Vittorio Colitta
Editore: Newton Compton
Genere: thriller
Pagine: 347
Anno edizione: 2025
Sinossi. Brunico, Trentino-Alto Adige. Una serie di omicidi sconvolge il comune universitario. Il killer agisce lasciando dietro di sé i corpi senza vita di giovani donne. L’assassino non si limita a ucciderle, ma depone i cadaveri nudi nelle fonti d’acqua, circondandoli di fiori. A investigare è il commissario Alfredo Rinaldi, un uomo profondamente ferito che ha lasciato la sua città, Bari, insieme al passato che però continua inesorabile a seguirlo ovunque. Ad affiancarlo nelle indagini c’è la neoarrivata profiler, Elena De Benedetti Riari, che ha trent’anni e un animo tormentato. Gli ostacoli e le false piste non mancano e l’assassino sembra essere sempre un passo avanti rispetto alle forze dell’ordine. Riuscirà il commissario Rinaldi a trovare e fermare il serial killer prima che compia un altro omicidio?
Recensione di Marco Lambertini
“La vita in montagna aveva un modo tutto suo di scorrere. Sembrava che la neve e il ghiaccio, durante il lungo inverno, immobilizzassero anche le esistenze degli abitanti, mentre durante l’estate la vita scalpitasse come l’acqua nei torrenti liberati dalla morsa del gelo. Ottobre era una via di mezzo. Era il tempo che preparava.”
Ottobre a Brunico, cittadina di montagna ai piedi di uno dei più grandi comprensori sciistici italiani, è un mese di passaggio, passaggio dalla stagione estiva a quella invernale e quindi tutto è più quieto e quasi rallentato. Niente di più sbagliato, perché proprio in Ottobre il paese e la sua università vengono sconvolti da un delitto feroce e anche evocativo, una ragazza viene ritrovata nel laghetto prospiciente il castello che domina Brunico, abbandonata, in posa, circondata da fiori. Ma non è l’unica vittima in pochi giorni altre tre ragazze vengono ritrovate in altri corsi d’acqua o fontane sempre nella stessa posizione.
La sindrome del serial killer travolge la tranquillità della comunità alpina, il Commissario Rinaldi, appena arrivato da Bari con una ferita nel corpo e una più grande nello spirito, si ritrova ad indagare insieme ad una giovane criminologa,Elena De Benedetti Riari, anche lei appena aggiunta alla squadra, nipote del questore e quindi in qualche modo vista come “raccomandata”.
Ma quasi subito l’indagine ha una svolta imprevista, gli omicidi potrebbero non essere opera di un serial killer. Ascoltando alcuni studenti, Rinaldi e DeBenedetti vengono a conoscenza della possibile esistenza di segreti all’interno della stessa Università, segreti dietro i quali si potrebbe celare il vero movente dell’assassino.
Vittorio Colitta, giovanissimo autore, non teme le difficoltà di una trama molto conosciuta e battuta, anzi le fa proprie e trova il modo di renderle fresche mescolando i moventi e rendendo non scontata tutta la storia. Inoltre i personaggi sono tutti molto ben delineati e descritti e lasciano il lettore nella giusta attesa di altre storie che li coinvolgano. La vera forza del libro sono infatti il Commisario Rinaldi, la Criminologa DeBenedetti Riari e la Pm Guasco, ognuno con cicatrici più o meno profonde, cicatrici che potrebbero mettere a rischio il buon esito dell’indagine e che danno comunque spessore e forza a tutto il libro.
Alcuni passaggi di trama sono forse un po’ “troppo semplici”, ma la forza che l’autore riesce a dare ai personaggi e al luogo superano di gran lunga qualche piccola ingenuità dovuta alla gioventù.
“Con l’avanzare della sera, le montagne rivelavano il loro aspetto più oscuro e leggendario, come creature emerse da antichi racconti di mitiche gesta. I misteri che le avvolgevano apparivano chiari come la notte e solo allora Rinaldi ricordò le parole che gli aveva rivelato come un mistero l’anziano montanaro. I segreti più oscuri erano annidati nelle profondità insieme al sangue delle montagne.”
E dopo una prima ed intensa nevicata il Commissario Rinaldi ed i suoi porteranno alla luce i segreti che si celano sotto le cime.
Ancora un esordio importante e tutto da leggere per il genere thriller italiano.
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Vittorio Colitta
Ha venticinque anni, vive e studia a Bari dove sta per conseguire la laurea magistrale in Filologia Moderna. I fiori della morte è il suo romanzo d’esordio.