Recensione di Giulia Manna
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Traduzione: Bruno Arpaia
Editore: Mondadori
Genere: racconti
Pagine: 180
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. L’ultima opera dell’autore de L’ombra del vento, l’omaggio letterario con cui Carlos Ruiz Zafón ha voluto congedarsi per sempre dai suoi lettori. «Posso evocare i volti dei bambini del quartiere della Ribera con cui a volte giocavo o facevo a botte per strada, ma non ce n’è nessuno che desideri riscattare dal paese dell’indifferenza. Nessuno tranne quello di Blanca.» Si apre così la raccolta di racconti che lo scrittore dell’indimenticabile saga del Cimitero dei libri dimenticati ha voluto la-sciare ai suoi lettori. Un ragazzino decide di diventare scrittore quando scopre che i suoi racconti richiamano l’attenzione della ricca bambina che gli ha rubato il cuore. Un architetto fugge da Costantinopoli con gli schizzi di un progetto per una biblioteca inespugnabile. Un uomo misterioso vuole convincere Cervantes a scrivere il libro che non è mai esistito. E Gaudí, navigando verso un misterioso appuntamento a New York, si diletta con luce e vapore, la materia di cui dovrebbero essere fatte le città. La città di vapore è una vera e propria estensione dell’universo narrativo della saga di Zafón amata in tutto il mondo: pagine che raccontano la costruzione della mitica biblioteca, che svelano aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi e che rievocano da vicino i paesaggi e le atmosfere così care ai lettori. Scrittori maledetti, architetti visionari, edifici fantasmagorici e una Barcellona avvolta nel mistero popolano queste pagine con una plasticità descrittiva irresistibile e la consueta maestria nei dialoghi. Per la prima volta pubblicati in Italia, i racconti della Città di vapore ci conducono in un luogo in cui, come per magia, riascoltiamo per l’ultima volta la voce inconfondibile dello scrittore che ci ha fatto sognare come nessun altro.
Recensione
Con la città di vapore, Carlos Ruiz Zafón saluta Barcellona, le sue opere ed i suoi indimenticabili personaggi. Il 2020 è stato un anno durissimo per tutti e tra i tanti saluti che abbiamo dovuto affrontare, purtroppo c’è stato anche l’arrivederci a questo grande ed indimenticabile autore.
Ci ha lasciato piccoli racconti brevi, ma intensissimi. Rivedremo ancora una volta personaggi come David Martìn, faremo nuove scoperte sulla fabbrica dei libri ed osserveremo con profonda nostalgia nuovi personaggi, perché sappiamo già che non ci sarà un approfondimento.
Il suo stile narrativo pieno di metafore poetiche e descrizioni accurate dove ogni parola è sempre al punto giusto, ci farà compagnia ancora una volta. Zafón è uno dei miei autori preferiti. Lo scoprii grazie ai colleghi che mi regalarono per un compleanno di diversi anni fa “L’ombra del vento”.
Feci un viaggio a Barcellona solo per girarla fermandomi a leggere i suoi passi più belli. In alcuni posti, lo feci addirittura a voce alta e sarò sicuramente sembrata una pazza, ma i suoi libri per me sono stati un vortice di emozione.
La stragrande maggioranza degli autori di oggi sta attento alla storia, ai colpi di scena e non perde tempo con metafore e descrizioni, ma Zafón era un autore assolutamente completo.
Ma torniamo a noi. Credo che scrivere racconti sia la cosa più difficile in assoluto. Non è facile far calare il lettore in una storia iniziata, con personaggi spesso già definiti anche se ormai quelli di Zafón sono parte del suo lettore. Sono parte di noi. Ogni sua sofferenza è un brivido sulla nostra pelle.
Anche scrivere recensioni di una breve raccolta è difficile. Si rischia di dire sempre troppo. Quindi, lasciatevi coinvolgere ancora una volta dalle sue parole e dalle sue avventure con la certezza che se avete amato le precedenti, anche quest’ultima non vi deluderà.
Buona lettura!
Carlos Ruiz Zafón
Completati gli studi in un collegio di gesuiti a Barcellona, inizia a lavorare nella pubblicità, diventando direttore creativo di una importante agenzia. Inizia la sua carriera letteraria nel 1993 con Il principe delle nebbie, prima parte della trilogia della nebbia. Nel 2001 esce il primo romanzo per adulti, L’ombra del vento, che si trasforma subito in un fenomeno letterario internazionale con otto milioni di copie vendute nel mondo. Nel 2008 con Il gioco dell’angelo il successo viene confermato. Il 2009 è l’anno di Marina, seguito da Il Palazzo della Mezzanotte (2010), Le luci di settembre (2011), Il principe della nebbia (2011). Le sue opere sono state tradotte in più di quaranta lingue e hanno ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali. Nel 2012 esce in Italia la terza parte della saga inaugurata con L’ombra del vento: è Il prigioniero del cielo. Nel 2013 Mondadori riunisce in un volume i tre romanzi della Trilogia della nebbia, che si conlcude nel 2016 con l’uscita, sempre per Mondadori, de Il labirinto degli spiriti. Zafón ha vissuto a Los Angeles dal 1993 al 2020, anno in cui muore dopo una lunga malattia. Nel 2021 esce per Mondadori la raccolta di racconti che lo scrittore ha voluto lasciare ai suoi lettori dal titolo La città di vapore.
Acquista su Amazon.it: