EDIZIONE
STRAORDINARIA
Dario La Rosa
DETTAGLI:
Editore: Self
Serie: Iachìno Bavetta e Gerlando Guarrasi
Genere: Giallo
Pagine: 174
Anno edizione: 2024
Sinossi. Per Iachìno Bavetta e Gerlando Guarrasi è un giorno particolare. Il boss Panebianco, appena uscito di galera, ha scelto i due giornalisti di satira per un’intervista esclusiva che metterà in luce i suoi progetti futuri. Nello stesso giorno, la notizia di uno stupro di gruppo e il sequestro della figlia di un viceministro scuotono gli animi dei due giornalisti e anche di Carmela, la moglie di Iachìno che conosceva la giovane vittima di violenza. Sempre nello stesso giorno, come se non bastasse, qualcuno sceglie di rubare la Cinquecento d’epoca al giornalista di Ulapino. Un mistero lega inaspettatamente gli eventi che porteranno a un’Edizione Straordinaria che finirà per mettere in luce dubbi, paure e certezze dell’animo umano davanti ai fatti che la vita ci pone davanti. Azione e grandezza d’animo come ormai le avventure di Iachìno ci hanno abituati.
“A raccontarle, le tragedie, sono poca cosa una volta passata la tempesta. E ancora Iachìno era in mezzo al mare, pronto a nuotare per salvarsi”
“Si dice in giro che certe cose vengano da te quando te ne allontani. Niente di più vero.”
Recensione di Loredana Cescutti
“Ciascuno di noi penso che abbia il diritto di lavarsi le mani, senza che diventi una malattia. Solo quando nella coscienza si ha spazio per una vita nuova, quella che avremmo voluto avere, ma che spesso le circostanze non consentono di ottenere, si potrà dire di avere vissuto appieno.”
È stata una boccata d’aria fresca leggere questo nuovo romanzo di Dario La Rosa, che con toni leggeri, riesce però ad affrontare argomenti che di leggero non hanno nulla se non il modo di guardarli senza farsi prendere dal panico.
L’autore, grazie ai suoi personaggi, che si prendono il loro spazio e pretendono di dire la loro opinione, riesce a raccontare di violenza, imbrogli ma anche, perché no, di voglia di rinascita, perché non è mai troppo tardi per provare a cambiare.
Se è veramente nelle nostre intenzioni.
Allo stesso modo di quando mi sono approcciata al racconto breve “Le ultime rose prima dell’addio”, ho avvertito subito una sorta di piacevole familiarità con le parole e soprattutto con il modo di usarle.
Lo humor, talvolta inconsapevole di Iachino, la volontà di non lasciarsi prendere per i fondelli di Gerlando che spesso e volentieri si pone come coscienza critica con il suo collega e amico e soprattutto Carmela, che da subito mi ha ispirato una simpatia pratica e bonaria e una delicatezza che ti conquista così, in un attimo.
“Non siamo riusciti a far comprendere cosa sia la bellezza. Ci siamo illusi, noi adulti dico, che il benessere potesse passare dal soddisfacimento dei piaceri e dai beni che puoi comprare.”
Una donna che vive ciò che accade al suo prossimo e non se lo fa semplicemente scivolare addosso, perché ha bisogno di capire e di portare sollievo, alla vittima e a sé stessa riuscendo così, anche riversare sui figli piccoli un modo diverso di guardare il mondo.
“Le giornate brutte sono il corridoio che porta a quelle belle…”
La Rosa ha dato vita ad una storia ad incastro in cui, solo riuscendo a ricomporre tutti i pezzi del puzzle, dopo averli trovati ovviamente, sarà possibile portare in luce in modo chiaro gli avvenimenti potendo anche fornire delle risposte.
“… il tempo dedicato agli altri non è mai sprecato…”
Temi come violenza, corruzione e affiliazione mafiosa, anche se “la mafia non esiste” come insistono a ire in molti, vengono toccati in modo delicato ma anche schietto, portando prospettive diverse, o per lo meno con la voglia di parlarne, perché è giusto farlo, ma si propongono nuovi sguardi e soprattutto ciò che ne emerge, è la voglia di cambiamento.
Il non arrendersi.
“Quante volte ci siamo rialzati, dopo aver preso strade che ci hanno portato a fare tonfi nel fango?”
Un romanzo che cerca di allontanare la resa e invece incita a rialzarsi e a ricominciare perché, dopo una brutta caduta, si può sempre recuperare e fare anche di meglio.
Ho trovato “Edizione straordinaria” un giallo piacevole ed estremamente veloce, che ti accoglie da subito con il buonumore e ti saluta con un abbraccio, lasciandoti anche un po’ di serenità, anche se magari la tua giornata non è stata delle migliori.
“Proprio a questo serve l’immaginazione… A profumare la vita…”
Buona lettura!
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Dario La Rosa
Dario La Rosa (1980) è giornalista professionista. Ha iniziato a scrivere la serie dell’investigatore amatoriale Iachìno Bavetta per caso e poi non ha più smesso. Vive a Palermo, lavora sodo e si diverte come può. Il giallo hard boiled della serie dell’investigatore amatoriale Bavetta, dal titolo “Monsieur Chef”, è stato finalista al premio Amazon Storyteller 2022. Con il noir “Devo chiederti scusa”, che fa parte della Trilogia del Sud, ha ricevuto la menzione inedito al festival Giallo Garda. Tra le altre ha scritto anche una storia per bambini: “La tartaruga Cassiopea”.