DEL PRINCIPE D’ELBEUF
Autore: Marco Perillo
Editore: Colonnese Editore
Collana: Lo specchio di Silvia
Genere: Racconto storico
Pagine: 96
Anno edizione: 2025

Sinossi. Portici, 1738: il principe d’Elbeuf, Emanuele Maurizio di Lorena, dopo quasi trent’anni fa ritorno nella sua monumentale dimora. Assillato da altrettanto monumentali debiti, vuole cercare di recuperare l’ultimo tesoro nascosto nella vecchia villa: una statua raffigurante Calliope, musa della poesia, solo uno dei molti reperti portati alla luce nel corso dei suoi scavi segreti; quando, anni prima, aveva intercettato nel sottosuolo del “Miglio d’Oro” – la lunga via che porta a Napoli – l’antica città sepolta di Ercolano. I suoi intenti, però, dovranno fare i conti col giovane re Carlo di Borbone, desideroso di costruire una reggia proprio nei dintorni.
Recensione
di
Paola Iannelli
Le meraviglie che offre Napoli cela la scoperta di angoli reconditi, dove la luce nasce all’ombra di scoperte, che hanno reso celebre la nostra metropoli. Tra le rocce tufacee, nei campi carichi di terra fertile, nei cortili nascosti, si sono fatti ritrovamenti di rilevanza archeologica di livello internazionale.
Le città sepolte dalla eruzione di sua Maestà il Vesuvio, ha dimostrato che la Natura, sebbene mostri a vote il suo lato crudele, può cristallizzare per secoli le testimonianze di un’epoca a noi molto remota.
Il fascino derivante da tali scoperte, suggerisce la trama di questo racconto breve, in cui si narra la singolare vicenda personale del principe d’Elbeuf, un uomo ricco e potente, che perde tutti i suoi averi a causa di una vita vissuta in maniera poco attenta.
I nobili del tempo, parliamo della prima metà del ‘700, godeva di immensi favori, relazioni sociali di alto lignaggio, reclusi come erano nella bolla che li separava dalle tensioni che segnano la vita reale. Non ne è esente il principe, che decide di far visita all’acquirente della sua splendida dimora, in cerca di un nostalgico rigurgito, sorto dall’insopportabile consapevolezza che ciò che aveva costruito nel tempo era ormai in mano d’altri.
Ci troviamo a Portici, la città sorella di Ercolano, luogo che subì la furia del vulcano, sepolta per secoli da una spessa coltre di cenere.
Emanuele Maurizio, il principe, ormai sessantenne sbarca sulla spiaggia di Portici per ritrovare l’ardore con il quale aveva vissuto gli anni della giovinezza, rimembrando i fasti della dimora e le conseguenti avventure private. Ha l’orgoglio ferito, sa di non avere a disposizione tanto tempo, il seme della vendetta ha scavato un solco profondo, disponendo la via per agire nei confronti di Giuseppe Falletti Arcadi, l’uomo a cui ha venduto la proprietà.
Tra i ricordi ne affiora uno in particolare, che fa fremere il cuore, il rinvenimento di statue e marmi, in un terreno di un povero contadino, inconsapevole custode di un patrimonio dal valore inestimabile. Il principe comprende l’importanza di quel tesoro e senza alcuno scrupolo liquida il contadino e si impossessa dei suoi terreni.
La fragilità umana però cela misteri incomprensibili, il volto di una splendida amazzone imprigionerà il cuore del principe, le maglie dell’eterno amore stringeranno un cordone dalle fibre d’acciaio, resistenti al passaggio del tempo.
L’insolita visita alla villa della coppia reale cala il sipario sulle buie intenzioni del principe. Lo spasmodico desiderio di rivalsa si sgretola quando la donna dei suoi sogni appare.
Nel racconto vibrano le note di un incantesimo, uno straniamento musicale che armonizza l’atmosfera pregna di rancore, per donare una visione futura migliore.
Marco Perillo, noto per la sua conoscenza dei misteri di Napoli, penna del Mattino, cultore e esperto della storia antica della città, ci trasporta nei meandri emotivi di un uomo che salva l’anima donando la parte migliore di sé, pagando così il dazio per aver venduto l’anima al dio oscuro, colui che guida le fila dell’abuso, cui unico scopo risiede nel dominare l’unico bene immateriale di cui l’uomo gode.
Una nota aggiunta è la rilegatura, il formato e l’impaginazione che la raffinata casa editrice Colonnese regala al pubblico, con certosino lavoro e competenza.
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Marco Perillo
È nato nel 1983 ed è giornalista de «Il Mattino» di Napoli. Ha esordito con il thriller archeologico Phlegraios – L’ultimo segreto di San Paolo, ha pubblicato la raccolta di racconti Napùl ed è il curatore della guida Il Sogno Reale dedicata ai luoghi borbonici per il Campania Teatro Festival. Con la Newton Compton ha pubblicato Misteri e segreti dei quartieri di Napoli, 101 perché sulla storia di Napoli che non puoi non sapere, Storie segrete della storia di Napoli; I luoghi e i racconti più strani di Napoli, Le incredibili curiosità di Napoli e Breve storia di Napoli.
A cura di Paola Iannelli