Il sangue non mente




Cinzia Bomoll


DETTAGLI:

Traduttore:

Editore: Ponte alle Grazie

Genere: Thriller

Pagine: 272

Anno edizione: 2024

Sinossi. Finalmente, dopo il riavvicinamento con la madre da cui era stata abbandonata, l’ispettrice Nives Bonora è pronta a fare i conti con il passato e con un segreto doloroso di cui viene a conoscenza. Ma le risposte tanto attese dovranno ancora aspettare, perché la sparizione di una ragazza trascina Nives in un nuovo caso, in una nuova città e al fianco di una nuova squadra. A Bologna e dintorni si sta aggirando un serial killer, che colpisce solo ragazze dai capelli rossi e agisce lontano da testimoni e telecamere. La ricerca di una soluzione costringe Nives a inabissarsi nelle ossessioni di un omicida maniacale: l’ispettrice accetta la sfida  e si ritroverà a muoversi tra la campagna della Bassa e le strade di Bologna,  tra stanze d’albergo abbandonate e feste clandestine a base di musica dark,  tra i frutti della sua immaginazione e l’immaginazione di un feroce assassino… Ne Il sangue non mente chiunque potrebbe rivelarsi il colpevole: Nives Bonora è alle prese con un mistero profondo e delicato, e per entrare nei meandri di una mente sconvolta e violenta non dovrà fermarsi alle apparenze ma affidarsi ancora una volta  al proprio inaffondabile istinto. Non solo risolverà un caso quanto mai enigmatico, ma troverà anche la forza di affrontare un radicale cambiamento di vita.

 Recensione di Bruno Vigliarolo

Immaginate un giallo ambientato nei più tipici paesaggi emiliani: il centro storico di Bologna, le placide campagne circostanti, le immancabili tagliatelle al ragù accompagnate da un vivace Lambrusco. Aggiungete, ora, un ispettore di polizia dai metodi poco ortodossi (ostracizzato dalla sua squadra e in balia di non poche beghe sentimentali) e avrete il quadro quasi completo.

Nel caso ve lo steste chiedendo, non si tratta di un nuovo episodio dell’Ispettore Coliandro, bensì del terzo romanzo di Cinzia Bomoll dedicato all’ispettrice Nives Bonora: Il sangue non mente.

Fin dalla prima pagina, il lettore viene risucchiato in un vortice incalzante, complice un incipit in medias res che mette subito in luce le due grandi “ossessioni” della protagonista: scavare nel suo backround familiare e stanare un prolifico serial killer con un debole per le giovani donne dai capelli rossi

Temporaneamente aggregata alla squadra della commissaria Degli Esposti – senza per questo dimenticare il sentimento indefinibile che la lega al commissario Brandi – Nives si barcamena in un’indagine ostica, tra fotogrammi sbiaditi e tracce evanescenti; situazioni in apparenza slegate eppure, in realtà, profondamente interconnesse.

La scrittura, caratterizzata da periodi brevi e prevalenza dialogica, si accorda a una storia che procede con un ritmo sincopato. Una prosa concisa, che non indulge mai in leziosità ma che, quando serve, si prende lo spazio necessario a cesellare la personalità, ruvida e al contempo fragile, della protagonista: la sua passione per la musica e le atmosfere dark anni Ottanta; la vena poetica, intimistica, che esprime attraverso pensieri malinconici e versi intrisi di nostalgia. 

È un personaggio, quello di Nives, che cresce, evolve e matura proprio grazie all’ignoto passato familiare che riporterà a galla – pacificandosi con esso. Ed è sempre al passato che dovrà guardare per risolvere la scia di omicidi, per decifrare le oscure leve che accendono l’istinto omicida dell’assassino. 

L’epilogo arriva in un crescendo di tensione e risulta senza dubbio originale, benché non del tutto imprevedibile: date le premesse narrative mi sarei aspettato una trama investigativa ancora più cupa e intricata. In ogni caso, la lettura risulta molto piacevole e sento di poterla consigliare a tutti gli amanti di gialli e noir italiani dalla forte connotazione territoriale.

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Cinzia Bomoll


(Bologna, 1979) vive oggi nella città natale. Ha pubblicato i romanzi Lei che nelle foto non sorrideva (Fazi,2006), 69 (Fazi, 2011), Cuori a spigoli (Ianieri, 2019), La ragazza che non c’era (Ponte alle Grazie, 2022), Non dire gatto (Ponte alle Grazie, 2023). È anche sceneggiatrice (vincitrice del Premio Solinas 2021) e regista per il cinema e la tv. Ha realizzato tre lungometraggi: Il segreto di Rahil (2007), Let’s dance (2011) e La California (2022, premiato come miglior film straniero al Beverly Hills Film Festival).