A cura di Giulia Manna
Il sarto si basa sul romanzo Hyata Dön Gülseren Budayıcıoğlu, adattato sul piccolo schermo
dagli sceneggiatori Rana Mamatlıoğlu e Bekir Baran Sıtkı.
Serie che sta riscuotendo molto successo su Netflix tanto che sembra vicina la firma per una seconda stagione.
1 stagione, 8 episodi da 50 minuti l’una.
Trama
Narra la storia di Peyami, un giovane e famoso sarto che ha ereditato il talento e un’attività di successo dal nonno. Dopo la morte di quest’ultimo, Peyami porta suo padre e sua nonna a vivere con sé in a Istanbul. L’uomo deve prendersi cura del genitore senza che nessuno sappia che suo padre è ancora vivo. Tutti pensano che sia scomparso tanti anni prima, ma la realtà sul suo stato di salute è ben diversa.
Nella sua casa arriva, Firu, una giovane e bella ragazza con modi molto gentili che riesce ad occuparsi del padre come nessun altro.
Personaggi:
Çağatay Ulusoy è Peyami, il sarto protagonista della serie
Şifanur Gül è Esvet, giovane che viene costretta dalla famiglia a sposarsi
Salih Bademci è Dimitri, migliore amico di Peyami e futuro sposo di Esvet
Olgun Şimşek è Mustafa, padre di Dimitri che necessita di assistenza costante
Ece Sükan è Suzi
Zeynep Özyurt Tarhan è Irini
Murat Kilic è Faruk
Celile Toyon è Sülün Hatun
Vedat Erincin è Ari
Lila Gürmen è Lia
Recensione
Il sarto viene definito da alcuni una soap opera, mentre altri si stanno letteralmente scannando sui social contro chi la definisce come tale, perché dimostrerebbe una certa ignoranza in merito alla cultura turca.
Sinceramente non ho la fortuna di conoscerla. Ho visto qualche loro serie televisiva di successo, come The Protector dove l’attore principale era sempre Çağatay Ulusoy, qualche film o letto parecchi romanzi, ma certamente non posso dire di conoscere alcunché.
Dai colori, dalle scene, dal modo di recitare degli attori, dai tempi della serie televisiva, anche io la definirei una telenovela, ma questo non significa sminuirla. Del resto, sono rappresentazioni televisive molto seguite che hanno il loro pubblico. Definirei così anche “Le ragazze del centralino” che tra l’altro mi è piaciuta quasi fino alla fine (l’ultima stagione assolutamente bocciata).
Çağatay Ulusoy è Peyami, il sarto. Come accennavo sopra è un attore molto conosciuto e non solo in Turchia. L’uomo è un sarto di notevole talento che porta avanti l’attività di famiglia. Quando il nonno muore, la nonna si trasferisce ad Istanbul con il nipote e porta con sé Mustafa. L’uomo è il padre di Peyami e soffre di una grave disabilità e motivo per cui viene nascosto a tutti e dato per defunto da tempo. .
Anche Dimitri, il miglior amico di Peyami è convinto che sia orfano da tempo. La disabilità è motivo di vergogna. Questa serie tocca tematiche particolarmente complesse, legate all’abuso domestico, alla salute mentale, alle adozioni e alle relazioni in generale.
Molto brava l’attrice femminile Şifanur Gül che interpreta Esvet, fidanzata di Dimitri. Non sono riuscita a capire se l’attore che interpreta Mustafa è realmente disabile; quindi, direi che anche lui è riuscito ad interpretare molto bene la sua parte.
Non credo sia una serie imperdibile, ma comunque una serie adatta agli amanti delle storie d’amore impossibili e nostalgici di film come “Miracle in Cell No 7”.
Buona visione!