Recensione di Katia Montanari
Autore: Bortone Luca
Editore: HarperCollinsItalia
Genere: Thriller
Pagine: 277
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Giunta sulla scena del delitto, l’ispettrice Giulia Sassi intuisce subito la gravità della situazione. Malgrado l’efferatezza, l’assassino non ha lasciato tracce e gli investigatori brancolano nel buio, costretti tra l’altro a subire una notevole pressione mediatica, che aumenta con il ritrovamento di un secondo cadavere, a pochi giorni di distanza. Il modus operandi è identico e subito lo scenario si complica: a Lugano opera un serial killer metodico e preciso. A prima vista le vittime, che in breve salgono a quattro, non hanno nulla in comune, a parte l’apparente candore. Una serie di fallimenti nelle indagini mette in crisi Giulia e lo spettro dell’inadeguatezza inizia a pretendere il suo scotto. Le tensioni crescono e ingigantiscono il nervosismo già inasprito dall’afa che ha reso irrespirabile l’aria della città. Possibile che qualcuno voglia la morte di irreprensibili cittadini di una tranquilla città sul lago?
Recensione
La trama è semplice ma non banale, scorre senza intoppi e non mancano momenti di suspense e colpi di scena. Il linguaggio è fluido e ricercato.
La realtà era ben diversa da quanto trasmesso nelle serie TV più celebri, nelle quali gli investigatori apparivano come dei cyborg in grado di correre senza sosta fino alla cattura dei colpevoli
Ho apprezzato molto il fatto che in questo racconto non ci siano “supereroi” o detective con capacità eccezionali.
L’ispettrice Giulia, Mauro e gli altri personaggi potrebbero essere persone comuni a cui fa male la milza se corrono troppo, che sudano, che vengono tentati, che sbagliano e che sono spesso alle prese con la loro parte emotiva.
Giulia è deliziosa nella sua normalità e umanità, con tutte le sue fragilità e le sue consapevolezze. La sua personalità viene descritta a trecentosessanta gradi. Vengono raccontati i suoi desideri di donna, le sue incertezze e fragilità come madre e la sua determinazione come professionista. È adorabile sia nelle sue insicurezze sia nei momenti difficili in cui deve prendere in mano situazioni complesse e delicate.
La politica e la stampa invece vengono un po’ “bacchettate” in questo romanzo, poiché intervengono nella trama complicando e condizionando le indagini e arrivando perfino al punto di danneggiarle.
Questo autore per me è stata una piacevole scoperta.
“Irreprensibili” è un thriller poliziesco che decisamente funziona e che ti spinge a guardare oltre l’apparenza delle persone.
Spesso giudichiamo qualcuno per il ruolo che ha nella società e, schiavi degli stereotipi, dichiariamo di conoscere una persona anche se in realtà ci sta mostrando solo ciò che noi vogliamo vedere.
Bortone Luca
Bortone Luca è nato nel 1986 a Lugano, città in cui ambienta i propri romanzi. È sposato e padre di una bambina. Sin da adolescente nutriva una grande passione per la lettura di thriller e romanzi d’avventura. Da questo amore per i libri è nata la sua voglia di scrivere. Nel 2012 ha vinto il primo concorso letterario, grazie a un racconto noir intitolato “Carità dissanguata”. Nel 2014, con la Panesi edizioni, ha pubblicato il suo primo thriller “Land Grabbing”. Nel 2017 è uscito il libro “Per mia figlia”. “Irreprensibili” è stato invece pubblicato nel 2018 da HarperCollins Italia.