La donna della palude




LIZA MARKLUND


Traduttore: Laura Cangemi

Editore: Marsilio

Genere: Thriller

Pagine: 352

Anno edizione: 2024


Sinossi. Sono passati molti anni dalla notte nebbiosa di fine estate in cui la moglie del capo della polizia di Stenträsk, Wiking Stormberg, è scomparsa nella torbiera, lasciando dietro di sé la figlia piccola in un porte-enfant e un cesto di more artiche. Nonostante le ricerche, di lei non si è saputo più nulla. Il suo corpo sembra essere stato inghiottito dalle acque melmose e gelide di Kallmyren, dove le leggende narrano che bestie, persone e cose riposino cullate da muschi e alghe. Per Stormberg, quella palude è diventata un’ossessione e vi trascorre molto tempo a parlare con Helena, la donna che amava e che, come lui, aveva dentro di sé il canto del Nord, quel fremito che appartiene solo a chi si è adattato al buio e alla luce unici del circolo polare. Un giorno, il figlio Markus riceve una lettera, un avvertimento scritto a mano con la calligrafia di Helena e firmato con il suo simbolo: una stella. Possibile che sia ancora viva? E se non è così, chi è stato a spedire quella lettera? E perché? Stormberg avverte il pericolo, deve scoprire che cosa è realmente successo trent’anni prima: anche se non è in grado di fermare ciò che sta per accadere, forse può ancora influenzarne il corso. In fondo, non ha più niente da perdere.

 A cura di Marina Toniolo


Lui lo aveva dentro di sé: un fremito nel midollo osseo che percepiva nei figli e nella madre, e che era convinto di aver percepito in Helena. Quando stringeva tra le braccia il suo corpo spigoloso, inspirandone l’odore salato, lo sentiva vibrare in lei, tremante e ululante, quel canto del Nord che apparteneva solo a chi si era adattato, a chi conosceva il buio e la luce, il gelo e il calore rovente della sauna”.

Può un uomo temprato dalla vita e dal luogo in cui vive riuscire a dimenticare il grande amore scomparso nella torbiera mentre raccoglie more artiche e la figlia neonata dorme in una culla?

Wiking non può, anche se dopo trent’anni si è rassegnato all’evidenza. Vede i figli crescere e spiccare il volo. Markus, il maggiore, lavora in una base militare, la più grande d’Europa per la sperimentazione di armi di distruzione di massa.

Ottiene una promozione ma una lettera anonima e delle foto scattate a moglie e figli fanno tremare sia il padre che il figlio. Sono minacce di morte certa se accetta l’incarico. La firma turba Wiking oltre ogni immaginazione: la sua adorata Helena è ancora viva?

Strepitoso thriller della Marklund che inizia quasi sussurrando al lettore di un luogo al circolo polare articolo, nella regione del Norbotten, la provincia più a nord della Svezia. Sussurra con calma introducendo i personaggi delineati sapientemente e con gli sbalzi temporali a cui ormai sono abituata che arricchiscono la storia.

Wiking e Helena si sposano giovanissimi in una Stoccolma degli anni Ottanta e dopo solo cinque anni la ragazza scompare. Lui continua la sua vita come poliziotto restando tuttavia sempre solo e preservando quasi tutto quello che ha condiviso con Helena.

Questa ragazza scomparsa chi è stata veramente? Ha amato realmente Wiking e i figli?

Il lettore non avrà vita facile affrontando il libro. Poiché vale sempre il detto che una persona non si conosce mai veramente neanche dopo una vita assieme e che guai a mettere in pericolo i figli perché una madre diventa feroce come una belva.

I paesaggi lunari del Norbotten fanno da sfondo: luoghi talmente ostili che poche persone vi resistono; ma che regalano anche scenari mozzafiato e un cielo magnificente. Lo stile reso dalla traduzione in italiano di Laura Cangemi è sobrio, equilibrato e ben strutturato.

L’accelerazione nella parte centrale pone, in chi legge, una fretta intensa per scoprire tutta la verità.

Consigliato? Senza alcun dubbio e, francamente, non vedo l’ora che arrivi il seguito. 

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Liza Marklund


1962, Pålmark (Piteå, Norrbotten, Svezia), soprannominata la First Lady del giallo svedese, è giornalista, scrittrice e moderatrice tv, e l’autrice della serie poliziesca di Annika Bengtzon, un successo internazionale. Tra i libri pubblicati in Italia, Delitto a Stoccolma (Mondadori, 2001), Studio sex (Mondadori, 2002), I dodici sospetti (Mondadori, 2004 e Marsilio 2015), Il Lupo Rosso (Marsilio, 2008), Il testamento di Nobel (Marsilio, 2009), Finché morte non ci separi (Marsilio, 2010) Freddo sud (Marsilio, 2011)  Linea di confine (Marsilio, 2013), Happy Nation (Marsilio, 2014), Perla Nera (Marsilio, 2020), Perfette sconosciute (Marsilio, 2023), La donna della palude (Marsilio, 2024).

A cura di Marina Toniolo

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