracula, iniziando a sperimentare i ricordi di Suor Agatha, dato che il sangue del vampiro contiene tracce del sangue della sua antenata: questo produce un effetto “osmosi” tra i ricordi di Zoe e della sua antenata. Dopo una serie di vicissitudini che permettono al conte di tornare in libertà, Zoe, in una sorta di resa dei conti, espone Dracula alla luce del sole ma, con enorme stupore, il vampiro nota che non gli succede nulla: Zoe spiega che Dracula teme più di ogni altra cosa la morte e si vergogna molto di questo, tanto che si è ridotto a credere alle leggende sui vampiri fintantoché gli permettevano di nascondersi dalla società di cui non si sente degno di far parte. Dopo questa spiegazione, Zoe muore a seguito del tumore e, qualche secondo dopo, Dracula beve il suo sangue avvelenato, mentre i due condividono un’epifania alla luce del sole.
Personaggi principali
- Conte Dracula, interpretato da Claes Bang e doppiato da Alessio Cigliano.
- Sorella Agatha Van Helsing / dott.ssa Zoe Van Helsing, interpretate da Dolly Wells e doppiate da Benedetta Degli Innocenti.
- Jonathan Harker, interpretato da John Heffernan e doppiato da David Chevalier.
Recensione
Interessante questa mini serie in tre episodi che fa rivivere, nelle prime due puntate, il conte Dracula di Bram Stoker reinterpretando la storia originale e, nella terza, un salto temporale che trasporta il principe vampiro ai giorni nostri.
Anche in questa trasposizione, che arriva in coda ad una corposa scia di precedenti, la figura di Van Helsing è tutta al femminile, sia nel passato che nel presente, a chiusura di un cerchio dove la donna è protagonista forte ed eroina nella lotta del genere umano contro il vampiro.
L’idea di tre episodi autoconclusivi ma ben combinati tra loro per continuità di eventi, crea le premesse per godersi una storia con un finale soddisfacente.
I due personaggi principali, Dracula e Agatha, alias Zoe, sono magistralmente interpretati da ClaesBang e Dolly Wells.
Mentre la figura del conte rimane quella non nuovissima di uomo affascinante e spietato in cui convergono la bestia e il nobile aristocratico, stupisce la caratterizzazione delle antenate Van Helsingche appaiono determinate, come è ovvio aspettarsi, ma anche molto ironiche e dotate di un senso dell’humor carico di sarcasmo, che ce le farà amare fin dall’inizio.
Soprattutto, a colpire, sarà una certa irriverenza nei confronti del Sacro che , in questo caso, viene messo in evidenza solo nel finale dell’ultimo episodio.
In sostanza, quello di suor Agatha e di Zoe è un percorso religioso che per loro è puramente un mezzo per contrastare il vampiro che, tuttavia, si conclude col vero senso della forza dell’uomo della croce, che ha avuto il coraggio di affrontare la morte a differenza di Dracula.
Per i puristi delle vicende del conte Dracula, qualche incongruenza verrà a galla.
Per esempio, non vengono citati i lupi mannari che, storicamente, rappresentano “i soldati di Dio” nella lotta ai vampiri, anzi, al contrario, qui troviamo i lupi alleati del conte nell’assalto al convento.
A mia insaputa, invece, la bella novità del sangue bevuto che permette ai vampiri di assimilare i ricordi e le conoscenze delle vittime, oltre alle loro personalità.
La scenografia a mio parere più bella è quella del primo episodio, con il castello a fare da sfondo.Bellissimo ed inquietante labirinto, trasmette l’angoscia perfetta che si addice alla storia.
Più scontate le ambientazioni riferite ai giorni nostri, dove la centralità delle scene d’azione lascia spazio ad un’analisi più introspettiva dei personaggi.
La puntata che chiude il ciclo è quella dove gli sceneggiatori hanno messo più mano alla storia, cercando un senso alla presenza di Dracula in tempi moderni.
La ricerca di una sposa ideale sarà il suo scopo principale, tuttavia, anche qui ci sono alcune cose che sfuggono.
Il personaggio di Jack Seward che sembra entrare tra i protagonisti moderni, viene tagliato fuori e anche il concetto delle tre spose di Dracula, che avevano un senso ben preciso, scompaiono per lasciare spazio ad una sola.
In definitiva ho trovato il ritmo della serie, nel suo complesso, un po’ altalenante: lento all’inizio e alla fine, ma molto movimentato nell’episodio centrale.
Il mio giudizio finale è moderatamente positivo con un appunto all’epilogo che, nella scelta personale degli sceneggiatori, ha proposto un Dracula sull’orlo della redenzione.
Una scelta diversa dal solito ed ideale come conclusione, ma forse lontana dall’immaginario collettivo.