(Recensione di Ilaria Murgia)
Autore: Elliot Ackerman
Traduttore: K. Bagnoli
Editore: Longanesi
Pagine: 304
Genere: Narrativa
Anno di pubblicazione:2017
SINOSSI
È notte quando Haris Abadi si ritrova all’improvviso disteso per terra, a respirare polvere e fango, mentre mani sconosciute gli sfilano di tasca tutto, soldi, cartina, passaporto. Cittadino americano di origine irachena, con alle spalle una triste storia famigliare, Haris si trova in Turchia per attraversare il confine siriano e unirsi alla lotta contro il regime di Bashar al-Assad.
Derubato di tutto, si vede quasi costretto a rinunciare all’impresa quando incontra Amir, un rifugiato siriano ed ex rivoluzionario che gli offre ospitalità e aiuto. Amir è sposato con Daphne, una donna di grande fascino ma incapace di nascondere come vorrebbe le sue inquietudini.
Haris capisce subito che anche Daphne desidera disperatamente raggiungere la Siria. Ma questa consapevolezza porterà con sé nuovi, angoscianti dubbi: da che parte vuole davvero schierarsi, quella donna? Sarà possibile per entrambi ridare senso a una vita così sofferta?
Il buio al crocevia, secondo romanzo di Elliot Ackerman, racconta la storia di Haris Abadi, cittadino americano di origine irachena che parte per la Turchia desideroso di combattere in Siria contro il regime di Assad, alleandosi con l’ ESL, Esercito Siriano di Liberazione.
Ci vorrà poco tempo perché Haris capisca di essere stato raggirato: il suo contatto per passare il confine si rivela infatti falso e lui viene derubato di tutto.
Senza più soldi e passaporto, Haris inizia a perdere le speranze di poter combattere in Siria, fino a che non incontra Amir, rifugiato siriano, e sua moglie, Daphne.
Ackerman riesce a delineare alla perfezione i suoi personaggi, mettendo in luce i loro sentimenti, le loro paure e i loro desideri. Haris è alla ricerca di una causa a cui dedicare la sua vita; ha lavorato in passato per gli americani nella guerra in Iraq come traduttore, si è poi guadagnato da vivere in Michigan con un lavoro umile e in seguito ha deciso di partire per la Turchia perché la guerra era l’unica cosa che conosceva bene e che poteva ritenere “casa”.
Daphne invece si trova in Turchia dopo essere sopravvissuta a un’esplosione che ha distrutto la sua casa ad Aleppo, e dove probabilmente è morta sua figlia, cosa che lei non riesce ad accettare.
I due finiranno per instaurare un legame speciale, di cui il marito di lei sarà a conoscenza, e la loro determinazione a oltrepassare il confine li porterà ad accettare addirittura i favori del Daesh (in Italia meglio conosciuto come Isis).
Attraverso la storia di Haris e Daphne, l’autore parla della guerra civile siriana, iniziata nel 2011 e ancora in corso, di come le iniziali proteste democratiche contro il regime di Bashar al-Assad si siano poi trasformate, di come dagli studenti si sia passati all’ ESL e di come il Daesh in seguito sia riuscito ad appropriarsi di una lotta che era partita con opposti obbiettivi.
Ci parla di come la guerra possa cambiare le persone e possa far diventare ciechi pur di non abbandonare la causa, di come questa possa incrinare i rapporti familiari.
Il buio al crocevia è un libro che parla di guerra, di ingiustizia e del bisogno di credere in una causa per dare un senso alla propria vita. Un romanzo dal quale traspare un’unica certezza: la guerra non è mai giusta.
A cura di Ilaria Murgia
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Elliot Ackerman
Classe 1980, è stato a lungo impegnato nella carriera militare. In servizio durante la guerra in Afghanistan e Iraq, ha ricevuto diverse onorificenze al merito, tra cui la Croce di bronzo al valore militare. Autore di numerosi scritti apparsi anche sul New Yorker e sul New York Times Magazine, e di racconti pubblicati in The Best American Short Stories, vive a istanbul. il suo primo romanzo, Prima che torni la pioggia, uscito in italia presso longanesi nel 2016, è stato un successo internazionale di critica e di pubblico, a cui è seguito Buio al crocevia.