(Recensione di Marco Lambertini)
Autore: Harri Nykänem
Editore: Atmosphere libri
Pagine: 250
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2015
Nella sonnolenta Helsinki vengono trovati assassinati due arabi. A distanza di poco tempo, la scoperta di altri due corpi in un garage di proprietà irachena, e subito i giornalisti e alcuni rappresentanti della comunità ebraica gridano al terrorismo, mentre i servizi segreti cercano di far passare i due omicidi per crimini comuni, forse di matrice razzista. Le vittime aumentano e il commissario Ariel Kafka, porta testardamente avanti le indagini nonostante i tentativi di depistaggio da parte dei servizi segreti e le intrusioni dell’ambasciata israeliana.
Di pari passo con la scoperta della verità, nascosta dietro un inestricabile groviglio di malintesi, Ariel affronta i fantasmi del passato e si scontra con amici e parenti che, in buona o in cattiva fede, si sono messi dal lato sbagliato della legge.
Il titolo del romanzo si riferisce ai giorni del pentimento (i dieci giorni penitenziali), il periodo di autoriflessione tra Rosh ha Shana, il capodanno ebraico, e lo Yom Kippur, quando il Kafka ebreo si preoccupa non solo dei crimini degli altri ma anche dei suoi peccati.
“ Insomma per dirti le cose come stanno, qualcuno pensa che tu come ebreo non sia abbastanza motivato ad indagare sull’omicidio di tre arabi” Mi aspettavo qualcosa del genere, ma mi sentuii offeso lo stesso “Sono un poliziotto, prima di tutto, in secondo luogo sono finlandese e solo in terzo luogo ebreo”
Questo dialogo tra Ari Kafka e suo zio è forse l’emblema del libro. Una storia ad incastro, davvero ben congegnato che mixa il Thriller tradizionale alla Spy story con qualche accenno anche alla narrativa tout court, dovuta alle descrizioni della vita della comunità ebraica in Finlandia.
Infatti il protagonista Kafka si trova a dover indagare su una serie di omicidi che non sempre sembrano collegati, anche se ,proprio grazie alla sua insistenza di voler fare ed essere per prima cosa poliziotto, riuscirà a districare l’ingarbugliata matassa che vede coinvolti Servizi segreti finlandesi, il Mossad Israeliano spacciatori di droga internazionali e anche terroristi arabi.
Durante le indagini Ari Kafka si troverà più volte a doversi confrontare con la propria famiglia, la comunità ebraica in Finlandia e anche con il proprio passato, senza però limitare la sua necessità di arrivare alla soluzione del caso.
La storia comunque scorre in maniera piacevole e tutti gli intricati meccanismi sono facilmente comprensibili, grazie alla scrittura lineare e semplice dell’autore. L’indagine si svolge nei dieci giorni precedenti la Festa di Yom Kippur (giorno dell’espiazione nella religione ebraica) giorni che vengono chiamati del timore e del pentimento e molti personaggi a partire da Kafka stesso avranno motivo di pentirsi e di chiedere perdono, sempre se faranno in tempo. Un romanzo particolare ma sicuramente interessante che non ha niente da invidiare ai classici thriller nord europei.
Spero che verranno tradotti anche altri libri con Kafka protagonista perché il personaggio e le sue storie meritano di essereconosciute.
Harri Nykänem – É uno scrittore di romanzi polizieschi. È stato un giornalista di cronaca criminale per lungo tempo per il più grande quotidiano finlandese Helsingin Sanomat. Ha vinto il premio finlandese The Clue come miglior thriller nel 1990 e nel 2001. Ha scritto quattro serie (oltre trenta romanzi), tra cui quella del detective Ariel Kafka. I giorni del pentimento (il primo romanzo della serie di Ariel Kafka) è stato pubblicato in tedesco e anche in inglese con il titolo Nights of Awe.