Il tempo trafitto




ILARIA FERRAMOSCA


Editore: Giunti

Genere: thriller

Pagine: 257

Anno edizione: 2024


Sinossi. L’incantevole Porto Ionico, borgo pugliese celebre per il mare, i locali e le spiagge, è scosso da un delitto atroce: Cristina Pascali e il piccolo Matteo, madre e figlio, sono stati massacrati con un coltello da cucina nella loro casa, senza nessuna apparente ragione. I sospetti si concentrano subito su Renato, detto Magritte per l’enorme talento nel disegno e affetto da un grave ritardo cognitivo. È stato l’ultimo a incontrare le vittime, e forse le sue condizioni mentali gli hanno dettato un oscuro quanto assurdo movente. A indagare sul caso è Agopar, investigatore al servizio dell’avvocato difensore di Renato, insieme alla psicologa Eliana Fiore. La loro è un’improbabile accoppiata: un’analista divoratrice compulsiva di cioccolata e un detective affascinante, tormentato da mille fobie e impegnato a celare la propria omosessualità per far fronte ai tabù della provincia. Addentrandosi nella vicenda, Agopar ed Eliana intuiscono che i disegni di Renato non sono così surreali, e che le radici dell’omicidio affondano in un passato torbido, segnato dalla violenza, dall’omertà e da inconfessabili segreti. Vincitore della I edizione del Premio Giallo e Nero di Puglia, l’esordio di Ilaria Ferramosca è un vortice inarrestabile di colpi di scena fino al finale, che ricompone le tessere di un agghiacciante mosaico dove nulla è come sembra.

 Recensione di Agnese Manzo


In uno scenario idilliaco che ispira pensieri di vacanze, relax e divertimento, avviene un delitto in apparenza inspiegabile, che porta alla luce la vera natura di alcuni degli abitanti del piccolo borgo: un’umanità profondamente infelice, angosciata e come murata viva, sospesa in una cortina di silenzio.

Le vittime sono una giovane vedova e il figlio preadolescente, afflitti, come emergerà gradualmente, da problemi dovuti non alla fatalità, ma alla crudeltà e alla sicurezza di impunità dei loro aguzzini, persone considerate irreprensibili.

Il male permea nel profondo la piccola comunità, ma non è visibile in superficie, e le persone che conoscevano bene madre e figlio non riescono a capire: quella famigliola, sempre dignitosa e discreta, sembrava così serena! Cosa ha mosso la mano assassina? È stato davvero Renato, il giovane disabile amico e vicino di casa delle vittime, a spegnere le loro vite?

Agopar ed Eliana, strana coppia unita dalla mission di discolpare Renato, principale sospettato del duplice omicidio, devono muoversi in un mondo denso di ombre, a dispetto della luce sfolgorante della costa pugliese. Il contrasto tra le immagini da cartolina di un paese di mare baciato dal sole e quelle di un luogo in cui è pericoloso muoversi, e molto di ciò che appare è solo finzione, si palesa ben presto sotto i loro occhi, e li costringe a spingersi, per le indagini, in un passato lontano.

Ad aiutarli nella loro ricerca ci saranno le opere di Renato, detto Magritte in omaggio al suo talento di disegnatore, e le poche parole sconnesse che il ragazzo riuscirà a dire loro, tracce labili che li accompagneranno, tuttavia, sino alla scoperta dell’assassino, a sua volta vittima oltre che carnefice, schiacciato da un perverso meccanismo di sopraffazione e disprezzo dei deboli. 

Bel giallo di stampo classico nel quale è dato ampio spazio alla componente psicologica.

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Ilaria Ferramosca


Sceneggiatrice di graphic novel e scrittrice. Ha realizzato le sceneggiature di diversi fumetti per case editrici italiane, alcuni dei quali sono stati tradotti all’estero o ripubblicati in allegato a quotidiani nazionali. Ha vinto diversi premi legati al mondo del fumetto o della narrativa (come: Premio nazionale piccoli lettori “La Lettura ti fa Grande” – Miglior libro per ragazzi”, “Full Comics” – Miglior sceneggiatore, “Premio Zingarelli – Non omnes possumus omnia”) ed è giunta finalista in altri (come il premio “Tedeschi” de Il Giallo Mondadori). Insegna sceneggiatura presso la scuola di fumetto Grafite, è editor per l’agenzia Dedalo e collabora in seminari e corsi brevi con l’università di Aix-Marseille e la Scuola Italiana di Comics.