Recensione di Valentina Cavo
Autore: Theodore Mathieson
Traduzione: Luciano Bianciardi
Editore: Elliot
Genere: Giallo
Pagine: 188
Anno di pubblicazione: 2017
Sinossi. Una raccolta che mette insieme le avventure di grandi personaggi storici del passato che si trovano a dover indagare su omicidi, furti e sparizioni e, in qualche caso, a ricoprir la parte della vittima. Nelle spoglie degli investigatori troviamo così Alessandro Magno, Leonardo da Vinci, Cervantes, Daniel Defoe, Omar Khayyam, Florence Nightingale. Ogni racconto è un tuffo nel passato, l’incontro con personalità celebri, la fusione di due generi letterari amati da generazioni di lettori.
Recensione
Si potrebbe dire che Theodore Mathieson sia stato uno dei primi scrittori a fondere insieme due generi diversi di scrittura creando così il giallo storico. I suoi racconti sono comparsi per la prima volta nel 1958 sul periodico Ellery Queen’s Mistery Magazine. Questa famosa rivista americana, specializzata nella letteratura poliziesca, è stata fondata nel 1941 dagli scrittori Daniel Nathan e Manfred B. Lee (diventati famosi, per l’appunto, grazie ai romanzi scritti con lo pseudonimo di Ellery Queen).
I due hanno esaltato fin da subito il coraggio e la caparbietà di Mathieson, che si lanciò in un progetto sì ambizioso ma ben strutturato, supportandolo per la sua intuizione innovativa.
La piacevolezza di immergersi in questi racconti nesce dal fatto che il lettore ha tutti gli indizi per arrivare al colpevole. Al contrario di molti altri scrittori – come per esempio Agatha Crhistie che sorprende sempre con il colpo di scena dato dal detective di turno che conosce l’unico dettaglio che fa arrivare alla conclusione del caso – Mathieson fornisce tutti gli elementi ma non per questo siamo facilitati ad arrivare alla giusta risoluzione del mistero.
I racconti sono pianificati in maniera molto dettagliata e si vede il grande studio che lo scrittore ha fatto per ogni “grande detective”. Ognuno di loro arriva alla risoluzione dell’enigma grazie alle proprie capacità (Leonardo arriva a scoprire un assassino grazie al disegno, Cervantes ci riesce grazie ad un passo del suo famoso romanzo Don Quixote de la Mancha e così via).
Questo fa sì che il lettore non venga solo intrigato dal montare i pezzi del puzzle, ma si ritrova a compiere un’indagine sulla natura di questi famosi personaggi storici, come fosse un ripasso (o addirittura delle nuove scoperte): cosa hanno creato per diventare figure così importanti nella storia dell’umanità?
Quale era il periodo storico nel quale sono vissuti?
quanto sono stati precursori dei tempi grazie alle loro capacità, al loro genio?
Personalmente, arrivata alla fine, ho desiderato davvero che i racconti fossero di più. Lo stile di scrittura è davvero apprezzabile (grazie anche alla fantastica traduzione di Luciano Bianciardi) e Mathieson riesce a far entrare il lettore dentro la storia con fluidità ed eleganza.
Mentre si legge, infatti, sembra davvero di essere in quella precisa epoca storica e con quel personaggio al proprio fianco.
Una lettura vivida, ricca di storia e ambientazioni diverse tra loro ma tutte raccontate con grande passione e dovizia di particolari, presentate in ordine squisitamente cronologico.
Theodore Mathieson
Theodore Mathieson (22 marzo 1913 – 6 aprile 1995) si è laureato all’università della California e ha insegnato inglese nelle scuole medie della California, ha poi abbandonato l’insegnamento per dedicarsi completamente alla narrativa. Ha fatto ogni sorta di mestiere, fattorino, commesso, contabile, facchino, impiegato, libraio autore per radio, regista e produttore per una filodrammatica estiva. Ha lavorato anche per l’Alfred Hitchcock’s Mistery Magazine