Recensione di Valentina Cavo
Autore: Iris Bonetti
Editore: Shelf Publishing
Genere: Avventura
Pagine: 460
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Cinque uomini e una donna, uno scrittore irlandese, un chirurgo francese, uno studente spagnolo, un poliziotto canadese, un narco trafficante messicano e un’aspirante attrice americana si trovano su un volo diretto in Indonesia, che fatalmente precipita nel mezzo dell’Oceano Indiano. Naufragano sulle spiagge di un’isola sconosciuta dove, andando alla ricerca dei superstiti, si incontrano. Da quel momento lottano per sopravvivere affidandosi unicamente alle loro forze. Emergono le loro capacità, debolezze e istinti, insieme al vissuto che ognuno si porta dentro e che condiziona le loro azioni, fino a offuscare il confine tra il bene e il male. Avril, unica donna, costretta a subire queste dinamiche decide di fuggire, scoprendo così che non sono soli: una tribù di selvaggi compie dei macabri rituali nella giungla. La spiaggia non è più un luogo sicuro e sono quindi costretti a cercarne un altro, addentrandosi nella foresta e affrontando innumerevoli insidie. Tuttavia non sanno che l’isola nasconde ben altro. Demoni oscuri, i maduk, narrati nelle melopee degli indigeni, vivono nelle viscere di quella terra. Un mistero cupo e minaccioso che giunge dal passato e che cala inatteso su tutti loro. Orrore e coraggio, vita e morte si miscelano con l’amore e la passione, sentimenti che man mano coinvolgono i protagonisti in un intenso rapporto che li lega fino alla fine. Un romanzo appassionante dall’inizio all’epilogo, che pagina dopo pagina sedurrà il lettore.
Recensione
Sei persone con sei vite diverse e con diverse esperienze si ritrovano a fare un viaggio in Thailandia per allontanarsi dalla loro routine e ritrovare se stesse, ma si trovano disperse su un’isola nell’Oceano Indiano in seguito ad un incidente aereo.
I sei sopravvissuti, cinque uomini e una donna, che hanno lavori diversi ma chi più chi meno un trascorso travagliato, devono per forza di causa maggiore creare gruppo, allo scopo di riuscire a sostenersi, difendersi e sopravvivere in questa terra sconosciuta e selvaggia. Si verranno così a creare delle dinamiche molto particolari e un equilibrio precario e molto instabile, che riesce a stare in piedi solo per la forza delle necessità comuni e individuali.
I sei protagonisti sono: Javier, un narcotrafficante messicano che si ritrova su quel volo per scappare da chi lo vuole uccidere; Avril, un’attrice americana che scappa da New York dopo la perdita di una persona molto imporante per lei; Maurice, un dottore francese che ha perso la voglia di vivere dopo la morte dell’amato figlio; Ramon, uno studente spagnolo che si era rinchiuso in se stesso senza più uscire dalla propria stanza; Matt, un poliziotto canadese che sta facendo questo viaggio dopo che è stato accusato di corruzione e di essere invischiato con la malavita della sua città; infine, Ryan, un ghost writer irlandese che ha intrapreso questo viaggio per riuscire ad emanciparsi dalla deludente situazione professionale e poter finalmente scrivere un romanzo suo.
Ritrovarsi su un’isola deserta, senza vestiti, senza cibo e senza acqua non è affatto semplice per chi viene da una realtà come la nostra, con tutte le comodità e la tecnologia che abbiamo a portata di mano. Immedesimarsi nei panni di questi personaggi non è complicato e si può immaginare quante difficoltà e privazioni dovranno patire prima di trovare un minimo di stabilità.
Chi più chi meno, tutti loro hanno un atteggiamento facilmente comprensibile e naturalmente riconoscibile, soprattutto grazie al grande lavoro che Iris Bonetti ha fatto per creare un background dettagliato e credibile per ognuno di loro.
Ad un certo punto il libro compie una lieve virata di genere e i nostri protagonisti incontrano una tribù autoctona che li accoglie nel villaggio come ospiti e qui si verranno a scoprire sconcertanti rivelazioni sul passato di questo popolo indigeno e sull’isola stessa.
Iris Bonetti ci regala un romanzo di avventura nel quale non manca la suspense e che, sebbene presenti una storia completamente inventata, riesce a mantenere una narrazione realistica capace di risvegliare i sensi più selvaggi e le pulsioni più oscure spesso sopite in ognuno di noi.
INTERVISTA
Isolati è un libro di avventura che regala forti emozioni. Come ti è venuta l’idea per questa storia?
Il primo romanzo che lessi e amai follemente fu “Il signore delle mosche” di Golding. L’idea di uno scavo sociale nell’istintualità umana mi ha sempre attratto. Pensiamo di essere e pensare in un modo, poi, gettati in un contesto difficile dove le regole di sovvertono, mutiamo e sveliamo la nostra vera natura che è già lì, solo sopita. La storia mi è nata cosí, mischiando interessi sociali, passioni per i viaggi e i luoghi esotici dove la natura primeggia.
Ci sono sei personaggi principali nel tuo romanzo. Ne hai uno al quale sei più affezionata o con il quale ti senti più affine?
Il personaggio al quale mi sento più affine è l’unica donna: Avril Flores, la giovane americana che aspira a diventare un’attrice. È senza dubbio il personaggio principale, intorno al quale ruotano gli equilibri del gruppo ed è facile immaginarne il motivo. Avril la si scopre man mano che ci si inoltra nell’isola e nell’avventura. All’inizio sembra ricoprire un ruolo di fragilità, se non altro fisica, rispetto agli uomini con i quali si trova costretta a vivere questo isolamento. La verità è esattamente opposta: Avril esprimerà la vera forza, quella femminile più profonda e che porta a un’unica arma: l’amore. Un amore vissuto in tutte le sue forme, volte alla sopravvivenza del gruppo e della solidità dei rapporti tra i sopravvissuti. Una sorta di “Dea madre” che si trova a vivere una specie di poliandrìa, lontana dai nostri canoni e dalla nostra cultura, come quella dei personaggi, attraverso la quale Avril avrà una metamorfosi, come la vita spesso insegna, e della porterà il peso peggiore e la più profonda responsabilità.
Il personaggio maschile che invece preferisco è Javier Hernàndez, perché tra tutti gli altri è colui che rappresenta la VERITÀ, senza veli o fronzoli e, come la verità non sempre è piacevole e giusta, nemmeno lui lo è, ma riesce a non indossare maschere. Insieme ad Avril, è il personaggio che maggiormente subisce una metamorfosi.❤️
Hai già in mente una nuova storia? Quali sono i progetti futuri?
In tanti mi hanno chiesto il proseguo di ISOLATI, ma trovo sia una storia che debba finire così, auto conclusiva. I progetti futuri per ora sono due: trovare un buon editore di thriller per il terzo romanzo che ho terminato di scrivere, di cui non posso dire ancora il titolo; e terminare la stesura del quarto libro, ovvero il proseguo del thriller di cui sopra.
Del thriller è in corso anche la stesura di una sceneggiatura.
Iris Bonetti
Iris Bonetti è nata a Milano il 12 luglio 1970. Inizia nel 1991 come fotografa. Nel 2011 ha fondato con una socia la Casa Editrice per bambini, Edizioni Piuma, per la quale ho scritto alcune storie per i più piccoli. I libri che ho scritto e pubblicato sono 10 più 2 bookapp: Giulietta, arrivato tra i finalisti del Golden Award of Montreux e che ha ottenuto il patrocinio dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Ha pubblicato il primo romanzo per adulti Empatia a giugno 2019 e il secondo Isolati pubblicato a gennaio 2020.
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