I FRATELLI
DIFENDIEROI
Alice Basso
Editore: Garzanti
Genere: Ragazzi
Pagine: 320
Anno edizione: 2024
Sinossi. «I grandi classici per ragazzi che ci fanno leggere a scuola non mi piacciono!». Non proprio la frase giusta da pronunciare in una biblioteca. Ma a Tommy, undici anni, dispiace per i protagonisti che in libri come “Piccole donne”, “Mary Poppins”, “Oliver Twist”, “Heidi” e così via sono costretti a vivere mille tragedie. Sua sorella Lisa, tredici anni di buonsenso, prova a difendere gli scrittori, ma alla fine si convince anche lei. Ed è allora che la signora Borbotti, la bibliotecaria, non può più far finta di niente. Deve per forza trasformarsi. In cosa? Nella dea protettrice di tutti i libri che siano stati mai scritti sulla faccia della Terra e di altri diciannove pianeti, ovvio. Peccato che questa dea abbia le sembianze di un dragopiovra alto tre metri. Tommy e Lisa non credono ai loro occhi e poco dopo nemmeno alle loro orecchie. La bibliotecaria ha una missione per loro: entrare nelle storie che hanno criticato e, visto che ci tengono tanto, provare a salvare ogni protagonista dalla peggior disgrazia che gli capita nel libro. Una missione? Loro due insieme? Non è che vadano proprio d’accordo. Ma non c’è altro da fare, devono diventare “i fratelli difendieroi”. Si parte con “Il Piccolo Principe”, proseguendo con “Piccole donne”, “Pinocchio”, “Peter Pan” e “Le avventure di Huckleberry Finn”… Non è mica facile, però: i personaggi non sempre collaborano e Tommy e Lisa devono inventarsi ogni volta qualcosa di nuovo. Non immaginavano potesse essere così esilarante vivere tante avventure. Ma incontrando Beth, Jo, Peter Pan, Campanellino, Pinocchio, la Fata Turchina e gli altri, Tommy e Lisa imparano molto anche su loro stessi. Imparano a essere più sinceri tra fratelli e, soprattutto, capiscono che i momenti difficili nella vita non capitano mai per caso… e che la soluzione perfetta per una storia a volte si trova nientemeno che in un’altra storia. Una grande autrice firma il suo primo libro per ragazzi. Ci sono delle storie da salvare, salite a bordo.
Recensione di Loredana Cescutti
“Io e mia sorella siamo tipi da biblioteca, ma per forza. Lisa perché legge tanti di quei libri che per pagarseli tutti non le basterebbe lo stipendio di mamma e per conservarli tutti non le basterebbe il magazzino di papà. Io perché deve ancora nascere lo scrittore di disgrazie capace di farmi sganciare la mia preziosa paghetta per lui.”
Che Alice Basso sapesse scrivere e che amasse farlo, ormai era cosa più che nota.
Che fosse in grado di calarsi in corpo, anima e voce di un undicenne allergico, o almeno così dice, ai classici per ragazzi, è stata una sorpresa.
O forse solo un po’ perché di fatto, uno dei pregi della Basso, è proprio quello di rendersi invisibile, ma presente, nella situazione, qualsiasi essa sia, per poi, da subito, iniziare a raccontare, a drammatizzare e di conseguenza, ad ipnotizzare il lettore, attirandolo a sé con la sua voce e la sua penna.
Per inciso, anche il quasi quattordicenne gran lettore, fortunatamente, che ormai rifiuta i libri per bambini, si è letto l’anteprima e mi ha già comunicato il suo vivissimo interesse verso questa storia.
Dopo che avrà affrontato le prime interrogazioni e le prime verifiche, ho detto io, dal momento che è in grado di fare nottata, per terminare un libro.
“… questa è la prima volta che racconto una storia vera, lunga, insomma una storia-storia, una storia come si deve…”
E insomma, con questa nuova pubblicazione, Alice Basso riuscirà ad incrementare ulteriormente la sua platea di lettori, che si ritroveranno a vivere dall’interno una storia inaspettata, scoprendo pregi e difetti di personaggi conosciuti, sconosciuti, amici appena sfiorati, imposti, che per la prima volta si metteranno a nudo solo per noi.
Un’avventura fra le pagine di mondi solo accennati che qui assumeranno un volume e una dimensione tutta nuova.
“Magari è una caratteristica speciale dei personaggi dei libri… Magari i personaggi dei libri sono aperti a tutto perché nei libri può succedere di tutto…”
Una scrittura più che mai moderna, al passo coi tempi. Almeno con quello degli adolescenti di oggi, allergici alle vecchie storie, disincantati e spesso più attratti dalla tecnologia e dalle scorciatoie.
E per di più, con un rifiuto quasi cronico alla lettura.
Almeno fino a che, non si ritrovano davanti a una penna che ti sa ipnotizzare con le sue parole e il suo modo unico di raccontare, dall’interno, la sua storia o, meglio, quella dei suoi personaggi, ai quali darà una voce nuova, più contemporanea e soprattutto, ce li farà conoscere per quello che sono, da ogni prospettiva possibile.
“Bella l’avventura, eh, ma adesso sarei proprio contento di starmene spaparanzato sul divano… magari con un libro, ma bisogna vedere quale. Per un po’ vorrei scegliermele bene, le storie… Di solito quei libri là. I classici per ragazzi hanno una morale, un messaggio… Insomma, qualcosa che ti vogliono insegnare, giusto?”
Una storia avventurosa che racconta di tante storie e che affronta, innanzitutto, temi sociali come il rispetto per gli altri e i legami esistenti fra fratelli, che, anche se non sempre appaiono così vicini, poi, nel momento del bisogno, dimostrano come la collaborazione sincera sia un modo positivo di affrontare le difficoltà.
E forse, per molti, potrebbe diventare l’occasione per iniziare ad affrontare i romanzi con meno timore e con più gioia e curiosità.
Perché con ogni libro si può viaggiare e conoscere nuovi amici.
“Mi viene un pensiero che non avevo mai avuto prima: magari non sarò come Lisa, ma forse potrei avere più fiducia nelle mie capacità di lettore.”
E ora Alice, che si inventerà?
Noi l’aspettiamo frementi e curiosi.
Ovviamente.
Buona lettura!
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Alice Basso
è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrici come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni canta e scrive canzoni per un paio di rock band. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.