Il primo da uccidere




Recensione di Ilaria Madau

Autore: Andrew Peterson

Genere: thriller

Casa editrice: Amazon Crossing

Pagine: 408

Anno di pubblicazione: 2016

Le prime due parole che mi vengono in mente per descrivere questo romanzo di Anrew Peterson sono avvincente ed adrenalinico. Sì, “Il primo da uccidere” è un libro che mi ha colpito perché va dritto al punto fin da subito, infatti si apre con una scena parecchio forte e impressionante che fa immediatamente venire voglia di scoprire di più.

Nel dettaglio, le prime pagine descrivono l’azione di due fratelli che danno fuoco ad un capanno dove hanno fatto prigioniero un uomo, poi nelle pagine successive si passa a conoscere il protagonista indiscusso del romanzo, Nathan McBride, e il co-protagonista, sua spalla destra e socio in affari, Harvey.

Questi due uomini sono due marines che hanno condiviso tutto e darebbero la vita l’uno per l’altro: anni prima rispetto allo svolgimento della vicenda, per esempio, fu Harvey a salvare l’amico dai nemici che lo avevano catturato e torturato per giorni e giorni, sfregiandogli volto e petto.

Dopo quell’episodio i due tiratori professionisti hanno lasciato le armi, ma vengono chiamati da un caro amico di Harvey per uccidere i due fratelli della scena iniziale, che si chiamano Leonard ed Ernie Bridgestone, che hanno un impressionante quantitativo di materiale esplosivo, il Semtex, e sembrano non farsi alcun tipo di scrupolo a far saltare in aria le persone.

Nathan e l’amico Harv accettano la missione come favore personale per colui che glielo ha chiesto, ma tra il susseguirsi delle azioni e la ricerca di rapporti ed informazioni, scoprono una verità che non è stata detta loro e che rimette in discussione la loro posizione…

Non voglio svelare altro circa la trama e l’evoluzione della storia, ma torno a dire che si tratta di un romanzo con un alto contenuto di azione, molto coinvolgente. Le descrizioni delle armi, della strumentazione, delle tecniche di localizzazione o delle tattiche strategiche sono molto dettagliate ma molto interessanti.

In conclusione, “Il primo da uccidere” mi è piaciuto in quanto in oltre 400 pagine non ho trovato un punto morto, e le pagine ed i capitoli sono scorsi meravigliosamente.

Andrew Peterson


è un ex tiratore professionista di San Diego, da sempre appassionato di armi, tattiche militari e scrittura. Il suo romanzo d’esordio, “Il primo da uccidere”, è quindi il perfetto punto d’incontro tra i suoi interessi.

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